Capitolo 24

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Non prima di aver tolto la bandana che mi circondava il polso e che per tutto il giorno mi aveva provocato caldo al braccio. La misi sul mio sedile e mi addormentai
Mi sentii accarezzare e il profumo di Edoardo mi inondò le narici.
Come mai sentivo così tanto il suo profumo?
Aprii gli occhi, ero sopra la sua spalla e lui aveva il volto rivolto verso di me
<Pccrè siamo arrivati> mi disse, col suo tono profondo che mi faceva tremare l'anima.
Mi rimisi subito al mio posto e lo ignorai.
<uagliù ma ca' ata fa' nottè?> Disse il comandante
Cercai di alzarmi e mise la sua gamba tra il Sedile, dove stava seduto lui e quello davanti a lui per bloccarmi il passaggio.
Si alzò di scatto e lo ritrovai davanti a me. Mi mancava l'aria. Mi mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio e io cercai di allontanarmi
Mi fece spazio e mi fece passare.
Scesi dal pullman velocemente e ritornai al dormitorio.

Edoardo Pov's
Era bellissima. Io ero stato un coglione invece.
Lei scese velocemente dal pullman e io neanche avevo avuto il tempo di dirle altro.
Guardai il sedile su cui era seduta e c'era la sua bandana. La presi e l'odorai. Aveva il profumo di lei, dei suoi sorrisi, delle sue facce buffe. Profumava di lei e di tutto quello che era.
Decisi di tenerla per me quella bandana e la misi dentro la mia tasca.
Scesi dal pullman e andai nel dormitorio.

Giorgia Pov's
Liz ci aveva chiamate per andare nella sala centrale
Entrammo e mi misi appoggiata alla porta mentre guardavo Naditza insegnare a Serena a suonare il piano.
All'improvviso la porta a cui ero appoggiata si aprì e io crollai, sicura di finire per terra e fare una figura di merda
Ma delle braccia mi presero.
Fù un attimo e mi ritrovai tra le braccia di Edoardo. Aveva evitato la mia caduta e mi aveva salvato
<Non mi hai fatta cadere> gli dissi spontaneamente. Cretina. Sono una cretina. Dovevo stare zitta e continuare a ignorarlo.
<Pensi sul serio ti avrei fatto cadere?> Mi disse
<Mi hai rivolto la parola.> Mi disse sorridendomi
Mi liberai dalla sua presa e mi rimisi in piedi.
<Non vuol dire che io ti abbia perdonato> gli dissi mentre mi sistemavo la maglietta
<È già un passo avanti.> Mi fece l'occhiolino e mi sorrise.
Che nervi. Girai le spalle e andai via
Mi sedetti sul divano e volevo morire dalla vergogna.
Era passato un po' di tempo ed Edoardo non si vedeva più in giro.
Accanto a me c'erano Naditza e Filippo mentre invece Cardiotrap e Serena erano a terra davanti a noi.
<Oi Giò ma sai dov'è Edoardo?> Mi chiese Cardiotrap
<No. Non lo so dov'è Edoardo. Può andare dove vuole e quando vuole. Non mi interessa. Non è un problema mio.  Può fare ciò che vuole. Può anche andare sulla Luna. Non me ne frega niente.> Dissi alterandomi e sfogandomi
Guardai le facce di Cardiotrap e Serena che erano seduti di fronte a me. Erano scioccati e imbarazzati.
Mi fecero dei segnali con gli occhi ma non capivo. Naditza cercava di non mettersi a ridere e Filippo evitava la situazione guardando altrove.
Non capivo cosa avessero tutti
Sentii uno schiarimento della voce e capii che Edoardo era dietro di me. Sbiancai e morì dall'imbarazzo.
Mi voltai e c'era lui che aveva un ghigno in faccia
<Edoardo, ti stavano cercando.> Gli dissi imbarazzatissima, accennandogli un sorriso nervoso.
Lui si mise a ridere e poi rivolse il suo sguardo verso Cardiotrap
<Mi cercavi?> Gli disse
<Sisi. Ma quella cosa con Ciro, tutt'apposto?> Gli disse Cardiotrap
< Sisi. Si è fatto dare le sigarette da Beppe>

Dovevo allontanarmi. Cosa ci facevo qui?
Basta. Decisi di alzarmi e andare da qualche parte, Lontano da loro.
Decisi di andare in cucina da Maria. Sicuramente mi avrebbe fatto cucinare qualcosa almeno per distrarmi.
Mi aveva dato da fare dei muffin per tutti...

Ci Sta Il Mare Fuori. (Mare Fuori.)🌊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora