No control

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Liam era lì, seduto sul divano, mentre guardava un punto fisso sul muro. Erano le 4 del mattino e fortunatamente Diana non si era svegliata, probabilmente neanche delle cannonate la facevano svegliare.

"Tieni, è un bicchiere di acqua e un'aspirina. Ti farà stare meglio." gli dissi porgendogli le cose.

"Grazie" rispose secco.

"Senti Liam, non voglio assillarti con le domande..."

"Allora non farlo e sta zitta" mi urlò contro ma subito dopo se ne pentì "Scusami...continua.."

"Dicevo...non voglio farti domande, ma perché sei qui a quest'ora? Che ti è successo?"

"Ero in un bar e ho esagerato un po." disse guardando sempre il muro.

"Ma perché sei venuto qui?"

"Non ho voglia di parlarne."

"Sai com'è...sei a casa mia e vorrei delle spiegazioni" gli urlai contro.

"Miv...cosa succede?" cazzo, Diana era sveglia. "Oh....e tu chi sei?" si strofinó gli occhi e continuó. "Aspetta...non dirmi che sei Liam...Liam Payne!"

"Si sono io"

"Ti prego Dia, torna a letto, domani ti prometto che ti spiego."

"Va bene sorellona, ma voglio sapere ogni minimo particolare." mi fece l'occhiolino, salutó con un cenno Liam e tornó a letto, probabilmente.

Appena girai la testa lo beccai a sorridere. "Tua sorella eh? Vi somigliate molto!"

"Non cambiare discorso." dissi impassibile "Per quale motivo sei qua Liam?"

"Domani ti spiegheró. Ora torno a casa, sto meglio" fece per rialzarsi ma cadde.

"No, non credo proprio. Puoi dormire sul divano se vuoi, aspettami però, vado a prenderti qualche coperta."

Perché? Una serata tranquilla volevo, solo una. Quando tornai, Liam era in camera mia.

"Cosa ci fai qui?" notai che aveva in mano una foto che raffigurava Diana, Ads, Shawn e me prima che partisse per Toronto.

"Lui è il tuo ragazzo?" chiese

"No, non lo è. É il mio migliore amico, si chiama Shawn. E ora metti a posto quella foto, non toccare nulla."

"Cosa succede principessa? Ti sto infastidendo?" disse avvicinandosi al mio viso. In pochi secondi eravamo faccia a faccia, cosí vicini che potevo sentire il suo alito che puzzava di alcool. Mi guardava fissa negli occhi, non sapevo che intenzioni avesse. Pian piano alzò i palmi delle mani e mi accarezzò il viso.

"Sei così bella Miv..." disse sotto voce, quasi scomparendo. "Non meriti tutto questo casino."

Passammo secondi interminabili in quella posizione, con me bloccata di spalle sul muro e le sue mani che continuavano imperterrite ad accarezzarmi.

"Liam..." sussurrai. "Allontanati....ti prego" le ultime parole uscirono pianissimo, come se non le avessi dette sul serio.

"Davvero lo vuoi?" rispose sicuro di se.

"Si Liam, lo voglio sul serio. Sei ubriaco e non vorrei che facessi qualcosa di cui potresti pentirti." dissi alzando il tono della voce e staccandomi definitivamente dalla sua presa. Andai in salotto e lui mi seguì.

"Perdonami Miv....grazie per quello che stai facendo per me." disse lasciandomi un umido bacio sulla guancia. "Buonanotte" continuò.

"Buonanotte" risposi e andai in camera. Sperando che sia l'ultima volta che lo senta dire.

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