Chapter 25 - After I met you

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Ultimo indizio sul personaggio misterioso: Nonostante in questo capitolo verrà detto il contrario, nella realtà questo Idol è più grande di Mark! 

Qualcuno avrà già indovinato? Chissà...

Canzone del capitolo: Bleeding out, Imagine Dragons

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"Taehyung" la voce di Namjoon lo costrinse ad alzare lo sguardo, arricciando appena il naso. Namjoon non aveva mai quel tono di voce preoccupato, non quando si trattava di lui.

"Sì, Joonie hyung?" gli rispose, ma lo sguardo del castano era puntato altrove. Su di lui, ma non al suo viso...

"E' un succhiotto quello?" gli chiese il suo manager, facendogli spalancare gli occhioni scuri e la bocca. Oh. E prima che potesse rispondergli in qualunque modo, la voce di Jin lo costrinse a sobbalzare di scatto, impazzito.

"Un cosa?! Oh, mio Dio – urlò il moro, afferrandolo e girandogli il viso per ispezionargli il collo con attenzione – Ma io ucciderò quel teppista! Quel dannato figlio di..."

"Jin" sbottò Namjoon, alzando gli occhi al cielo, ma il marito era troppo preso dall'imprecare contro il cantante in questione per ascoltarlo, così come Taehyung sembrava avere le guance troppo in fiamme. Namjoon era più che sicuro che nemmeno si fosse reso conto di avere un succhiotto finché lui non glielo aveva fatto notare.

"Fottuto teppista, ladro d'innocenz..."

"Jin hyung! – lo frenò Taehyung, le guance in fiamme – Non...non mi ha fatto nulla"

"Scherzi? E questo succhiotto?" sbottò Jin, ma il modello scosse il capo, mordicchiandosi il labbro inferiore con forza. Taehyung non si era mai sentito tanto osservato in vita sua come in quel momento, il che era semplicemente assurdo, considerando che il suo lavoro consisteva nell'essere osservato, ma gli occhi di Namjoon e Jin...oh. Pensava che i loro sguardi fossero così intensi da poter creare un buco nero proprio sul suo collo, proprio all'altezza del marchio violaceo incriminato. E Taehyung si sentì ancora più sconvolto per il semplice non essersi reso conto che quel marchio fosse lì. Come aveva fatto a non vederlo quando quella mattina si era guardato allo specchio?!

"Potete smetterla di guardarmi così? E' inquietante, e Jungkook non mi ha costretto a fare nulla, niente che non volessi" gli disse, prima di imprecare mentalmente quando notò i loro sguardi spalancarsi. Ok. Forse aveva sbagliato la scelta delle parole, così sembrava decisamente un'altra cosa.

"Cosa?!" sbottò ancora Jin, e stavolta persino Namjoon sembrava sconvolto. Taehyung pensò persino fosse sul punto di svenire. Ok. Era stata decisamente una pessima scelta di parole.

"Non...ci siamo baciati, tutto qui. E...e, beh, niente di più"

"E...ok" sospirò infine Namjoon, incrociando le braccia al petto. Jin si voltò a guardare il marito come se fosse impazzito, o come se non avesse affatto afferrato la situazione.

"Ok? Come puoi dirgli solo ok?" sbottò il moro, ma Namjoon emise un sospiro, portando un braccio attorno alla vita del maggiore.

"Mi fido di Taehyung. E se Taehyung dice che è tutto ok, allora è tutto ok. Giusto, Tae?" rispose il manager, e il modello di Gucci annuì fortemente, abbozzando uno dei suoi sorrisi squadrati e unici. E Namjoon vide Jin spalancare la bocca, prima di alzare le braccia al cielo e andare in cucina. Sapeva che suo marito era molto protettivo nei confronti di Taehyung, fin da quando due anni e mezzo prima glielo aveva presentato. Taehyung aveva poco più di diciotto anni e l'aria ancora un po' persa mentre si ritrovava sulle copertine più importanti al mondo, semplicemente Jin lo aveva preso subito sotto la sua ala, a volte comportandosi da madre apprensiva. E a Namjoon piaceva vederli andare d'accordo, ma sapeva anche che Taehyung doveva prendere alcune decisioni da solo, non che lui fosse meno preoccupato in merito, ma si fidava di lui. Il modello era sempre stato molto più maturo della sua età.

You Calling My Name |Taekook  Jinson  SopeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora