Capitolo 18

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Presi un respiro profondo e andai dritta e spedita
C'era una figura di spalle che sentendo il rumore dei miei tacchi si girò
Non credevo ai miei occhi...
Era Ciro, con uno smoking

<Ma quindi eri tu?> Gli dissi SCIOCCATA
<Si. Voglio solo farti divertire un po', Edoardo ti ha trattato di merda ultimamente.>
<Va bene allora andiamo> gli dissi decisa.
Mi prese la mano ed entrammo nella sala.
Si zittirono tutti per guardare me e Ciro e la cosa era abbastanza imbarazzante.
C'era Edoardo con Agnese che appena mi vide mano e mano con Ciro rimase scioccato.
Guardai Ciro.
<Sei pronta?> Mi disse lui rivolgendomi uno sguardo
<Divertiamoci Ciro> gli dissi.
Entrammo del tutto in quella sala e ci mischiammo tra la folla.
La serata iniziò con la presentazione della direttrice.
Dopodiché iniziammo a ballare. Ci fu un ballo lento e ovviamente le coppie si misero a ballare, come me e Ciro, Naditza e Filippo, Edoardo e Agnese.
In quel momento stavo bene anche se Edoardo non mi toglieva gli occhi di dosso
E io facevo lo stesso con lui. C'era un gioco di sguardi allucinante e lui decise di non ballare più e andarsi a mettere in mezzo agli altri.
In quel momento me ne fregai e ballai il mio lento con Ciro.
Dopodiché misero le canzoni che ci hanno fatto scatenare.
Avevo attorno Naditza, Serena e Filippo e dietro di me c'era Ciro che assecondava i miei movimenti di bacino
In quel momento guardai di fronte me e non vidi nient'altro che Edoardo. Lo guardai e lo stesso fece lui.
Ciro si avvicinò di più e mi baciò il collo
In quel momento vidi Edoardo farsi largo tra la gente e venire verso di noi
Per riflessi mi spostai e davanti i miei occhi lui diede un pugno a Ciro.
La situazione stava degenerando.
Si stavano prendendo a pugni per me e la cosa mi dava fastidio
<Tu non sei nessuno per baciarla> gli urlò Edoardo, buttando Ciro a terra e continuare a riempirlo di pugni.
<Io almeno non le nascondo nulla> gli disse Ciro ribaltando la situazione per poi mettersi sopra Edoardo
<Basta state fermiii> urlai
Arrivarono il comandante e Lino a separarli.
Io per istinto presi Edoardo dalla mano e avevo intenzione di portarlo in infermieria. Aveva sangue che gli usciva dal naso, il labbro spaccato e un occhio gonfio.
Lanciai un'ultima occhiata alla sala e guardai Ciro. Neanche lui era messo BENISSIMO.
Arrivammo in infermieria e feci sedere Edoardo sopra il lettino
<C stai facenn?> Mi disse lui con poco fiato ancora stanco della rissa e delle corse che gli feci fare per arrivare qui, senza che nessuno ci inseguisse
<Adesso devi stare fermo> gli dissi prendendolo l'acqua ossigenata e del cotone per disinfettargli le ferite.
Mi misi di fronte a lui e mi feci spazio, aprendogli le gambe in modo da entrarci io e gli presi la faccia tra le mani.
Gli stavo tamponando il sangue che gli usciva dal naso e dal labbro
<Mi fai male> mi continuava a ripetere, muovendosi
<Ti vuoi stare fermo o no?> Gli dissi guardandolo negli occhi. Mi guardò anche lui
E io sospirai, ripensando a tutto quello che ci era successo
<Pcchè non sei andata a vedere come stava lui?> Mi chiese non distogliendo il suo sguardo dal mio
<Perché d'istinto mi è venuto di prendere la tua mano> gli dissi
Lui mi guardò, squadrandomi dalla faccia ai piedi
<Non so se lui te l'ha detto, ma comm si Bell staser.> mi disse spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio
E io rabbrividì al suo tocco.
<M sei mancata pccrè> mi disse lui quasi sussurrandolo e mettendomi una mano sulla guancia
Appoggiai la testa alla sua mano
<Anche tu Edoà> gli dissi
In quel momento lo abbracciai.
Il mio piccolo mondo era completo. Averlo abbracciato mi faceva stare bene
Mi staccai dall'abbraccio e ci ritrovammo a due centimetri di distanza, lui poggiava il suo naso sul mio e mi guardò negli occhi
E allora...

Ci Sta Il Mare Fuori. (Mare Fuori.)🌊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora