Hope for the underrated youth

2 0 0
                                    

Liam's pov

Non avevo chiuso occhio per tutta la notte. Al mio fianco, nel piccolo letto che profumava di orchidee, c'era la ragazza più bella che avessi mai visto. Ha le sue gambe intrecciate nelle mie, e con le sottili braccia mi rinchiude in un forte abbraccio. 
Vederla dormire mi trasmette pace e tranquillità, in quella che, si prospetta, essere una giornata di quelle pesanti. 

Senza accorgermene sto giocherellando con delle ciocche dei suoi capelli e nel frattempo sto contemplando il soffitto. Mi sono svegliato con il rumore di un nuovo messaggio nel mio cellulare. Era di James.

Dobbiamo parlare, prima che tu faccia cazzate. Alle 11am ci vediamo in studio, non tardare. Ah, non ci sono gli altri, non sanno nulla. Sii puntuale.

Avere un manager come lui è davvero dura, soprattutto se ha un capo chiamato Simon Cowell. Ormai sono anni che si preoccupano del management e di tutto quello che ha a che fare con l'organizzazione di tour, interviste e le cose che ne susseguono. 

Mi alzo in silenzio, cercando di fare il meno rumore possibile. Con fatica riesco a liberarmi dalla sua presa e vado in bagno per rinfrescarmi un pò.

Dopo essermi lavato esco e cerco carta e penna per scrivere un biglietto a Mira, che vedrà appena si sveglierà. Trovo un pezzo di carta sulla scrivania con una penna al suo fianco e scrivo:
SONO IN STUDIO, NON VOLEVO SVEGLIARTI PERCHÉ SEI TROPPO BELLA MENTRE DORMI. ABBIAMO UNA CONVERSAZIONE IN SOSPESO. OGGI SARÁ UNA GIORNATA PESANTE, TI SCRIVO APPENA HO UN MINUTO LIBERO.
TI AMO,
L. XX

Lo lascio vicino al cuscino ed esco di casa il più velocemente possibile. 
Entro nella tesla che ho parcheggiato davanti a casa sua e comincio a sfrecciare per le strade in una Londra troppo affollata già alle 10 del mattino. 

Ho un pò di tempo per tornare a casa e stare un pò per i fatti miei, prima di affrontare James.

Parcheggio al solito posto, prendo le chiavi della macchina ed entro nel palazzo in marmo che ha visto davvero tanto. L'ascensore si ferma al quarto piano.

Appena entro, vedo che Harry è già sveglio e sicuramente starà preparando la colazione. Appena avverte una presenza, si gira e mi vede. Non mi sorride, sembra...preoccupato?

"Ciao Harry, sono stato da Mira" dico entrando e, senza neanche voltarmi, comincio a salire le scale.

"Lo pensi davvero?"

Mi blocco sentendo le sue parole con voce rauca, probabilmente si sarà svegliato da poco, o, conoscendolo, non avrà dormito neanche.

"Non ne voglio parlare" rispondo secco, non riuscendo neanche a guardarlo negli occhi.

"Dovresti, siamo la tua famiglia. Non ti ho mai sentito così, sei scattato per un non nulla. Che ti succede Liam?" dice lui, cercando di avvicinarsi il più possibile.

Non posso permettermi di farmi vedere così in queste condizioni. 

"Harry, ti ho detto che non voglio parlarne." ripeto, in tono sempre più distaccato.

"Smetti di fare il cazzone. Siediti e spiegami"

"Harry, cosa cazzo non hai capito del NON-NE-VOGLIO-PARLARE? Saranno pur fatti miei!" e per la prima volta, dopo quello scambio di battute, alzo gli occhi e incontro i suoi, spenti.

"Liam scusa ma non credo che siano solo fatti tuoi. Smetti di fare l'egoista cazzo! Smetti di comportarti da bambino! Non pensare solo a te."

Egoista, ancora quella parola.

"Cos'è? Non ti è bastato scoparti Mira sta volta per farti tornare di buon umore? Scommetto che usi anche lei, non ci pensi neanche a come possa stare, non le chiedi neanche come sta? Non ho ragione?" continuò.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 04, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

EndlesslyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora