Capitolo 28

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Era bellissimo baciarlo così. Mi mancava veramente tanto.
All'improvviso si staccò e quel momento si interruppe così mentre il mio cuore tornava a riprendere i suoi battiti.
Lui mi guardò, io non riuscivo a spiccicare parola.
Lo vidi andare via, per l'ennesima volta andò via lasciandomi perplessa su quello che era appena successo.
Se gli andava bene restare amici, perché mi ha baciato?
Non che la cosa mi sia dispiaciuta, anzi. Ma io non voglio mettermi in mezzo alla sua vita, tantomeno non voglio rovinare la vita alla madre di suo figlio.
Mi misi seduta all'angolo di quel capannone e iniziai a pensare al casino che era appena successo..
I miei pensieri vennero interrotti da qualcuno che si era seduto accanto a me
Era Cardiotrap
<Posso sapere che è successo?> Mi disse lui
<Si nota così tanto che è successo qualcosa?> Risposi
<Diciamo che ho visto Edoardo strano, ho provato a parlargli ma è tornato in cella>
<Mi ha baciata> dissi col nodo alla gola
<Eh beh? È una cosa bella, no?> Disse lui
<Si, è stata bella ma ci eravamo promessi di restare amici.>
<Tu e lui amici? > Disse lui
<Si, amici. Perché?> risposi
<Ma c sta ricenn nennè. Tu e lui siete tutto tranne che amici>
<Perché dici così?>
<Ma tu hai visto come vi guardate? Lui per te si prenderebbe un proiettile al centro del petto e per uno come lui non è certo facile accettare questa cosa> mi rispose, facendo riferimento alla famiglia dalla quale proviene Edoardo
<Cardiotrap, non possiamo stare insieme io e lui. Lui ha una ragazza che lo aspetta a casa con un bambino dentro la pancia e quel bambino è suo. Io non voglio rovinare la vita a nessuno. >
< Non è facile come cosa> mi rispose
<Non so che fare> gli dissi.
Mi buttai su di lui abbracciandolo perché nonostante tutto aveva provato a starmi accanto. Lui mi abbracciò. Era bello avere qualche amico lì dentro
<Però adesso torniamo al campetto almeno provi a svagarti> mi disse lui.
Tornammo al campetto e la giornata passò così.

EDOARDO Pov's
L'avevo baciata. Lei non voleva e io l'ho baciata. Ma che cazzo ho in testa?
Le avevo promesso che saremmo rimasti amici. Eh no la bacio.
Erano questi i pensieri che mi torturavano da tutto il pomeriggio.
Erano circa le 11 di sera e le mura di quella stanza cominciavano a farsi più piccole. Decisi di andare a prendere un po' d'aria in cucina.
Andando in cucina mi ricordai delle bottiglie di alcool che Lino teneva dentro una credenza.
Andai lì e iniziai a bere il jack Daniel's. Il pensiero di aver infranto quella promessa mi faceva stare male.

Giorgia Pov's
Non riuscivo a dormire. Era Mezzanotte e il pensiero di quel bacio mi torturava la mente.
Decisi di andare in cucina a prendere dell'acqua.
Appena entrai, lo vidi lì con una bottiglia di jack Daniel's quasi vuota. Era accasciato sul tavolo e lo fissava come se quel tavolo potesse dargli una risposta. Presi coraggio.
<Edo..>
Iniziò a ridere e io capii che era sbronzo.
<Pccrè ti sto sognando. Non sei reale. Stavo proprio pensando a te> Disse lui ancora ridendo e si alzò barcollando
<Torniamo in cella, vieni> mi avvicinai a lui e gli presi il braccio per trascinarlo
Facevamo piano per tornare in cella e cercavamo di non farci inseguire da nessuna guardia. 
Lui barcollava ed era difficile cercare di non farlo ridere
Riuscimmo ad entrare in cella e lo misi a letto
<Pccrè resta con me>
<Edo devo andare>
<Pccrè sei tropp Bell >
<Edo devo andarmene>
<Pccrè stai con me>
<Non posso..>
<Io ti amo> mi disse lui..
Il mondo si fermò in quel momento..

Ci Sta Il Mare Fuori. (Mare Fuori.)🌊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora