<Brava pccrè> mi disse
<Grazie>
<Ti devo parlare però.>
Mi prese e mi portò infondo la sala mentre gli educatori e gli altri si concentravano su Naditza e Filippo che stavano suonando..
<M vò lascià? Mi stai facenn mal> gli dissi scocciata per la presa che aveva sul mio braccio
<E tu a vò firnì o no?> Mi disse fermandosi e mettendosi di fronte a me
<Ma di fare che cosa?> Dissi facendo la finta Santa
<Ah che cosa? La smetti di starti col chiattillo o devo per forza pensarci io?>
<Ma che te ne frega se sto col chiattillo?>
<Che me ne frega? Pccrè tu non hai capito che io per te ho perso la testa.>
<Ah sì?>
<Si. E mi dà fastidio che gli stai intorno.>
<Edoà il tuo fastidio può rimanere fastidio perché non ho intenzione di allontanarmi da un mio amico solo perché ti dà fastidio>
<Ah. Mò sit addivintat amici>
<Ma che c'è? Sei geloso?>
<Come se non lo sapessi>
<Eh no ja, dimmelo> gli dissi stuzzicandolo
<Si sono geloso. Mi dà fastidio che tu stia così attaccata con lui.>
<E pcchè? Mica io e tu stiamo insieme>
<Si però mi dà fastidio lo stesso. Anche se non stiamo insieme. Tutta questa cosa che gli stai appiccicata>
<E pcchè ti dà fastidio quindi?> Gli dissi ancora una volta, ripetendo la domanda
<Pccrè pcchè tu mi piac.Tu me piaci . Me piaci ra' prima vota ca' te visto. Ra quann te visto rinto a' cella mia,ch cercàv e' da' nu' ordine a chelli letti. Me piacì ra quann teng incrociàt o' sguàrd toje chella voltà. O vo capì o no?> Disse avvicinandosi a me, mettendomi le mani sui fianchi
<Si che lo capisco. Lo so, me lo ripetono in tanti che posso piacerti ma non ne lo avevi mai detto tu. Poi con queste parole.>
<Pccrè tu stai divintann important e mò sì che mi pesa la galera> disse accarezzandomi
<E non mi chiedi se mi piaci?>
<Pccrè credo di sapere già la risposta altrimenti non saresti qua. Te ne saresti già andata appena avrei iniziato a parlare>
<Già>
<Non me lo darai neanche stavolta il bacio, vero?>
<No.>
< C storia strana simm ij e te> mi disse ripetendo il ritornello di quella canzone che avevamo cantato insieme minuti prima
Io sorrisi
<Ma quant si Bell> mi diede un bacio sul collo e io mi sciolsi. Sentii le farfalle nello stomaco. Stava mordicchiando e baciando il mio collo e per adesso mi stava bene. A un certo punto smise
<Mò la finisci di starti col chiattillo?>
<N'ata vot> dissi io sbuffando
<Mò lo sa che sei mia> mi disse sorridendo e staccandosi da me
< Che vuoi dire?> Gli dissi non capendo quello che stava dicendo
Si allontanò da lì senza dirmi nulla. Non capivo.
1) non ero sua perché non ero un oggetto
2) cosa c'entrava Filippo se c'eravamo solo io e lui in quel momento?
3) mi ha lasciata lì come una patataTornai dall'altra parte della sala e sentivo come suonavano bene Naditza e Filippo. Mi rilassavano. Erano veramente bravi insieme.
Tutti applaudimmo alla fine del loro piccolo concerto .
Edoardo ogni tanto mi lanciava qualche occhiata e sorrideva.Era finita l'ora di piano e avremmo avuto l'ora d'aria.
A una certa si avvicinò Serena
<Giò ma devi raccontarmi qualcosa?> Mi disse Serena
<Ehm si, ma non è questo il momento>
<Azz ma quanto è grande> mi disse Naditza arrivando
<Ma di che parli Nad> Le dissi
<E come di che parla?> disse Serena
<Eh, non capisco>
<Jà vieni al bagno>
Chiesimo il permesso a Liz e andammo in bagno
Mi misero davanti lo specchio e solo allora capii..
Avevo un succhiotto enorme sul collo.
Maronn mij. Ero furiosa.
Mi aveva fatto un succhiotto per fare stare lontano da me tutti gli altri.
L'ha fatto perché è geloso. Ma così non va bene. Non può etichettarmi "sua" per un succhiotto
Decisi di andargli a parlare e sapevo lo avrei trovato nella sua cella.
Arrivai lì e ..
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Ci Sta Il Mare Fuori. (Mare Fuori.)🌊
RomanceGiorgia per via di una rissa successa dopo solo due giorni passati all'IPM si ritroverà a fare i conti con la vita, con l'amore e con l'amicizia.