Chapter 1 - I who made you cry

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Merry Xmas u all... and, arrivano i next on!

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"Io non so più cosa fare con te!" ringhiò, Yoongi, per quella che probabilmente era la milionesima volta in venti minuti. E Jungkook emise un sospiro, trattenendosi dall'alzare gli occhi al cielo solo perché sapeva che in tal caso il maggiore avrebbe potuto strangolarlo. E qualcosa gli diceva che questa volta l'avrebbe fatto sul serio, anche se lui lo avesse pregato in ginocchio di non ucciderlo brutalmente.

"Osi anche sospirare? Ti rendi conto del casino che hai combinato?" urlò ancora, il moro, e Jungkook strizzò appena gli occhi, portandosi le mani alle orecchie. Aveva un mal di testa atroce, e anche se si meritava eccome quella strigliata da parte di Yoongi, di certo fargli esplodere i timpani non lo avrebbe aiutato, e di sicuro non avrebbe cambiato la situazione. Lo sguardo scuro del maggiore si puntò su di lui, e Jungkook si ritrovò a deglutire appena, sentendosi infinitamente piccolo sotto a quel giudizio austero. Non aveva mai visto Min Yoongi così serio, e quello voleva dire solamente una cosa. L'aveva fatta grossa, e non come al solito. Soprattutto, si rese conto, questa volta non sarebbe bastata una semplice scusa o un mi dispiace, no. Tutt'altro. Stavolta aveva superato ogni limite. E stavolta Yoongi gliel'avrebbe fatta pagare cara, riusciva quasi a leggerglielo nelle iridi scure.

"Io..."

"Non voglio nemmeno sentirti, Jungkook – ringhiò, il maggiore – Ho passato due ore al telefono alle sei del mattino per provare a riparare ai tuoi fottuti casini"

"Mi dispiace, non vol..."

"Non volevi cosa, eh? Farti fotografare totalmente ubriaco e chissà cos'altro? Quelle foto sono in giro per tutto il web! Senza contare i video di te che ti butti in piscina ubriaco e ti strusci su delle ragazze completamente nude! – urlò, Yoongi, facendogli strizzare gli occhi ancora una volta – Cosa dovrei fare ora? Sei un casino, Jungkook! Non mi ascolti, non fai che fare casini, non..."

"Ho detto che mi dispiace!" sbottò, il minore.

"Se ti dispiacesse davvero non faresti quelle cose! Vuoi rovinarti la carriera così? E per cosa, poi, mh? Per fare il giullare a delle stupide feste?"

"Hyung..."

"Hai preso qualcosa o eri solo ubriaco?" lo interruppe, Yoongi, e Jungkook sgranò gli occhi scuri. Ok, aveva esagerato e Yoongi aveva tutto il diritto di essere furioso con lui, ma...ma lui non avrebbe mai preso quella roba. Non avrebbe mai toccato della droga, non era così stupido da cadere in un circolo vizioso come quello.

"Certo che no! Come puoi pens..."

"Non provarci, Jeon, non usare la carta della fiducia. Mi hai promesso un sacco di volte che avresti rigato dritto, e invece siamo punto e a capo. Ora non venire a farmi la morale fingendoti offeso – sbottò, il maggiore, per poi emettere un sospiro e passarsi una mano tra le ciocche scure – Stavolta sei davvero nei casini e io non posso fare niente per aiutarti" aggiunse, e Jungkook schiuse le labbra, sbattendo le palpebre. Aveva le tempie che gli rimbombavano ad ogni singolo suono, la stanza che voleva iniziare a girare, e come se non bastasse la testa sembrava sul punto di scoppiargli.

"Cosa...perché? Non puoi chiamare i giornalisti e dirgli di non pubblicare le foto o..."

"Cosa non hai capito del fatto che quelle fottute foto sono ovunque? Le hanno viste tutti, Jungkook! Ci sono miriadi di articoli, assunzioni, testimoni, qualsiasi cosa che può rovinarti è sotto gli occhi di tutti" sbottò ancora, il maggiore. Jungkook sospirò, incollando la schiena alla spalliera del divano e buttando la testa all'indietro. Di colpo la stanza aveva preso a girare fin troppo vorticosamente.

You Calling My Name |Taekook  Jinson  SopeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora