Moon 2 • La luce di noi •

Capitolo 21

Madison's pov
È passato un giorno da quando siamo tornati a Miami, ho raccontato tutto ai miei amici, che mi stanno sempre attorno.
Da stamattina ho uno strano presentimento, come se oggi accadrà qualcosa.
Mi alzai dal letto, è strano non dormire con Cam, ieri avevo chiesto se potevo dormire da sola, brutta idea perché mi si sono ritornati gli incubi non mi era tornati da quando stavo con Cam.
Mi vestiva con un jeans lungo e una maglietta bianca a maniche lunghe.
Presi lo zaino e poi con Cam andai a scuola con la mia macchina, non avevo mangiato niente ,non riuscivo a mangiare niente da quando siano tornati a Miami.

Mi avvicinai al mio armadietto,e presi i libri di chimica in mano.
"Piccolo!" Urlò una bionda con gli occhi verdi saltando addosso a Cam che aveva gli occhi lucidi, la ragazza lo baciò e lui ricambio confuso e stordito.
Delle lacrime uscirono dai miei occhi, mi portai le mani sulla bocca facendo cadere i libri,mi misi a correre via dalla scuola, faceva tutto fottutamente male.
Corsi senza guardai che una macchina quasi non mi prese , mi insultò ma non mi importava, non mi importava niente in quel momento, volevo stare sola.

Jack pov
Presi per il collo Cam e lo spinsi contro gli armadietti, in quel momento non mi sentì in colpa per averlo fatto, volevo che soffrisse come lui aveva fatto con mia sorella, gli avevo chiesto di non infrangere una promessa che non è riuscito a mantenere.
"Non pensi ai sentimenti di Mad, tu sapevi la sua storia, perché cazzo le hai fatto male!?" Urlai guardandolo nei occhi.
"È solo una lurida troia" sussurrò piano Summer che si trovava di fianco di Dallas
"Parlai lei che ritorna dal fidanzato dopo quanti anni? 2 anni, 3 anni no dopo 4 cazzo di anni, arrivi qui senza contare il resto ma ovviamente tu devi ritornare dal tuo prezioso piccolo fidanzato, e le conseguenze non le conti, non c'era di mezzo una ragazza che ha dovuto superare ostacoli da sola! Siete solo dei luridi bastardi" urlai dando un pugno sulla mascella destra e poi quella sinistra, lui provo a difendersi ma in quel momento ero troppo accecato dalla rabbia.
"E tu mi fai schifo, la stai lasciando ora che un pazzo la vuole morta ma dai spezziamole il cuore,no!?" Allentai la presa.

Uscì dalla scuola con passo svelto, mi incamminai verso i parcheggi dove c'era la mia macchina visto che quella di mia sorella si trovava allo stesso posto da dove l'aveva lasciata dopo aver parcheggiato.
Cercai in lungo in largo, girovagai nella città, ma di Mad nessuna traccia era come sparita dalla circolazione.

Qualche ora dopo...
Senti la porta di casa chiudersi, senti il passo sempre più vicino, mi girai di scatto guardando la persona che mi si stava avvicinando, era Mad, aveva gli occhi rossi e il trucco sbavato.
La strinsi forte, ero preoccupato a morte, lei era l'unica persona che mi era rimasta della famiglia.
"Non scomparire mai così" dissi mentre le accarezzavo i capelli e lei teneva la sua faccia nascosta nel incaci del mio collo.
"Mi dispiace" scoppiò a piangere, avete presente quando avevate in persona a te cara e tu non puoi fare niente, ecco come mi sentivo in quel momento, inutile perché non potevo far nulla per mia sorella.
"Sshh sshhh" si addormentò tra le mie braccia, aveva un viso tranquillo, sereno quasi angelico, ma è brutto sapere che è tutta una maschera.
Ma te lo prometto, ti proteggerò con hai fatto con noi, nessuno ti farà più male, ti salverò sorellina, non cadrai di nuovo nel vuoto.

Madison's pov
Erano passati un po' di giorni, avevo pensato di ritornare nella mia città natale, la bella e caotica New York.
L'unica a saperlo era Beth e Sierra, che se era la sorella del mio ex, perché sì lui ha scelto Summer, si è dimostrata una vera amica, sono state l'uniche ad essermi state veramente amica visto che Maggie è diventata la migliore amica della nuova fidanzata di Cameron, faceva male ripensare a quel episodio,ma se Cameron era felice con lei sarei stata felice anch'io.
Summer era il mio opposto, lei bionda io mora, lei affettuosa io che odio il romanticismo, educata e io che sparavo parolacce da tutti i pori.
Ma questo è la vita che mi hanno riservato, descritta da una sola parola: delusione.

Uscivo veramente poco in quei giorni, non riuscivo a vedere la dolce coppia, mi faceva ancora molto male venderli insieme, aveva preso il mio posto ma in realtà è sempre stato suo, io ero solo un rimpiazzo.
Era notte e avevo un bisogno assurdo di andare a bere qualcosa, mi alzai dal letto e mi recai verso la cucina, presi un bicchiere in vetro e lo riempi con l'acqua.
"Tu sei Madison?" Chiede una voce dolce, fin troppo dolce anche perché mi sarebbe potuto venire il diabete a sentirla.
"A quanto pari si" continuai a bere facendo finta di niente.
"Ahhh! Aiuto!" Iniziò a urlare, mi avvicinai a lei, che cadde per terra da sola.
"Che è successo?!" Chiese Cam che entrò in cucina con il fiatone.
"Madison m-mi ha m-minacciata dic-cendo c-che se non t-ti avessi l-lasci-iato lei mi avre-ebbe a-ammazzat-ta...mi ha puntato un c-coltello sul collo, h-ho avut-to paura e-e ho urlato" disse singhiozzando Summer.
Non è vero, io non avevo fatto niente, stava mentendo.
Mi girai verso i ragazzi,guardai Cam negli occhi, per sai che lui mi potesse credere ma leggevo solo delusione e rabbia.
"Io n-non ho mai fatto!" Urlai voltandomi verso i miei amici, guardai negli occhi tutto nessuno mi credeva se non il mio migliore amico Ty, Nash e mio fratello.
"Ci hai deluso Madison a tutti quanti , uccidere solo perché sei gelosa di una che non ha fatto niente se non ritornare dal suo ragazzo, ci fai schifo" disse Aaron.
"I-io n-non h-o m-ai fat-to m-male a-a l-ei" era la verità, non l'ho toccata.
"Basta bugie! Summer non è cattiva come te!Non fingerebbe questa messa in scena" Urlo Cam.
Mi aveva voltato le spalle, quelli che dovrebbero essere i miei amici non mi avevano creduto , una lacrima solitaria scese dal mio occhio.
Corsi via in camera mia e mi buttai sul letto, non nascosi più i miei sentimenti, non avrebbe avuto senso.
Ormai avevo deciso , avrei dato addio a Miami,la città che ho amato , quanto l'ho odiata , e sarei ritornata a New York