Chapter 29 - Ay memories made clear

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Comunque assurdo come le frasi di You Calling My Name che uso come titolo dei capitoli e che compongono la canzone, vadano ad incastrarsi perfettamente con il tema stesso del capitolo. ADORO. 

Canzone del capitolo: Falling in love, Yugyeom

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Jungkook emise un mugolio, stiracchiandosi e sbadigliando subito dopo. Aveva la testa che gli rimbombava e avrebbe preferito volentieri soffocare tra le coperte, ma sapeva di non poterselo permettere. Doveva provare almeno a rimettersi in sesto entro l'ora di pranzo, perché quel pomeriggio avrebbe dovuto passarlo interamente in studio di registrazione, e il solo pensiero della musica gli fece roteare gli occhi al cielo. Non sarebbe stato per niente divertente prestare attenzione ai suoni e alle tonalità se la testa gli scoppiava a causa dell'alcool. Emise uno sbuffo lanciando un'occhiata alla sveglia sul comodino, erano le dieci del mattino, persino troppo presto visto come si sentiva, ma poi sospirò, alzandosi e uscendo dalla camera. Non ricordava quasi niente della sera precedente, o meglio, i suoi ultimi ricordi risalivano a lui e Yugyeom sulla pista da ballo. Poi, il vuoto. Come fosse tornato a casa o come avesse fatto a mettersi i pantaloni della tuta, quello era un mistero. Quando arrivò nell'openspace che divideva il salone e la cucina, si ritrovò a strizzare gli occhi a causa della luce troppo forte, storcendo il naso. Odiava quando il cielo si tingeva di quella luce bianca e accecante, e per qualcuno con i postumi della sbornia come lui, era persino peggio. Beh, quello, o il rischiare un infarto visto che si ritrovò a sobbalzare quando si rese conto di non essere affatto da solo.

"Ti senti meglio?" e Jungkook si voltò, adocchiando Taehyung sul divano, fissandolo confuso.

"Cosa? Che...che ci fai qui?" mormorò, passandosi una mano tra le ciocche more e deglutendo a vuoto quando vide che il modello aveva gli stessi capelli neri della sera prima, solo arruffati e...e aveva dormito sul suo divano?

"Oh – ridacchiò Taehyung, alzandosi in piedi e aggirando il divano per avvicinarsi a lui – Non ricordi niente?" gli domandò poi, e Jungkook scosse appena il capo, anche se in quel momento era distratto. Distratto da un Kim Taehyung che indossava una sua t-shirt che quasi gli arrivava alle ginocchia. Le gambe nude in bella vista, e lui sbattè le palpebre, strizzando gli occhi e scostando lo sguardo, perché altrimenti rischiava di lanciarsi giù dal terrazzo in pochi secondi. L'immagine del Taehyung della sera prima ancora impressa tra i pensieri, l'anellino al labbro, la pancia nuda...

"Mh – provò a schiarirsi la voce, la bocca con un retrogusto amaro – Ricordo tutto, almeno fino a quando Yugyeom non mi ha trascinato in pista. Poi..."

"Poi niente?" sorrise il modello e lui annuì.

"Già" mormorò solo. Taehyung gli rivolse un sorriso dolce, prendendolo per mano e trascinandolo in cucina, un gesto talmente semplice, eppure in grado di arrovellargli lo stomaco in maniera assurda e persistente. Una volta in cucina, il modello lo spinse a sedersi su uno degli sgabelli vicino all'isola, per poi iniziare ad armeggiare tra le tazze e le cialde, preparandogli un caffè nero. Solo l'odore del caffè gli stava già alleggerendo i pensieri confusi.

"Hai baciato Gyeomie" spezzò il silenzio Taehyung, e lui aggrottò la fronte, confuso.

"Davanti a Bambam?" domandò in risposta, e il modello si voltò a fissarlo, mordendosi il labbro per non ridere.

"Sì"

"Oh – mormorò, sbuffando poi un ghigno – Peccato che non ricordo la sua faccia" aggiunse e Taehyung scoppiò a ridere, porgendogli la tazza con il caffè nero. Il cantante ne prese un sorso, sospirando subito dopo in modo rilassato. Si sentiva già molto meglio.

You Calling My Name |Taekook  Jinson  SopeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora