<Devo chiederti una cosa> gli dissi
<Dimmi> mi disse
<Chi ha ucciso Nina?>
<Pccrè non lo so. Stiamo cercando di capire chi ha potuto fare una cosa del genere> era sincero.
Parlammo un po' e poi crollai tra le sue braccia
La mattina dopo mi svegliai da una serie di baci e da un "pccre". Aprii gli occhi e stavo ammirando il panorama. Era senza maglietta e mi diede un bacio.
< vorrei svegliarmi ogni giorno così > mi confessò e mi baciò, un'altra volta, in modo più intenso .
Fummo interrotti. Era Rosa e io volevo capire che cazzo ci faceva dentro la mia cella
<Edoardo, frat'm ti vuole parlare> disse con fare da reginetta di stocazzo
<Dì a tuo fratello che Edoardo è impegnato.> Dissi, senza neanche fare aprire bocca a lui
<Rosa, tuo fratello sapeva dov'ero e non mi avrebbe mai disturbato> disse Edoardo
<Quindi adesso sei pregata di andartene> conclusi la frase
<Non finisce qui> disse lei, andandosene.
La mia mattina cominciò con i nervi. Ma chi si crede di essere? Mi alzai per prepararmi
<Pccrè ma c re?>
<Eduà ma ess chi si crede di essere? Solo perché porta il cognome Ricci? E allor?>
<Lassal stà, statt tranquill> mi disse lui venendomi ad abbracciare.
Fummo interrotti dal comandante.
<Edoardo, muoviti, la pacchia è finita> disse il comandante
<Comandà ma che è succiess?> Gli chiese Edo
<T'agg ritt muovt> disse il comandante alzando la voce.
Edoardo si rimise la maglietta, mi diede un bacio e fu portato via dal comandante che sembrava parecchio nervoso. Ma che era successo?
Mi vestii e andai a fare colazione insieme alle altre, ma in mensa mancavano Edoardo, Totò, Milos e Pirucchio.
Mi andai a sedere nel tavolo insieme a Nad, Silvia, chiattillo e Carmine
<Ben svegliata nennè> mi disse Naditza abbracciandomi. Salutai tutti e poi mi misi a mangiare. C'erano nad e Filippo che non si staccavano un attimo e Carmine che guardava il tavolo a cui di solito siedono Edoardo e gli altri
<Perché non sono qui?> Chiese
<Dicono che è perché hanno pestato di botte Sasà e li hanno portati in isolamento> disse Silvia
<Impossibile, ci sta ccos sott> disse Carmine
<Carmine, stai diventando paranoico. > Gli rispose Filippo.
Carmine si innervosì e andò via. Io lo osservavo e vedevo solo un ragazzo che aveva bisogno d'aiuto, però volevo capire che stava succedendo e perché erano tutti in isolamento.
Arrivò la direttrice verso il nostro tavolo
<Naditza ti devo parlare> le disse. Così Naditza si alzò e andò fuori con la direttrice.
<Chissà se le piacerà la sorpresa> disse filippo, parlando ad alta voce
<Che sorpresa?> Gli chiesi
<Naditza sabato esce, ha scontato le sue pene>
<Naditza non può uscire. Se esce, la faranno sposare con un suo cugino per soldi.> Rispose silvia, allarmandosi
<Ed è questo il bello. Ho chiesto a mia madre di chiedere il suo affidamento. Lei se vorrà potrà andare a Milano e appena esco da qui anche io, la raggiungo >Ci spiegò Filippo.
<Ma è una notizia bellissima> gli dissi io.
Anche Naditza era contenta, venne ad abbracciare subito Filippo, cominciandolo a riempire di baci. La direttrice dovette fermarli. Erano una coppia veramente bellissima.
Nell'ora d'aria, io cercavo di capire perché il gruppo di Edoardo era in isolamento e non credevo alla storia di Sasà, perché qui dentro almeno una volta al giorno qualcuno viene picchiato .
Decisi di fingere di andare al bagno, ma mi intrufolai negli uffici del comandante e di Beppe. Cominciai a cercare qualche foglio, qualche informazione che poteva tornarmi utile per capire cosa stava succedendo. Vidi il PC accesso. C'era un filmato, fatto da una telecamera di una macchina forse. Decisi di premere play e si vide una mano con una pistola, che aveva come tatuaggio il nome "Ciro". Ma perché c'era quel filmato? Chi avevano sparato con una pistola? Decisi di cercare i dettagli del filmato ed era stato registrato il 9 maggio, Il giorno in cui è morta Nina. Qualcuno di loro aveva ucciso Nina e avevano incastrato tutto il gruppo perché tutti e 4 avevano il nome di Ciro tatuato sulla mano sinistra.
C tarantell.
Uscii fuori dagli uffici e tornai fuori.
Era tutto un casino.
Carmine stava parlando con Pino, Naditza e Filippo stavano progettando cosa fare, una volta usciti di qui.
Dovevo parlare con Filippo.
<Filippo. Ti devo parlare>
<Dimmi> mi disse lui
Decisi di dirgli tutto e lui sapeva del video visto che la telecamera da cui ero stato ripreso, era dentro la macchina di sua sorella, ma il comandante non gli aveva dato nessun riscontro al riguardo. Gli spiegai la situazione e decidemmo entrambi di non dire niente a Carmine, avrebbe soltanto cercato vendetta e lui non era come gli altri. Lui era diverso, era fuori dal giro, non stava dietro le regole del sistema. Voleva solo sistemarsi e avere una famiglia con Nina e invece l'ha persa per colpa del sistema stesso.Il giorno dopo, mentre ero sovrapensiero, si sedette accanto a me Rosa Ricci.
<T'agg parlà> mi disse
<C vuò?> Le chiesi
<Edoardo e Ciro devono andare via da qua dentro. >
<Ma c stai ricenn?> Le chiesi
<Sabato verrà un pulmino della spazzatura, loro andranno lì dentro e usciranno da qui.>
<Non dire stronzate rosa> le dissi quasi con le lacrime agli occhi
< Mi ha detto Ciro di dirtelo e Ciro non ti mentirebbe. Piuttosto, da quello che ho capito Edoardo non ti aveva detto niente?>
<No.. ma perché devono andare via?>
<È una questione di piazze, di spaccio eccetera. Statt accort. Ci stong ij cu te.> Mi disse lei e forse era l'unica volta in cui non mi stava antipatica. Andò via e rimasi ferma tra i pensieri. Per quanto Edoardo potesse amarmi, restava il fatto che era un camorrista e io non volevo fare parte di quel mondo.
Rimasi scioccata quando vidi Edoardo e Totò in cortile. Se erano lì, è perché erano innocenti.
Edoardo venne verso di me, mi abbracciò ma io rimasi pietrificata da quello che mi aveva detto prima Rosa
<Pccrè ma c tien?>
<Quando pensavi di dirmelo che sabato saresti fuggito?>
Silenzio totale...CIAO RAGAAAA. SCUSATE L'ASSENZA MA HO AVUTO DIVERSI PROBLEMI. PERÒ SONO TORNATA. SPERO VI PIACCIAAA♥️
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Ci Sta Il Mare Fuori. (Mare Fuori.)🌊
RomanceGiorgia per via di una rissa successa dopo solo due giorni passati all'IPM si ritroverà a fare i conti con la vita, con l'amore e con l'amicizia.