The A Team

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Liam's pov

Eravamo stesi sul prato di casa mia, con il mio braccio che le circondava la vita e i suoi capelli che mi solleticavano il collo. Alcuni raggi di sole le illuminavano il viso, rendendo visibili le poche lentiggini che le coronavano il naso e le guance. 

"Ei Miv" dissi accarezzandole dolcemente il braccio.

"Dimmi" rispose guardandomi negli occhi.

"Senti, so che non è il momento, ma non ce la faccio più. Devo confessarti una cosa..."

"É successo qualcosa Liam?" chiese preoccupata.

"No Mira, a me no."

"E allora cosa?"

"Mi piaci, e anche tanto. Non ce la facevo più a tenermelo dentro. Solo che è un casino, mi hai fottuto il cervello Mira Stewart. Non c'è un momento che non pensi a te, alla tua risata, al modo in cui spuntano le fossette quando ridi, quando ti giri i pollici quando sei nervosa, il modo in cui arrossisci quando qualcuno ti fa un complimento, la tua simpatia, il tuo altruismo, il tuo essere perfetta così come sei, nonostante tu pensi di avere difetti. Perché non ne hai Miv, sei bellissima così come sei, nella tua spontaneità e nella tua naturalezza." dissi tutto d'un fiato.

Lei si era messa seduta a gambe incrociate, mentre delle lacrime scendevano piano lungo il suo viso.

Non disse nulla, quindi continuai io.
"Anzi, a dirla tutta un difetto ce l'hai. Quello di non capire quando una persona ti ama alla follia e lasciarti andare al suo bene, lasciarti amare e rendere felice. Perchè ti meriti tutto l'amore di questo mondo, e io, se me lo concedessi, sono disposto a dartelo."

"Liam io....non so davvero cosa dire. Mi hai lasciata spiazzata con queste parole."

"Mi basta una sola parola"

"Ti amo Liam Payne. Dal primo momento in cui ti ho visto in quel pullman, dalla prima volta in cui i nostri occhi si sono incontrati, dalla serata che hai passato a casa mia e da quando mi hai aperto il tuo cuore, fidandoti di me, anche se non ero nessuno. Ti amo perché sei così, sei buono, e non lasci nessuno indietro, perché vuoi che camminino tutti al tuo fianco, perché vuoi aiutare. Sei un angelo, e ti meriti una persona che ti faccia stare bene, come tu fai stare bene me, in modo incondizionato."

"Sei tu quella persona che mi fa stare bene. Solo che ancora non te ne sei resa conto."

Detto questo ripresi a baciarla con più foga, mentre con le mani le accarezzavo il collo.

"Ti amo Miv Stewart"

I miei baci passarono velocemente dalle sue labbra al suo collo. Lei mise le sue mani tra i miei capelli, tirandoli leggermente. Quel tocco mi provocò una sensazione mista tra eccitazione e brividi. 

"Miv" dissi continuando a baciarla.

"Cosa Liam?" rispose con l'affanno provocato dai numerosi baci.

"Ti voglio, ti voglio così tanto."

Lei per un momento ammiccò, poi sorrise e disse "Anche io Liam"

La presi per mano e raggiungemmo la mia camera. Dopo che chiusi la porta la presi per i polsi e la guidai sull'enorme letto che era al centro della camera.

Le baciai il collo, per poi insistere e mordere una parte tra la scapola destra e il collo. Lei gemette, ero consapevole di aver trovato il suo punto debole.

"Liam..." disse mentre chiudeva gli occhi dal piacere che le stavo dando.

Lei continuava ad accarezzarmi i cappelli, in modo fottutamente piacevole. Non ne potevo più, stavo scoppiando (e anche il mio amico la sotto).

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