Capitolo 43

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Madison Pov
Quelle parole mi uscirono così, non riesco neanche a capire se le ho dette per la rabbia o era verità, dio, vorrei ritornare di là da Cameron a baciarlo e poi schiaffeggiarlo.
Se ritorno ad essere egoista, i miei demoni ritorneranno, ma se continuò ad essere gentile questa è la ricompensa, avere un cuore in frantumi, non sentirsi più un'anima, io non voglio più ritornare a quando avevo 15 anni, riesco ad sentire di nuovo le sue sudicie mani.

Flashback
3 anni prima, 24 dicembre 2015
Avevo allontanato tutti, ma ormai c'erano abituati sopratutto quest'giorno, funzionava così, io scomparivo, andando a Parigi, mi ubriacavo facevo tutto quello che odiavo di più.
Oggi è il 26 e domani ritornerò alla mia vita di sempre, andavo ogni giorno a trovare i miei genitori e a Logan, so che avrebbero approvato il mio metodo per dimenticare, odiavano che io sapessi troppe cose di quel mondo, loro avevano paura per la loro bambina.
Vado ogni volta vestita in modo colorato, ero vestita in modo colorata anche al loro funerale, strano vero, la propria figlia che si veste con colori accesi al giorno del loro funerale invece di stare vestita come tutti gli essere umani , ma ricordo ancora ad oggi le parole di mamma e il nostro piccolo dialogo

"Mamma io esco, vado da un'amica" avevo detto nel mentre che stavo prendendo le chiami di casa dal tavolino del salotto
"La tua amica è un dottore o studia medicina?" Mi aveva chiese mia madre
"No, perché?" Mi chiese mentre la guardai guardare iI mio look.
"Allora non ti servirà" disse prendendo le mie chiavi e mi invita ad sedermi sul divano di casa mia, mi sta sul serio invitando a sedermi casa mia

"Non provare a darmi che è la adolescenza, fino al ieri stavi con una maglietta bianca e un jeans e oggi invece giubbotto di pelle in prima estate, capisco che New York non faccia chi sa quanto caldo rispetto ad altre città, però i 30 gradi gli fanno e ora cambiato perché riesco ad sentire l'odore del sudore fin da qua e anche il calore del giubbotto" aveva esclamò mia madre guardandomi come se fossi un alieno
"Madison io ti voglio bene, e per fortuna visto che sei mia figlia , ma, ti devo portare da un dottore o mi spieghi perché ti stavi facendo influenzare da quei stupidi invidiosi, perché nessuno può comprarsi a noi, ovviamente, che ti stavo insultando per il tuo modo di vestire?" Aveva continuato senza che io avessi detto una parola,lei aveva già capito tutto, perché a noi due non esercita avi parole solo sguardi.
"Io volevo essere come quelle ragazze, loro sono più grandi e hanno l'età di Logan, io volevo solo essere abbastanza per lui" avevo risposto
"Allora facciamo così, quando ti vestirai in modo colorato io sarò insieme a te,va bene?" Mi chiese e io annuì in risposta ed è così che finì il nostro dialogo.

Ero ancora una volta vestita di nero, attaccata al bancone a bere il settimo bicchiere di brandy o vodka, non mi ricordo, mi ricordo che qualcuno mi
aveva offerto da bere, aveva un gusto strano, qualcuno mi prese il braccio e mi trascinò via, lo guardai ridendo, assomigliava così tanto a Logan.

Mi porto in una camera, che chiuse a chiave, mi fa male la testa, mi fece sdraiare sul letto, io mi dimenai ma lui era più forte, il suo tocco è diverso, non è quello di Logan, ricordo che piansi quando lo copi, mi sentivo debole ma non dovevo arrendermi, lui continuava a toccanti con le sue luride mani, ricordai di aver visto sfocatamente una lampada vicino a me, allungai il braccio verso il comodino, l'avevo trovata, la presi con una mano e poi la spaccai in testa di lui, la porta era chiusa a chiave, guardai la finestra stranamente aperta decisi di buttarmi da quella, eravamo al secondo piano.

Non riuscivo ad aprire gli occhi, mi faceva molto male il corpo, udì una voce, ormai non riuscivo più ad tenere gli occhi aperti.

Aprì gli occhi, strinsi la coperta che avevo addosso, urlai ricordandomi di ieri, un angelo venne in mio soccorso, e quel angelo biondo dagli occhi azzurri mi disse di chiamarsi Dylan Williams.

Fine flashback

Non so se quel uomo è morto o è ancora vivo, ma spero solo che abbia vissuto l'inferno che mi ha fatto vivere.
In quelle settime ero diversa da quel che sono ora,potrei quasi definirmi docile ora, io c'ho provato ad essere forte ma non lo sono, io do consigli per la vita ma non gli so come viverli, mi sento così fottutamente debole.

Se loro mi vogliono egoista, lo farò, se loro vogliono che io mi senta male ritornerò ad essere egoista.

Aprì un cassetto della mia camera, trovai qualche fogli troppo stropicciati per i mei gusti.

Non riesco ad dormire ora,
so che tu sei intorno
Ascolterò e canterò ogni suono
Io amo quando ascolto la tua voce baby
Non penso che abbiamo litigato veramente
La mia arte è nell'aria e
Io sono propio qui
Ed è tipo DO RE MI
Semplice come l' A B C
Bello come una sinfonia
Sto parlando di te e me

C'era scritto nel primo, e poi lo lessi il secondo foglio.

Sento melodie nel mio cuore
Mantengo melodie nella mia testa
Ero una tipa un po' strana
e tu non mi hai mai fatto morire
E sto meglio come non mai
-
Avevo il battito un po' sbagliato ma
Ora ho la mia canzone personale
Quindi metto le mie cuffie
Parlando con te
Parlando con te
Ragazzo tu sei la mia canzone preferita

Erano entrambi firmati da me, erano strofe di canzoni, le ricordo,le avevo scritte durante la nostra prima litigata,quando ero scappata a Los Angels inutilmente.

Se devo recitare la parte della ragazza stronza? Allora cominciamo da ora, presi i fogli e gli buttai nel cestino
"Forza Madison, devo solo ritornare come un volta, apatica"

Spazio autore:
A parte che sto ritornando ad essere puntuale, quindi ringraziateli che ho fatto solo un giorno di ritardo, come vi è sembrato il capitolo?
Vi ho voluto far modo di capire il perché Madison non è una vera "bad girl" tenetevi forte che penso tra poco di racconterò il passato di Cameron, lui invece sarà più bad boy, ma si sa le ragazze sono più emotive, lo stesso forse una non piangerà durante un film romantico ma siamo tute emotive ❤️

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