Chapter 65 - Call out my name

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Canzone del capitolo: Emotions, 5SOS 

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"Ancora niente?" gli domandò Yugyeom. Jungkook alzò lo sguardo su di lui scuotendo il capo subito dopo.

"No. Niente" sussurrò appena. Yugyeom arricciò il naso, il mento poggiato sul capo di Jungkook che se ne stava mezzo sdraiato su di lui costringendolo a sprofondare nel divano sempre di più. Lo stesso Jungkook che dopo aver fissato lo schermo del telefono per la milionesima volta emise l'ennesimo sbuffo, mettendo poi via il telefono quasi con rassegnazione.

"Sono passati solo un paio di giorni, Kookie. Dagli del tempo per pensare" gli disse il grigio, ma il suo migliore amico parve emettere uno sbuffo contrito, le mani che giochicchiavano con gli strappi dei suoi jeans neri.

"E' lui ad aver chiamato me e... ed è stata la prima volta che ho passato del tempo al telefono con qualcuno semplicemente ascoltando il suo silenzio e il suo respiro. Credevo che mi dicesse di raggiungerlo o... non lo so!"

"Sai che non è così semplice"

"Lo so, ma credevo che qualcosa stesse cambiando" sospirò Jungkook.

"Il fatto che ti abbia chiamato è già un enorme passo avanti, Kookie, forse ha solo bisogno di un po' di tempo in più" gli rispose Yugyeom e Jungkook emise un altro sbuffo, stavolta però rigirandosi sul divano finendo così per cambiare la loro posizione e poggiare il capo contro la spalla del ragazzo dai capelli grigi. Lo sguardo buio che cercò il suo.

"Non mi hai ancora detto cosa vi siete detti" mormorò il cantante, e Yugyeom sbuffò un mezzo sorriso divertito.

"Perché non lo saprai mai – ridacchiò Yugyeom – Mettiti l'anima in pace, Kookie"

"Ma non è giusto!" sbottò il moro fissandolo malissimo, ma con così poca convinzione nello sguardo che Yugyeom riuscì solo a trovarlo adorabile in quel suo modo di fare.

"Forse, ma non te lo dirò comunque. E non te lo dirà nemmeno Taehyung" rincarò il grigio. Jungkook gli scoccò un'occhiata offesa.

"Beh, sempre che Taehyung si deciderà mai a dirmi qualcosa. Qualunque cosa, anche solo ciao, magari" borbottò Jungkook e Yugyeom roteò gli occhi al cielo con fare esasperato. Bambam aveva ragione, quando voleva, Jungkook sapeva essere una spina nel fianco assurda. Persino un po' drammatico.

"Ora sembri disperato"

"Perché lo sono?!" sbottò retorico Jungkook e Yugyeom non riuscì a non ridere sottile, portando una mano alle ciocche nere del suo migliore amico, giochicchiandoci in maniera rilassata e portando così Jungkook a rilassarsi a propria volta. Per qualche minuto ci fu solo silenzio, l'unico rumore il suono dei loro respiri e qualche uggiolio di Dalkyum che sdraiato sul tappeto stava scodinzolando a Latte e Cupcake che gli si strusciavano addosso. Jungkook trovava assurdo il modo in cui il cagnolino fosse così rilassato circondato da gatti, gatti che Jungkook trovava assurdamente in linea con Bambam. Forse era vero che gli animali somigliavano ai propri padroni.

"Ti fidi di me?" ruppe nuovamente il silenzio Yugyeom. Jungkook alzò lo sguardo nel suo, aggrottando la fronte.

"Lo sai che mi fido di te. Mi fido più di te che di me stesso, Yugie" gli rispose. Il suo migliore amico gli scompigliò le ciocche nere restando in silenzio per qualche istante prima di schiudere nuovamente le labbra.

"Tornerà – mormorò il ragazzo dai capelli grigi, costringendo Jungkook a spalancare appena gli occhi bui – Dagli un po' di tempo, ma tornerà da te"

You Calling My Name |Taekook  Jinson  SopeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora