Chapter 63 - Please come back

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Canzone del capitolo: Ghost, Justin Bieber 

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"Non lo so... non ne ho idea" stava dicendo Jinyoung, roteando gli occhi al cielo all'ennesimo mugolio di Yugyeom dall'altra parte del telefono. Anche se dall'altra parte del mondo, Jinyoung sembrava non essere in grado di liberarsi di Yugyeom e Bambam, quei due erano delle spine nel fianco in tutto e per tutto.

"Non mi sei d'aiuto così, Hyung!" mugolò ancora Yugyeom. Jinyoung sbuffò un ghigno che, era più che sicuro, Yugyeom poteva percepire anche se dall'altra parte del mondo.

"Non posso esserti d'aiuto in questo, piuttosto, perché non ne parli con Bam?"

"Perché dirà di no!"

"Sei tu quello che vuole mettere uno smoking al suo fottuto cane e fargli portare le fedi" rimbeccò Jinyoung, roteando gli occhi al cielo e chiedendosi per l'ennesima volta perché Jaebum non fosse lì con lui a sopportare quella chiamata. Di sicuro il suo migliore amico stava già dormendo profondamente nella sua camera d'hotel dopo il concerto di quella sera, e l'unica ragione per cui Jinyoung era saltato dal letto quando aveva sentito il telefono squillare, era perché sperava che a chiamarlo fosse il suo ragazzo, ma di Jackson invece nemmeno l'ombra.

"Sarebbe carino! Ma poi Kookie si offenderebbe e..."

"Stai paragonando il tuo migliore amico ad un cane, Kim Yugyeom?!" sbottò Jinyoung, la risata sulla punta della lingua.

"Cosa?! No! E' che... devo ancora chiedergli di farmi da testimone, ma è stato lui a portare le fedi a Hobi e Yoongi e... non lo so, non vorrei che mi strangolasse perché vorrei far fare al mio cane quello che ha fatto lui e..."

"Wooo, cos'è tutta questa voglia di parlare stamattina? In Corea non sono tipo le dieci del mattino adesso? Dov'è Bambam? Perché non è con te a tenerti impegnato e con la bocca chiusa?" disse Jinyoung, storcendo il naso subito dopo.

"Hyung!" mugolò ancora Yugyeom, e Jinyoung sbuffò una risatina, prima di emettere un sospiro contrito.

"Sono serio, Gyeom, dovresti parlarne con Bambam, ma se vuoi il mio parere, non credo sia una buona idea far portare le fedi a Dalkyum. Quel cane è troppo affettuoso, rischieresti che vada in giro in cerca di coccole piuttosto che percorrere la navata per portarti le fedi" disse infine il cantante, sentendo il minore emettere un verso d'assenso dall'altro capo del telefono.

"Forse hai ragione, Hyung" mormorò Yugyeom.

"Io ho sempre ragione" commentò Jinyoung, sorridendo alla risata del ragazzo più piccolo.

"Se Jackson hyung dicesse che hai torto sono sicuro che non obbietteresti nemmeno per un secondo"

"Jackson è Jackson. Voi siete delle spine nel fianco" rispose il cantante, alzando lo sguardo al soffitto ed emettendo un sospiro. Era sfinito. I due concerti di fila a New York iniziavano a farsi sentire, e il pensiero di averne ancora un altro la sera dopo gli faceva girare la testa, ma almeno avrebbero avuto tre giorni di pausa prima dello show a Boston. Jinyoung amava il suo lavoro, amava cantare ed esibirsi davanti a migliaia di persone ogni sera, ma... ma a volte diventava decisamente troppo. Il solo fatto che lui e Jaebum fossero in tour da più di due mesi iniziava a farsi sentire, sia fisicamente che mentalmente.

"No, è solo che Jackson hyung ti scioglie come un cubetto di ghiaccio, Hyung, ma fa niente. Tutti ci sciogliamo per qualcuno" gli disse Yugyeom, e Jinyoung scoppiò a ridere per un secondo.

"Mi hai appena citato Frozen?!"

"Ehi, come sai che... Jackson?"

"Jackson" confermò il cantante, sbuffando un sorriso, lo sguardo che scivolò sulla vetrata della sua stanza d'hotel che dava su Central Park.

You Calling My Name |Taekook  Jinson  SopeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora