Capitolo 9

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Lasciai perdere questo pensiero e mi misi a dormire
A un certo punto però mi dovetti alzare perché non stavo bene
Mi misi seduta sul letto e neanche così stavo meglio, perciò mi alzai direttamente e andai in bagno.
Girava tutto e non stavo bene
Feci in tempo a chiamare Naditza che si precipitò da me
E poi niente... Buio totale...

Naditza pov's
Sentii Giorgia chiamarmi e mi precipitai subito da lei
Neanche il tempo di andarle in contro che la vidi svenire.
Feci in tempo a prenderla per non farle sbattere la testa da nessuna parte dopodiché
gridai aiuto e Nunzia si precipitò immediatamente da noi, chiamando il comandante e Lino che la portarono in infermieria.
Che cosa le era successo? Perché stava così e perché era svenuta?
Mi stavo preoccupando, così aspettai fuori l'infermieria, per vedere cosa diceva il medico, assieme a Nunzia,il comandante e Lino.

Circa un quarto d'ora dopo, uscii il medico da lì e io gli andai in contro perché ero preoccupata per la mia amica.
Aveva solo avuto una carenza di zuccheri e il medico disse che non faceva un pasto completo da troppo tempo.
Adesso che ci penso, lei non mangia quasi nulla , né a colazione, pranzo o cena.
Non so perché lo faccia, ma forse perché non si trova a proprio agio col suo fisico quando invece secondo me è una figa da paura, sì perché lei è un po'più in carne rispetto me e Serena, in realtà adesso che ci penso rispetto a tutte le ragazze e forse non si sente a proprio agio, ma amica mia sei davvero bellissima e mi dispiace che tu non te ne accorga. Ti basta pensare come ti guarda Edoardo, con tutto che ha un figlio e una fidanzata che lo aspettano fuori. Credo che questo, Edoardo non glielo abbia mai detto. Quando mi parla di lui, è sorridente e spensierata e non mi va di rovinarle la felicità. Vorrei sempre vederla così

Per stanotte resterà in infermieria sotto controllo
E io me ne tornai in cella scortata da Nunzia.

Qualche ora dopo..

Giorgia pov's.
Mi ritrovai in una stanza, credo l'infermieria e non ricordavo nulla.
Vidi che c'erano Nunzia e il comandante nella stanza e appena mi videro si avvicinarono al mio letto
<Come stai?> Mi chiese preoccupato il comandante
<Mi sento la testa bombardata, ma che è successo?> risposi in maniera stanca e cercando di sollevarmi.
<Nennè tu hai bisogno di fare 3 pasti completi al giorno. Non puoi non mangiare.> Mi disse Nunzia, rimproverandomi
<Pccrè si po'sapè pcchè un mangi?> Mi chiese il comandante
<Comandà perché non mi va> gli risposi ancora dolorante
< Devi mangiare. Vuoi stare ancora male?>
<Certo che no> gli dissi colpevole..
<Mi prometti che mangi?>
<Vabbuò va bene > gli dissi abbassando lo sguardo.
<M'arraccumann. Là c'è un po'di cibo. MANGIA.> disse Nunzia accentuando il "mangia" per farsì che lo facessi.
<Se hai bisogno di qualcosa devi cliccare quel pulsante che arriva il medico> mi disse il comandante, uscendo dalla stanza e lasciandomi sola.
C'era calma in quella stanza. Si sentivano le onde del mare e tutto ciò mi rilassava così tanto che mi addormentai
Ripensando al fatto che ero lì perché ero stupida e perché mi vergognavo del mio corpo..

Edoardo pov's.
Entrò Lino svegliandoci e lo mandai a quel paese come ogni mattina. Però oggi ero felice perché avrei rivisto Giorgia. A pccrell mij. Quanto è tenera e bella. Mi perdo nei suoi sorrisi e mi fa uscire pazzo.
Scesimo a fare colazione e subito dopo fummo scortati in aula di laboratorio.
Andai per cercarla ma non c'era, forse doveva ancora arrivare.
Passarono 20 minuti e di lei non c'era traccia perciò decisi di andarmi a informare con Naditza
<Uè Nad> le dissi avvicinandomi.
<C're?>
<Senti ma.. Giorgia>
<Ma perché non lo sai?>
<Che cosa?> Dissi preoccupato.  Le era successo qualcosa.
<Giorgia stanotte è svenuta e adesso è in infermieria sotto controllo.>
<Ma c m stai ricenn?>
<Vero Edoà.>
La lasciai perdere e chiesi a Lino di portarmi da Lei.
Ero preoccupato. Perché era svenuta? Che le era successo e soprattutto perché io non ne sapevo nulla?
Dovevo dire a Lino di informarmi qualsiasi cosa la riguardasse.
Arrivai lì e lei dormiva beatamente. Lino mi ha detto che è svenuta perché non mangiava granché da giorni ed era molto debole.
Mi sedetti nella sedia accanto al suo letto e la guardavo dormire, com'era bella, sembrava un angelo.
Le feci una carezza e le presi la mano.
Dopo un pò lei si svegliò e appena mi vide fece un sorriso
<Ciao> mi disse ancora debole e cercando di alzarsi a mezzo busto sul letto
<Pccrè, come stai?>
<Come un'anima in pena> mi disse lei triste, spostando il suo sguardo verso il mare
<Vuoi mangià un po'?> Le chiesi
<No>
<Vabbuò allora mangi per forza e ti imbocco io>
<Non lo faresti> mi disse lei voltandosi e guardandomi con un'aria di sfida.
Presi forchetta e coltello e le tagliai un pezzo di quella carne e le misi la forchettata davanti e lei mangiò
<Mi stupisci sempre di più> disse lei, che prese un altro boccone dalla forchetta
<Mi piace vederti mangiare. Saperti sana e forte m fa piacere> le sorrisi
<Beh allora mi sa che dovrai darmi sempre da mangiare. Dato che mangio solo con te>
<Vabbuò allora parlo con la direttrice e mattina pranzo e cena vengo a imboccarti io>
Lei sorrise fragorosamente e a me piaceva farla stare così bene..

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