Chapter 59 - You are the meaning of everything

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Canzone del capitolo: Wrecked, Imagine Dragons 

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"Non smetti mai di stupirmi, Kim Taehyung" si sentì sussurrare alle spalle. Un sussurro che parve quasi urlato nel silenzio assoluto che regnava indiscusso all'interno del Louvre. A quell'ora della notte o del mattino, pensò il modello di Gucci, persino di più.

"Perché?" sussurrò in rimando, come se temesse di poter spezzare quel silenzio, quell'armonia. Quel semplice e perfetto equilibrio. Un'armonia che quasi si respirava.

"Credevo di trovarti fermo ad ammirare la Gioconda per chissà quale tempo lunghissimo, e invece ti trovo qui. Continui a stupirmi" mormorò in risposta il ragazzo dai capelli neri. Ancora alle sue spalle, osservando lui. Lui che osservava a sua volta il dipinto che aveva dinnanzi agli occhi.

"E' bellissima, come se ti mancasse il respiro" mormorò Taehyung, un brivido che gli percorse la schiena.

"Lo è. E' intrisa di emozioni, anche non mostrandone alcun cenno" gli soffiò all'orecchio Changkyun. Stavolta, spostandosi dalle sue spalle e mettendosi di fianco a lui.

"O forse, cerca di contenersi dall'esternarle, come se...come se pensasse che facendolo potrebbe rompere ogni equilibrio" commentò Taehyung. L'artista emise uno sbuffo divertito, voltandosi a guardarlo.

"Ti ricorda qualcuno"

"Forse" rispose il castano, voltandosi a propria volta ed incrociando lo sguardo con il suo, il sorriso che gli increspò le labbra.

"Il cinquecento è uno dei periodi più interessanti – gli disse Changkyun, tornando ad ammirare il dipinto – Bastava così poco per creare scalpore, proprio come ha fatto qui Tiziano"

"Scalpore?"

"La donna allo specchio, Tiziano l'ha dipinta tra il 1512 e il 1515. Era il suo periodo di giovinezza e adorava poter andare fuori dagli schemi. In quell'epoca le donne portavano i capelli sciolti solo in casa, era sinonimo di seduzione ed erotismo. Puoi immaginare la reazione quando tutti i suoi dipinti rappresentavano donne con i capelli sciolti e liberi" gli raccontò l'artista. Taehyung tornò ad ammirare il dipinto, il sorriso sulle labbra piene.

"Deve essere divertente, andare fuori dagli schemi" commentò.

"Per un artista? Non immagini quanto" ridacchiò il moro.

"Quello che mi ha colpito è che...il dipinto si chiama Donna allo specchio, ma lo specchio è tenuto da un uomo e mostra le spalle della donna, non il suo volto. E'...è come se le importasse e non le importasse al tempo stesso. Non mostra le sue emozioni o si trattiene dal farlo per non darla vinta all'uomo. Anche in un contesto e in un'epoca in cui non viene davvero considerata per la persona che è, un destino già scritto e deciso da qualcun altro...nonostante questo, è come se qui avesse lei il controllo. E' bellissimo" disse Taehyung, arricciando il naso in modo adorabile.

"Nasconde il controllo che possiede dietro ad un'immagine futile, come se volesse ingannare lo spettatore o chi è attorno a lei che il suo sia un semplice atto di vanità, e invece...è tutt'altro. Anche la scelta dei colori non è dettata dal caso, mette in luce ciò che vuole apparire e cela nel buio la verità nascosta" annuì Changkyun, facendogli cenno di seguirlo e porgendogli il braccio. Taehyung lo intrecciò con il suo, lasciandosi guidare lungo i corridoi di uno dei musei più famosi al mondo.

"Com'è andata la tua mostra?" gli chiese il modello di Gucci, guardandosi attorno e ammirando alcuni dipinti. Era straordinariamente ordinario passeggiare per il museo a quell'ora della notte, nessun'altra anima se non loro due, neanche il più piccolo rumore se non i loro respiri silenziosi e le parole che rompevano l'equilibrio.

You Calling My Name |Taekook  Jinson  SopeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora