Capitoli 58

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Cameron' Pov
Los Angeles
Questa è la mia destinazione, "rinchiuso" in un bar a far quasi causa perché ci stanno mettendo 20 minuti per scaldare un cazzo di panino, in venti minuti riuscirei a fare...TUTTO.

Sono le ormai 14 passate, ho dovuto mangiare quello strano pranzo che faceva tutto ma non sfamarti, e ora sono qua ad aspettare che scaldino il mio panino con prosciutto crudo.

Sto odiando Mad, mi chiedo perché non è voluta venire con me, almeno saprei come passere il tempo invece no!

(Un giorno prima, venerdì ore 22:12)
"Ed dai" feci la faccia da cane bastonato, sperando di trafiggere la barriera della mia ragazza.
"No, sta volta non ti posso accompagnare, sei grande e grosso non morirai senza di me, devi solo parlare con tuo nonno, e poi se avrai sbagliato posto io non mi faccio un altro volo, perché non gli reggo"
"Non vuoi accompagnare il tuo meraviglioso, bellissimo,sexy ragazzo ad Los Angeles, rischiando che ragazze lo possano drogare e portartelo via?" Chiesi facendola ridere
"Correrò il rischio di aspettarti per una settimana, perché nessuno saprà reggerti per più di una settimana, perché per quando tu sia sexy tesoro, sei una femminuccia e le ragazze piacciono i ragazzi badboy e tu non ne fai parte" mi fece una linguaccia iniziando a correre mentre la raggiunsi

"Io femminuccia?! Vieni qua piccola, tanto sono una femminuccia no?"

"Grazie ed arrivederci" mi porse il panino mentre uscii dal bar mangiandomi in fretta e furia il pane.
Entrai nel Uber che mi sono chiamato dieci minuti fa nel mentre che stavo aspettando.
E no sono per niente nervoso!

La casa era come mi ricordavo, grande quando sola, antica quando moderna, il cancello in ferro battuto stonava quasi con la casa chiara, e i decori del giardino.
"Chi è?" Una voce femminile uscì dal ricevitore del citofono.
"Sono Cameron Dallas, solo il nipote della signora Dallas" dopo qualche secondo aprì il cancella.

Aprì la porta si aprì, facendo comparire una signora di mezza età.
"Salve signorino Dallas, la signora Dallas si trova nel giardino sul retro" mi accompagnò verso la porta che portava al esterno.

È cambiata così tanto la casa in tutti questi anni, si era un po' modernizzata, ma non tutto, alcuni elettrodomestici erano rimasti quello di prima, ma i decori come si poteva cambiarli, mi avevo sempre piaciuti quelle piccole statue e i quadri di ritratti di famiglia.
Due persone erano sedute in maniera elegante sulla sedia di un gazebo bianco.
"Oh mio dio sei tu Cameron?"
"Nonna..." si alzò con aiuto della ragazza affianco.
Mi abbracciò calorosamente, come faceva da bambino.
"Da quando tempo, Teresa puoi portarci dei pasticcini?" Mi fece sedere in quelle sedie bianche mantre mi versava del the.
"Nonna non serve" una lacrima le scese dagli occhi.
"Mi sei mancato nipotino"

"Anche tu nonna"
"Cameron hai trovato a un fidanzata in questi anni? Come con la scuola? Hai mangiato? E Sierra perché non è venuta?" Mia nonna quando non ti vedeva per più di un settimana le partiva la sua parlantina, pensa ora dopo circa 10 anni...
"Sì, si chiama Madison, stiamo insieme ormai da quasi due anni,Sierra invece non la sono riuscita ad svegliare in tempo per l'addio " scoppio ad ridere mentre dopo mi iniziò ad chiedere altre domande su Madison.

"Dov'è il nonno?" Chiesi e i suoi occhi diventarono più tristi.
"A lavoro, ormai non ricordo più quando è ritornato in un orario decente, o meglio da quando non ritorna super pieno di lavoro" sbuffò, per quanto lei possa sembrare una donna super rigida, all'antica, da piccolo le piaceva utilizzare queste nuove tecnologie, al nuovo modo di parlare, e non sempre essere cambiata, visto che l'avevo sentita che stava per imprecare verso la tizia di prima perché era troppo lenta.

In queste ore capì quando era sola mia nonna, dentro un castello, senza amiche perché nessuna la potrà sopportare, ma questo non glielo dico, ma se io avrei accettato il lavoro... lei avrebbe potuto stare di più con il nonno... ah! Odio questa situazione.

"Nonna si è fatto tardi devo ritornare a New York "
"Così presto? Sono quasi le 4 non resti a mangiare e a dormire?"
"Domani devo studiare e non posso prendere un brutto voto "  bugia voglio solo ritornare a dormire sulle tette della mia bellissima ragazza dopo averla , ovviamente, sfinita.

"Uffi dopo anni che non mi vieni a trovare e poi te ne vai così presto, non vuoi bene a tua nonna" vedo che le sue doti da attrice non sono scomparse
"Nonna, devo andar-"
"Lo sapevo! Non ami più tua nonna"
"Nonna oramai so reagire agli occhi dolci la mia ragazza me li fa sempre è inutile" sbottai.

"Almeno ho una forse futura nipote decente, anche se spero che non sia simile a quella biondina del cazzo che stavi da piccolo " grazie nonna vedo che avete voluto bene alla mia ex, non che io ne provi ma grazie del supporto.

"Oh ho capito vai, e devi di trovare tua nonna più spesso! Non importa se mi volete procreare un nipotino ma tu mi vieni a visitare capito?!" Come fa mio nonno ad starci ogni volta.

"Teresa perché non sei con mia moglie?!" Una voce calma e arrabbia mi arrivò alle orecchie.
"M-mi s-cusi si-gnor Dallas m-a v-ostr-ra moglie è con suo n-ipote" senti dei passi arrivare sempre più vicino ad noi.
"Cameron sei davvero tu?" Jonas Dallas è davanti a me con occhi stupidi stretto dal suo solito smoking nero.
"Si, sono venuto ad dirti la mia decisione" cosa sto dicendo! Non è vero!

"Quale?" Gli occhi di nonna mi guardano attentamente, alquanto confusa
"Prenderò il tuo posto alla Dallas Company"

Spazio autore
Tan ... Tan .... TAN!
Ebbene sì il nostro shabby ha accetto di diventare un sexy capo, mi sono già iniziata ad divertire con alcuni capitoli della storia dopo alcuni anni più tardi.
Ed piccolo indizio o spoiler : abbandoneranno il loro vecchio "lavoro" 
Eh hai ma ora basta spoiler o se no è blutto (ho fatto apposta brutto con la L)

Moon 2 • La luce di noi •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora