Capitolo 37

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<Quando pensavi di dirmelo che sabato saresti fuggito?>
Silenzio totale... lui non sapeva cosa dire e si limitò ad abbassare lo sguardo.
< Perché è sempre così? Perché ogni volta che penso di essere felice con te, poi un attimo dopo mi fai crollare il mondo sotto i piedi? È venuta Rosa a dirmi la verità, ti rendi conto? Rosa, che con me non c'entra niente è stata molto più sincera di te. Ciro ha pensato di dirmi la verità e tu invece? Pensavi di scrivermi una lettera una volta fuori di qua? Io non ci vogj sta cu te. Tu m fai sta mal. > Dissi tutto d'un fiato, alzando la voce,  col cuore spezzato e mi limitai ad andarmene.
Non potevo stare così. Una storia d'amore non è fatta di questo. Una storia d'amore non è fatta di bugie, ma di verità che si affrontano insieme anche se pesanti. Una storia d'amore non è fatta da una sola persona ma da due, affinché uno possa sorreggersi all'altro nei momenti di difficoltà. Una storia d'amore è fatta di alti e bassi, di litigi, di baci, di coccole, di quelle prime volte che speri non finiscano mai, ma una storia d'amore non può farti stare male in questo modo. Lui era così, tutta quella situazione lo era. Eravamo in un carcere, lui spaccia per la famiglia Ricci, io ho rapinato una banca, cosa potevo mai aspettarmi?
Decisi di andare in cella e stare lì tutta la serata a riflettere su tutto ciò. Per quanto io potessi amare Edoardo, quella storia non aveva futuro.
La mattina venne molto velocemente e io vidi l'alba perché quella notte, non riuscii a prendere sonno. Naditza si svegliò poco dopo e venne ad abbracciarmi perché cercava di starmi accanto
<Non hai dormito?> Mi chiese
<No nad, non ci sono riuscita>
<Guaglincè io tra poco esco e non voglio che tu stia così. Chill è na cap e cazz. Vedi che troverai quello giusto anche tu.> Disse cercando di consolarmi. Naditza,ti parlava col cuore in mano ed è per questo che capivi ciò che intendeva anche senza molti giri di parole.
Scendemmo a fare colazione e vidi Edoardo lì, sovrappensiero. Forse stava ragionando su quante stronzate mi avesse detto nell'ultimo periodo.
<E c ci fai tu da? O n'ammorat toj sta incazzat?> Disse Carmine arrivando al tavolo con Filippo.
<Fa o cess> gli risposi alzandomi e andando a prendere una mela. La colazione però fu interrotta da Beppe che diceva che aveva una bella notizia per noi. Così seguimmo Beppe e stavamo andando verso i laboratori.



Ciao a tutti. E' da un pò che non scrivo capitoli su questa storia perchè il tempo, gli imprevisti e l'immaginazione per continuare, non sono stati dalla mia parte. Questo piccolo capitolo era salvato nelle bozze da molto tempo e mi dispiace che sia così corto, ma ho un ''blocco dello scrittore'' per quanto riguarda questa storia e non so più come farla continuare. Volevo invece dirvi che ho scritto una nuova storia. Si chiama ''Contro ogni fottuto pronostico'' ed è già online sul mio profilo. Vi lascio un incipit: 


Maria Pov's

Non mi piaceva, non mi sarebbe mai piaciuto, era solo una palla al piede con cui avrei dovuto condividere la casa 


David Pov's

Non mi piaceva, non volevo neanche provarci, non era il mio tipo e non lo sarebbe mai stata. Era piuttosto una gran rottura di coglioni, che odiavo

Trama: 

Maria e David sono opposti, completamente agli antipodi di due mondi che non potrebbero essere più diversi. Per diverse situazioni, però sono costretti a viversi costantemente. Riusciranno a vivere in rapporti civili oppure l'inferno gelerà, prima che questo accada?


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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 25 ⏰

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