Always you

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Louis's pov

"Sei pronta?" chiesi alla meravigliosa ragazza difronte a me. Ma che razza di domande facevo? É normale che fosse pronta, altrimenti non starebbe indossando un cappotto e non starebbe chiudendo la porta alle sue spalle.

"Si certo. Andiamo?" ripose

Le feci di cenno di si, totalmente imbambolato, e le aprii lo sportello dell'auto. 

"Sei stupenda Diana." le dissi dandole un bacio nell'angolo tra le labbra e la guancia. La vidi arrossire, probabilmente lo stavo facendo anche io.

"Grazie! Anche tu non sei male." rispose.

Accesi il motore e cominciai a mettere in moto. Avevo deciso di portarla in un posto abbastanza tranquillo dove potevamo stare insieme. 

"Dove mi porti?" chiese.

"Se ti dico che è una sorpresa non smetterai di chiedermelo vero?"

"Esatto Tomlinson."

"Beh almeno ne varrà la pena" dissi tornando a guardare la strada.

Diana continuava a farmi domande, alle quali non avevo nessuna intenzione di rispondere. Fortunatamente dopo poco arrivammo a destinazione.

"Siamo arrivati" dissi

"Oh wow, allora parli ancora!" rispose lei mettendo il broncio come i bambini.

"Su avanti, non fare l'orgogliosa. So che non vedi l'ora di scendere." dissi uscendo dall'auto e andando ad aprire lo sportello dalla sua parte.

"Milady" dissi imitando un cavaliere. 

"Oh smettila!" rispose sogghignando.

"Questo posto qui ha un significato per me. Ci abbiamo girato il video di One Thing e credo che sia il mio luogo preferito in tutta l'Inghilterra."

Beh in qualche modo era vero. Il Battersea Park era magico. Ci trascorrevo la maggior parte delle giornate quando eravamo a Londra praticamente sempre. Giocavo a calcio con i ragazzi, scrivevamo, e poi mi piaceva davvero tanto stare a contatto con la natura!

"É davvero molto bello!" disse lei ma non sembrava tanto convinta.

"Tranquilla, non ti farò giocare a calcio e non darai da mangiare agli scoiattoli. Anche se la scena non mi dispiacerebbe per niente!" conclusi ridendo.

"Ti sorprenderebbero le mie doti da ambientalista, fidati!"

Non dissi altro se non un "Vieni con me" e le misi un braccio intorno alla vita. Lei a sua volta si strinse di più a me. Eravamo come i due pezzi del puzzle che mancano per terminarlo definitivamente. La stavo portando difronte ad un laghetto che non era tanto lontano da li e dove c'era una specie di capanna con delle panchine.

"Qui staremo più tranquilli" dissi facendole cenno di sederci.

"Oh si perché vedi quanta gente che c'è. Si affollano tutti!" rispose indicando persone inesistenti davanti a noi.

Non dissi altro e l'abbracciai.

"Sai Diana, non so cosa mi piaccia di te. O meglio, non so dire se sia la tua simpatia e il sorriso contagioso, o quei dannati occhi verdi dentro i quali mi perdo ogni volta."

Lei si girò imbarazzata, aveva le guance leggermente arrossate (altro punto a favore).

"Non mi aspettavo che mi dicessi una cosa del genere!" disse con un filo di voce e con gli occhi che le brillavano.

"Io credo che se lo aspettassero tutti."

"Hai rovinato il momento"

"Oh sai che scherzo." le dissi portando la sua guancia sulla mia spalla.

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