Capitolo 23

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Madison's pov
È passato quasi un mese da quando sono andata via da Miami, sto vivendo la una semplice vita da liceale, niente gare, niente sparatoie, niente di illegale.
Ho provato ad uscire con alcuni ragazzi, ma non sono riuscita a sbloccarmi dopo il prima appuntamento.
Sto piano piano dimenticando Cam, ma chi sto prendendo per il culo, non sono riuscita a dimenticarlo nemmeno dopo essere uscita con altri.
Ho participato a feste, ho fatto delle festa cercando di dimenticarlo,ho cercato di andare a letto con altri, ma non ci riuscivo, vedevo i suoi occhi color nocciola, che ho amato e odiato.
Certo grazie alle ragazze un po' sono riuscita a non pensarci per qualche ora, ma poi ritornava sempre più forte di prima con quei maledetti ricordi, se mi sarei vista prima di conoscere Cameron mi sarei data della "sfigata innamorata", mi ero fatto tante promesse che non sono riuscita a mantenerle tra cui "non innamorarsi perché porterà solo al dolore"
la scrissi su un foglio che attaccai su una bacheca, ero già diversa a 14 anni, l'età più difficile, le prime uscite, i primi baci, il primo ciclo, il primo ragazzo ,peccato che io a quell'età non avessi avuta nessuna di queste prime volte,a 14 anni avevo da dirigere una gang, non farmi uccidere, dovevo nascondere le mie emozioni.

"Sei sicura che tu non voglia che io resti qui?"mi chiede un'altra volta Beth.
"Si sono sicura, io stato in casa e tu andrei all'appuntamento con mio cugino!" Esclamai abbracciandola.
"Stai attenta!" Urlò prima di chiudere la porta di casa
Mi buttai sul divano, con una coperta sul mio corpo aprì Netflix.
Cliccai su una serie a caso, "La casa di carta", guardai la prima puntata, che mi fece ridere, avrei preferito molto di più se avessi fatto la parte del attore o della attrice invece di farlo nella vita reale.

Senti un vetro rompersi, allungai la mano sul tavolino sperando che ci fosse una pistola,mi maledì per averla dimenticata in camera.
Mi avvicinai alla finestra rotta che si trovava al secondo piano, non ha senso di rompere la finestra del secondo piano, è impossibile raggiungere quella finestra... corsi in camera mia prendendo la pistola, tolsi la sicura e ricaricai.
Scesi velocemente dalle scale, fa si che sia quello che penso... poi un'altra finestra rotta, camminai spedita verso si essa con la pistola carica sulla mano destra.
"Chi sei!" Puntai la pistola contro la fronte del ragazzo incappucciato.
"Mi avevano detto della tua intelligenza, peccato che tu non abbia previsto questo" una mano mi posizionò sulla bocca una panno era imbevuto di qualcosa, sentivo di dover chiudere gli occhi, ma non potevo, sparai alla cieca sperando che lo abbia beccato, mi avevano preso, pensai prima di chiudere gli occhi.

Cameron

"Dallas, sii sincero tu ami Summer?" Mi chiede Nash freddo, distaccato, com'è se non fossimo mai stati amici
"No-cioè sì l'amo"
"E Madison l'hai mai amata?" Mi chiede, Madison mi faceva ancora male che lei non fosse con me, ma ero stato io a farla allontanare.
"No, non l'ho mai amata, era solo sesso, per un momento pensavo di esserlo" menti, avevo sparato un mucchio di stronzate, lo sapevo ma non volevo lasciare Summer sapendo che lei è ancora innamorata di me, ma l'ho fatto con Madison, so che lei riuscirebbe a sopportare il dolore, lei è stata la più forte tra noi due.
"Sei uno stronzo, ho fatto una cazzata a restare qui, potevo stare con mia sorella, ma sai cosa mi ha detto la cosa più brutta al mondo è essere traditi dai tuoi amici nel momento del bisogno , lei ha pensato a te quando tu le avevi fatto del male, anzi le avete fatto del male, tu, i ragazzi, Maggie, ma voi non ve ne siete fregati di questo, avete creduto a Summer mentre stava raccontando un mucchio di stronzate per cosa, gelosia, invidia, perché tutte sarebbero invidiose di Mad, forte ma dolce, è stata altruista, per chi per te ,perché ti ama, ha amato e ama tutti i suoi ex amici che le hanno voltate le spalle, mi ha fatto promettere di proteggerti, proteggervi perché ha paura che vi facciano del male, voi siete stati qui a rilassarvi mentre lei ha qualcuno che la vuole uccidere, si sta facendo i tre per i suoi amici, e non sta pensando a se stessa, tu non l'hai vista, ma non la riconosceresti, dice che mangia ma so che non è vero, dice che sta bene ma son che lei sta male, lo dice solo per farci felici" quelle parole mi fecero male, ero colpa mia solo fottutamente mia, del mio egoismo.

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