Capitolo 19

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In quel momento lo abbracciai.
Il mio piccolo mondo era completo. Averlo abbracciato mi faceva stare bene
Mi staccai dall'abbraccio e ci ritrovammo a due centimetri di distanza, lui poggiava il suo naso sul mio e mi guardò negli occhi
E allora mi disse
<Se non mi dai un bacio neanche stavolta io impazzisco ma mi basta sapere che tu stai bene >
<Si Edo, sto bene.> Gli dissi accarezzandogli la faccia e sorridendogli
<La vuoi vedere una cosa bella?> Gli chiesi, con l'intenzione di fargli guardare dalla terrazza il mare fuori.
<La sto già guardando pccrè>
Io arrossii
<Dai scemo vieni> Gli presi la mano e lo portai su in terrazza
Gli mostrai il mare.
Forse una delle cose più belle che c'era nel mondo, per me era il mare. Mi rilassava in una maniera incredibile.
<La vuoi sapere una cosa? > Mi disse lui
<Si dimmi> gli risposi
<Tra due giorni vado a Posillipo per il concorso di poesia>
<Ma dai, è una cosa fantastica> gli risposi
<Sarebbe fantastica se ci venissi pur tu> mi disse rivolgendomi il suo sguardo
<Non credo di poter venire> gli risposi. Anche se avevo già in mente di andarci lo stesso.
Stavo pensando a Ciro e al fatto che avrei dovuto controllare come stesse
<Hai fatto scoppiare una guerra> gli dissi
<È stata colpa di Ciro. Non mi è piaciuto come ti si è avvicinato.> Mi rispose lui come se avesse la risposta pronta
<Anche a me non è piaciuto come ti si è avvicinata Agnese ma non mi sembra di aver fatto scoppiare una rissa>
<C're? Sì gelus?> Mi disse lui sorridendo
<Dai Edoardo, parlo sul serio. Non avresti dovuto fare una rissa con Ciro. È il tuo migliore amico> .
<Ti è dispiaciuto che l'ho lasciato a terra? Allora che ci fai qua? Vai da lui.> Mi disse lui sbottando
<UA ma sì scem. Ma secondo te perché ho preso te dalla mano e ti ho portato in infermieria?> Gli dissi veramente alterata.
Lui restò in silenzio per qualche minuto
<Hai ragione. Forse non dovevo fare scoppiare una rissa.> Mi disse un po' imbarazzato dal suo stesso comportamento
<Perché non torni in cella e fate pace?> Gli chiesi
<Vogl' sta qua altri 5 minuti. Con te.> Mi rispose abbracciandomi.
Ricambiai l'abbraccio e dopo un po' tornammo nelle nostre celle. Spero solo che abbiano fatto pace. Non mi va di essere il motivo dei loro litigi. Mi cambiai del tutto e ritornai ai miei abiti preferiti: le tute.
Crollai subito tra le braccia di Morfeo.

La mattina seguente:

Edoardo pov's
Avevo parlato con Ciro. Ci eravamo scusati entrambi perché eravamo state delle teste di cazzo.
Oggi era domenica e avremmo potuto passare la giornata un po' come volevamo, quindi decisi di andare in cella da Giorgia
Erano le 10. Chissà se era sveglia.
Arrivai e nella sua cella c'era solo lei, con i capelli ricci, sciolti, scombinati
Aveva una tuta addosso e stava bene anche con quella.
Il suo viso era rilassato così decisi di mettermi accanto a lei a farle delle carezze

Giorgia pov's
Sentii accarezzarmi il viso così mi mossi
Mi voltai e vidi che era Edoardo
Sobbalzai nel vederlo lì
<Buongiorno pccrè> mi disse lui facendo il suo miglior sorriso.
Ma posso avere un buongiorno bello così ogni mattina?
<Buongiorno> ricambiai il sorriso e mi misi a mezzo busto.
<Ma che ci fai qua?> Gli chiesi
<Mi mancavi e visto che oggi è domenica potevamo passare la giornata insieme.>
<Ma io ancora devo farmi una doccia>
<Eddai jà, ti aspetto qua>
Mi alzai del tutto dal letto, e mi preparai le cose.
Presi l'asciugamano ed entrai in bagno.
Mi lavai e feci anche lo shampoo.
Finita la doccia dovevo andare per vestirmi ma solo allora mi resi conto di aver scordato le mutandine dentro la stanza
Così mi affacciai dal bagno ancora in asciugamano e un turbante in testa
<Edo?> Dissi distraendolo dai suoi pensieri
<Dici, pcc..> non finì la frase e si bloccò a guardarmi.
Okay mi sentivo in imbarazzo
<Ehm in quell' armadietto dovrebbero esserci delle mutandine
Potresti prendermele?> Gli chiesi imbarazzatissima.
Lui senza staccarmi gli occhi di dosso, andò verso l'armadietto, lo aprì e prese delle mutandine
Si avvicinò per darmele
<Grazie> gli risposi prendendole
<Lo sai che sei veramente bella appena uscita dalla doccia?> mi disse squadrandomi
Gli sorrisi e tornai dentro.
Mi finii di preparare e uscii dal bagno
Lui si avvicinò e non capivo cosa volesse fare finché mi baciò sulla fronte
Era un gesto così dolce e mi faceva sentire veramente piccola
<Era da poco fa che volevo farlo. Allora, sei pronta? Andiamo in sala comune?> mi disse.
Così andammo insieme.
Passammo tutta la giornata insieme, giocando con gli altri a pallavolo e parlando delle nostre vite fuori da questo istituto, e io avevo convinto Liz  per il giorno dopo a portarmi con lei al concorso di poesia, ovviamente senza far capire nulla a Edoardo.

*Il giorno dopo*...

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