Chapter 35 - You are everything that gives me breath

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Questo capitolo è tutto tuo che lo aspetti da Natale Wildflower330 

Happy birthday Markiepooh, 28 but still our Marknae!

Canzone del capitolo: All of the stars, Ed Sheeran 

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Jinyoung roteò gli occhi al cielo per la milionesima volta in dieci minuti, o forse la miliardesima; ormai si era arreso anche a contarle. Se nei prossimi trenta secondi la scena davanti a lui non si fosse fermata, beh...era probabilmente la volta buona che mandava il suo essere principe al diavolo ed esplodeva. Perché Jinyoung lo era, a tanto così dall'esplodere. Dopo dieci giorni di lontananza si sarebbe aspettato di tutto, ma non che Jackson si fiondasse su Jaebum invece che su di lui quando il modello era arrivato a casa del suo migliore amico. Jinyoung era esausto, esausto dopo aver passato dieci giorni a New York senza fermarsi un secondo tra gli impegni che lui e Jaebum avevano per via dell'album, interviste radio, televisive, programmi, shooting e ore in studio di registrazione. Come se non bastasse quando avevano dei momenti liberi, invece che respirare e fermarsi un secondo, Jinyoung non aveva fatto altro che organizzare il viaggio in Canada con Jackson. Il modello gli aveva fatto sapere con precisione la location degli shooting, ovvero il lago Bow, vicino ad Alberta, in quel periodo le montagne circostanti e il bosco erano già gremiti di neve. Jinyoung si era innamorato del posto solo osservando le fotografie, e non aveva perso tempo ad organizzare tutto nei minimi dettagli. Era persino tornato a Seoul solo per poter rivedere Jackson il prima possibile, sacrificandosi ad altri due voli lunghi quindici e dieci ore ciascuno, solo perché non ne poteva più di stargli lontano. E Jinyoung...non avrebbe mai pensato di fare qualcosa del genere per qualcuno. Avrebbe potuto semplicemente spostarsi da New York ad Alberta in poco meno di cinque ore e aspettare Jackson lì, si sarebbe trattato solo di un paio di giorni in più, e invece...invece era tornato a Seoul solo per ripartire per il Canada con lui. Jaebum gli aveva rivolto uno sguardo sorpreso quando gli aveva detto che sarebbe tornato con lui a Seoul, per poi scuotere il capo e dirgli di fermarsi a respirare, altrimenti si sarebbe ritrovato con un anello al dito in poco meno di un anno. Lui aveva alzato gli occhi al cielo, anche se...anche se si era reso perfettamente conto di tutto quello che aveva fatto e stava facendo per Jackson. Jackson Wang che nonostante tutto, a volte sembrava ancora incredulo per le cose che gli diceva. No. Jinyoung non avrebbe mai fatto niente del genere per nessuno. Nessuno, tranne che per Jackson Wang. Stava scivolando in quei sentimenti, in quegli occhioni grandi e da bambino, molto più in fretta di quanto avrebbe mai immaginato. Stava semplicemente annegando nel sorriso di Jackson senza alcuna via di scampo, come quando sai di star annegando e non hai via di salvezza, ma anche se potessi averla, sceglieresti di annegare comunque. Perché Jackson era così per lui, un annegare dolce e lento, letale forse, ma bellissimo. Jinyoung non era sempre così sicuro di sé come si mostrava, aveva paura anche lui, paura di tutto ciò che sentiva, paura per la forza di quelle emozioni così intense e sempre più indissolubili, ma...ma non importava la paura. Amava sentirsi così. Quindi...non era colpa sua se in quel momento avrebbe volentieri voluto esplodere. Lui e Jaebum erano atterrati a Seoul la sera prima, e Jinyoung non aveva perso tempo a correre a casa sua per svuotare la valigia e riempirla nuovamente per il viaggio successivo. Non aveva neanche dormito, perché subito dopo era andato alla casa discografica assieme a Jaebum per sistemare alcune cose dell'album e dividersi il lavoro che si sarebbe portato in Canada con lui; da lì erano andati a casa del maggiore quando era ormai l'alba. Aveva avvertito Jackson di raggiungerlo lì, così che poi potessero andare assieme all'aeroporto. Il modello gli aveva detto già giorni addietro che avrebbero raggiunto il Canada con il jet privato di Fendi, e Jinyoung non poteva dirsi dispiaciuto della cosa, dato che in quel modo avrebbe evitato più che volentieri di essere nuovamente assaltato dai fan in aeroporto, specialmente con lui e Jackson che sarebbero stati visti assieme. Quindi...sul serio, non poteva essere colpa sua se in quel momento voleva esplodere. Era stanco, non dormiva da quasi due giorni, e Jackson si era fiondato su Jaebum non appena il maggiore gli aveva aperto la porta. E ora, a distanza di dieci minuti, era ancora incollato al suo migliore amico. Jinyoung emise uno sbuffo contrito. Jaebum non aveva detto di voler crollare addormentato appena fosse arrivato a casa? Beh, adesso sembrava molto più che sveglio. Ovviamente, qualsiasi cosa pur di far saltare i nervi a lui.

You Calling My Name |Taekook  Jinson  SopeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora