Non può etichettarmi "sua" per un succhiotto
Decisi di andargli a parlare e sapevo che lo avrei trovato nella sua cella.
Arrivai lì e vidi Ciro davanti la finestra<Dov'è Edoardo?> Gli chiesi
<Ma tu che ci fai qua?> Mi chiese voltandosi e forse scioccato, perché la mia rabbia si vedeva lontano un miglio
<Ciro. Dov'è Edoardo?>
<Ti giuro che non lo so. Ma si può sapere c tieni?>
<Guarda Cà> gli feci vedere il succhiotto girandomi il collo
<Azz. >
< Posso sapere dov'è l'amico tuo?>
Prima che potesse rispondermi sentimmo
"RAGÀ HANNO PRESO A BOTTE O CHIATTILL"ecco dov'era Edoardo.
Andai diretta nella stanza di Filippo. E c'era lui che stava sanguinando. Arrivarono le guardie che lo portarono in infermieria
E c'era Edoardo davanti la cella di Filippo con un ghigno in faccia.
Le guardie andarono via e io mi precipitai da lui<Ma ti sei bevuto il cervello?> Gli dissi sbraitando e spingendolo dentro la cella
<Ma che c'è?> mi rispose lui, sbraitando a sua volta
<Mi hai fatto un succhiotto enorme sul collo e hai preso a pugni Filippo. Ti sembra normale?>
<Ma si può sapere che te ne frega di lui>
<Me ne frega perché è un mio amico. E non ne avevi il diritto. Come non avevi il diritto di farmi questo succhiotto. Non mi piacciono le persone violente e smettetela di prendervela con lui> gli dissi ormai urlando.
<Senti, tu non sai neanche cosa ha fatto a Ciro, quindi fammi il piacere>
<È così che funziona? Filippo fa qualcosa che non vi piace e lo picchiate? È così che Ciro ti comanda? È così che Ciro si difende? Mandando te al posto suo? Che bello schifo.> Gli dissi con tutta la rabbia che avevo in corpo urlando.
<Mi fai schifo Edoà.> Gli dissi per ultima cosa andando via
Sentendo un suo "pccrè" dal fondo del corridoio.Edoardo pov's
Ero stato stupido. Non dovevo picchiare Filippo. Non volevo essere violento ed esserlo mi portava a stare più tempo qui dentro. Il suo "mi fai schifo Edoà" mi rimbombava nella testa, mentre cercavo in qualche modo di sistemare la cella per non pensarla, ma senza alcun risultato.
Che cazzo avevo fatto?
Le ho fatto il succhiotto per segnarla e fare capire a Filippo che era mia e che forse anche se non stavamo insieme, io provavo qualcosa per lei, ormai non potevo nasconderlo più. Dovevo parlarle. Dovevo anche dirle che a casa avevo già qualcuno che mi aspettava con un figlio in grembo, prima che le arrivasse alle orecchie da qualcun'altro. Decisi di andare nella sua cella e lei non era lì. Dovevo immaginarlo, sicuramente sarà con Filippo. Decisi di aspettarla sul suo letto.Giorgia pov's
Dovevo andare da Naditza e dirle tutto.
Arrivai nella nostra cella
<Naditza è successa una cosa>
<Che è successo? Parla> disse preoccupata
<Hanno picchiato Filippo e adesso è in infermeria>
<Ma c stai ricenn? Devo andarci. Mi accompagni?>
<Certo>
<Ma che è successo? Sai chi è stato?> Disse lei mentre ci recavamo in infermeria
<SI. È stato Edoardo. Mi ha detto che Filippo ha fatto qualcosa a Ciro. Ma ero troppo nervosa e gli ho detto che mi faceva schifo. Poi sono venuta a dirtelo.>
Arrivammo da Filippo, era sul lettino col medico che gli faceva le medicazioni al naso.
Appena finii io e Nad rimasimo con lui<Posso sapere che hai fatto a Ciro così da mandarti Edoardo a picchiarti?> Gli disse Nad
<No lascia stare. È molto complicato> rispose lui
<Ti ha picchiato solo per Ciro?> Gli chiesi con la Paura che quello che gli avesse fatto Edoardo fosse pure un po' colpa mia.
<Non ne sono sicuro. Forse anche perché ha visto che siamo stati accanto>
<Filì mi dispiace> gli dissi dispiaciuta.
<tu Non c'entri con quella gente>
Naditza si mise accanto a lui e io decisi di lasciarli soliTornai nella mia cella
E lo vidi lì.. seduto sul mio letto con i pugni serrati e che guardava in basso
Alzò lo sguardo ma lo riabbassò subito<Che ci fai qua?> Gli dissi entrando nella cella e mettendomi davanti la finestra, dandogli le spalle
<Gi..Gio.. io...> Non riusciva a parlare
<Mò balbetti? Sai che se avessi continuato a prendere a pugni Filippo avrebbe potuto non spiccicare più parola? No dico, ti rendi conto?> Gli dissi girandomi e mettendomi al suo livello
<Senti, mi dispiace per il succhiotto.>
<No, forse non ci siamo capiti. Qui il mio succhiotto passa in secondo piano dato che hai preso a pugni un ragazzo solo perché ha fatto un torto all'amico tuo. Che c'è? Non si sa difendere da solo?>
<Non parlare così di Ciro.> Mi disse alzando lo sguardo e guardandomi negli occhi.
<E tu smettila di essere il suo burattino.>
<Lasciamo perdere loro. Volevo scusarmi per il succhiotto.>
Feci un sospiro
<Edoà. A me vanno pure bene i succhiotti ,ma nel momento in cui io sto con una persona . Io e tu non stiamo insieme.>
<Però tu provi qualcosa per me> mi disse lui
<E tu per me. Ma non potremmo stare insieme> Gli dissi io
<E pcchè?>
<A me non piacciono le persone aggressive. E se dovessi sbagliarti e colpirmi?>
<Pccrè non lo farei mai. Com ti viene in mente>
<Vattene Edoà. Non voglio vederti>
<Pccrè ma c stai ricenn?> Mi chiese lui, con le lacrime agli occhi
<Mi hai sentito. Non possiamo stare insieme> gli risposi, girandomi verso la finestra per non fargli vedere i miei occhi lucidi
Lui andò via..
E io ero rimasta qui. A ripensare a lui, a come mi avesse preso. Volevo solo che la cotta mi passasse
Così feci una cosa che non avrei mai pensato di poter fare..
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Ci Sta Il Mare Fuori. (Mare Fuori.)🌊
RomanceGiorgia per via di una rissa successa dopo solo due giorni passati all'IPM si ritroverà a fare i conti con la vita, con l'amore e con l'amicizia.