Chapter 62 - I didn't know how much I'll miss you

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Oook, allora prima di tutto... chi mi segue su instagram sa il perchè di quest'attesa. Sono stata un pò a Londra, poi ho avuto dieci giorni bloccata per il covid, e poi qualche giorno in cui onestamente ero sopraffatta dalla noia e non riuscivo a sbloccarmi per portare a termine questo capitolo, metteteci esami universitari e impegni improvvisi, beh... adios... ma ci siamo! 

Piccola nota, è uscito il cartaceo di Sweet Night su amazon se a qualcuno interessa! 

Canzone del capitolo: Photograph, Ed Sheeran 

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1 mese dopo...

Una bolla di sapone. Due bolle di sapone. Tre bolle di sapone. E poi... poi Hobi prese a romperle tutte, una per una. E sì, forse, il pizzicotto sul fianco che ricevette due secondi più tardi fu del tutto meritato.

"Ahia!"

"Vuoi piantarla? Stai rompendo tutte le bolle!" gli fece notare Jimin, e Hobi si ritrovò ad imbronciarsi quasi, incrociando le braccia al petto stringendo il cuscino con fin troppa forza, le bolle di sapone che continuavano a fuoriuscire dal robottino in fiotti, invadendo l'intero salone fluttuando per la stanza.

"Scusa" mugolò il ragazzo dai capelli rossi. Jimin alzò gli occhi al cielo, cercando di trattenere una risata che però voleva a tutti i costi scivolargli via dalle labbra. Non era colpa sua se l'espressione a metà tra l'insofferente e il colpevole che Hobi aveva messo su avrebbe potuto far scoppiare a ridere chiunque.

"Dovresti provare a stare tranquillo" disse infine il più piccolo, ricevendo in cambio un'occhiata sconvolta.

"Non era questo il punto delle bolle di sapone? Hai detto che mi avrebbero aiutato a calmarmi" rimbeccò Hobi.

"Calmarti, non fermare una crisi di nervi! Hai passato gli ultimi venti minuti a girare per il salone come una trottola impazzita!" gli fece presente il ragazzo dai capelli rosa. Hobi emise un sospiro profondo, lasciando cadere il capo all'indietro contro lo schienale del divano, l'espressione insofferente.

"Non so nemmeno perché sono così sulle spine!" mugolò il maggiore, il tono quasi disperato. Jimin sbuffò una risatina, scuotendo appena il capo.

"Non lo so, magari perché domani è il giorno del tuo matrimonio" si strinse nelle spalle il minore. Hobi si mordicchiò il labbro inferiore, voltandosi a guardare Jimin negli occhi. Quegli occhi nocciola così simili ai suoi, così dannatamente simili.

"E' Yoonie. Sto per sposare Yoonie, non dovrei essere tranquillo?" mormorò arricciando il naso. Jimin ridacchiò, mordendosi l'interno guancia.

"Non lo so, non credo o... da quello che mi hanno sempre raccontato è normale sentirsi agitati quando stai per sposare la persona giusta. Non importa quanto tempo sia passato in precedenza, da quanto la conosci o quanto avete passato assieme, è normale sentirsi così tanto in subbuglio e sulle spine. Credo che sia anche adorabile, per certi versi"

"E se Yoonie non vuole più sposarmi perché l'ho esiliato da casa?"

"Hobi..."

"E se non si presenta? O scappa? O dice di no? O..."

"Hobi! – sbottò Jimin, stavolta non riuscendo a trattenere le risate – Penso che sia carino che tu abbia voluto esiliarlo così che non vi vediate fino a domattina. Molto dolce, anche"

"Sì?"

"Sì" alzò gli occhi al cielo Jimin, dando un pizzicotto alla guancia del maggiore.

"Ma..."

You Calling My Name |Taekook  Jinson  SopeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora