I nostri anni

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Liam's pov

Speravo vivamente che Miv avesse visto l'intervista. Ero stato preso alla sprovvista dalla domanda di Ellen, non voglio negarlo. Non era nei piani parlare di lei, ma non volevo infangare qualcosa che era importante per me. 

"Liam" mi chiamò Zayn mentre si avvicinava.

"Ehi Zay" 

"Sono sicuro che ha visto l'intervista. Sei stato sincero e lo apprezzerà."

"Lo spero"

"L'unica cosa che puoi fare è chiamarla. Non ora, perché conoscendola sarà nel letto a pensare, con il piumone tirato su fino a gli occhi."

Risi e mi diede una pacca sulla spalla. Spero vivamente che ne sia valsa la pena.

..........

Quella notte non riuscì a dormire, come del resto da un bel po di notti a questa parte. Il mio unico pensiero fisso era lei, se era ancora arrabbiata. Per questo feci l'unica cosa che mi venne in mente. Presi il cellulare e le mandai un messaggio. Non mi importava che fossero le 4 del mattino, avevo bisogno di sentirla.

"Miv..." le scrissi semplicemente.

Probabilmente non mi avrebbe risposto, lo avrebbe fatto solo tra 3 ore circa. Per questo mi autoimposi di dormire, almeno per quelle restanti ore. Dovevo andare da lei.

.......

Miv's pov

"Miv sveglia! É tardi!!" urlò Diana dalla sua stanza. Presi la sveglia, che non aveva suonato, e vidi l'ora. 7:20. 

CAZZO CAZZO CAZZO.

Mi alzai in fretta e furia e cercai di sistemarmi il più velocemente possibile. Ero leggermente accettabile solo per le 7:40am. 

Andai in cucina e vidi che Diana parlava con qualcuno alla porta.

"Diana cosa succede?" dissi facendomi strada. Poi lo vidi, era lì difronte a me. 

"Liam cosa ci fai qui?" dissi guardandolo dritto negli occhi.

"Devo parlarti." detto ciò mi chiusi la porta alle spalle e lo raggiunsi fuori.

"Liam ora no. Devo andare a scuola e sono in ritardo."

"Posso accompagnarti io. Ti prego, ho estremamente bisogno di spiegarti."

"Tutto quello che avevi da dire lo hai fatto ieri, di fronte a milioni di persone."

"Quindi hai visto l'intervista?" tirò un sospiro di sollievo.

"Si, l'ho vita e ho capito tutto. Non ho bisogno di spiegazioni, tranquillo." dissi pungente.

"Miv....ti prego."

"Liam basta. Non posso stare a tuo comodo, e a quello di tutti gli altri. Mi sono estremamente stancata di tutto questo." 

Ormai non potevo più reggere il suo gioco. Anche il mio corpo mi tradì, le lacrime cominciarono a farsi strada sul mio volto e Liam mi guardava in modo compiaciuto.

"Dammi almeno il modo di spiegarmi"

"Scusami, hai avuto modo di farlo" detto ciò entrai in casa chiudendogli la porta in faccia. Mi lasciai cadere e cominciai a piangere. Diana venne verso di me preoccupata e capì tutto.

..........

Liam's pov

Era davvero frustrante vederla in quelle condizioni. Da un lato riuscivo a capirla, mi ero comportato da vero stronzo. Dovevo fare qualcosa per riconquistare la sua fiducia. Per questo feci l'unica cosa che ultimamente mi veniva meglio.

Tornai velocemente a casa dove mi aspettavano i ragazzi.

"Liam, com'è andata?" chiese Zayn

"Non è andata" risposi e lui annuì. Tutti mi guardavano, Harry invece si faceva i fatti suoi.

"Sentite....ho bisogno del vostro aiuto"

"Dicci dicci piccolo Payno innamorato!" commentò Niall e tutti risero, tranne il riccio.

"Devo fare qualcosa per riconquistarla e voi dovete aiutarmi" 

A questo punto Harry si voltò di scatto e venne verso di me.

"Liam, se non vuole stare più ad ascoltarti, lasciala in pace." disse aggredendomi.

"Amico ma che cazzo ti prende?" risposi spingendolo.

"Ti avevo avvisato di non avvicinarti più a lei. Devi smetterla cazzo!"

"Harry mi dispiace ma hai avuto tante occasioni, e non è colpa mia se le hai sprecate tutte" dissi in tono esuberante.

A questo punto si scagliò verso di me e cominciammo a picchiarci. Louis e Zayn si misero in mezzo per separarci. Harry mi aveva tirato un pugno sul naso mentre a lui era andata peggio. Mi spiace Styles ma sai che non puoi vincere contro me.

"Ragazzi cazzo basta!" urlò Niall.

Eravamo tutti con il fiatone e ci guardavamo con aria di sfida.

"Harry non ti avvicinare. Devi ammettere di averla persa e non ha bisogno di te."

Continuai a scaldarlo e si avventò di nuovo su di me, ma Louis e Niall riuscirono a fermarlo. Zayn mi prese per un braccio e mi trascinò fuori.

"Liam ma che cazzo ti prende?"  chiese preoccupato 

"Cosa prende a me? Non vedi come si comporta?" 

"Sai com'è Harry, sai come c'è stato male per la rottura e non può ancora superarla."

"Si ma è solo colpa sua, è stato lui a mandare tutto a puttane."

"Sai quanto vorrei vedere quella ragazza felice. Mi sento una merda per non esserle stato vicino, ma tutto questo è una vera tortura." disse lui

"Ed è per questo che vorrei fare qualcosa per farmi perdonare. Ti prego Zayn, sei l'unico che la conosce davvero." continuai "Devi darmi una mano"

Dopo qualche secondo di attesa annuì e tornammo dentro. 

.........

Miv's pov

"Diana, davvero. Sto bene, non c'è bisogno che mi chiami a tutte le ore" dissi scazzata a mia sorella che da quando erano cominciate le lezioni mi chiamava ad ogni ora per sapere come stessi.

Oggi Diana non c'era ed era tutto più difficile. Fortunatamente si usciva prima e tra meno di 2 ore potevo tornare a casa. 

Finita la terza lezione andai in caffetteria per prendere qualcosa da mangiare.

"Miv" disse una voce alle mie spalle

"Justin" risposi senza neanche voltarmi.

"Possiamo parlare?" 

"Justin, non credo che sia un buon momento questo."

"Se dovessi aspettare il momento buono, non riusciremmo più a parlare" 

Si Justin, forse lo hai capito. Non voglio parlarti. Ma non volevo essere così dura quindi presi un grande respiro e dissi "Vai, dimmi allora"

"Mi manchi" 

OH WOW, MA QUANTE VOLTE AVEVO SENTITO QUESTA FRASE NEL GIRO DI POCHI GIORNI?

"Si ok. Nulla che non abbia già sentito. Poi? Scommetto che vuoi dirmi che sei cambiato, e questa volta sul serio, e metterci una di quelle facce da pitino rincoglionito in mezzo." 

"Mira ma che ti prende? La smetti di essere così stronza?"

"No Justin, sei tu che devi lasciarmi in pace. Per la milionesima volta NON VOGLIO AVERE PIÚ NULLA A CHE FARE CON TE, DEVI LASCIARMI IN PACE ED EVAPORARE." risposi duramente senza fare una piega. Notai che tutte le persone vicino a noi ci stavano guardando.

La cosa che odiavo più di Justin in questo momento, erano tutti quegli sguardi che mi osservavano attentamente. Risatine da destra, occhiatacce da sinistra, tutti che si facevano i fatti nostri. Per questo presi lo zaino, chiusi l'armadietto e andai via, lasciando Justin a bocca aperta e gli altri ad osservare la scena.

Andatevene tutti a fanculo.

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