Capitolo 40

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Madison pov
Mi alzai pimpante dal letto, cosa molto strana per me, mi lavai la faccia e mi pettinai i capelli.
Scesi in cucina dove trovai la cuoca, che strano, non sono più abituata a vedere persone che fanno le cose al mio posto.

"Cosa desidera per colazione signorina Beer?" Mi chiese
"Se è possibile, delle uova e del bacon e se possibile un succo all'arancia e ancor meglio se mi potrebbe chiamare con il mio nome " mi sedetti su una sedia del bancone
"Certo, eccole la vostra colazione signorina Be- Madison"le sorriso dolcemente iniziando ad mangiare le pezzo del uovo

"Buon giorno Mad" disse con voce impastata da sonno Aaron che si mise vicino a me
"Aspetta Madison? Sono le 6:49 e tu stai facendo colazione? Non ti riconosco più, dove la mia pigra Madison?!" Fece un urlo disperato e poi dei singhiozzi disperati
"Ahah che divertente, ti ricordo che mi svegliavo alle 6 e 30 per farvi la colazione, quindi stai zitto, fatti la colazione,io vado ad vestirmi,ti voglio ricordare che qua a New York la nostra scuola inizia alle 8, quindi per noi ragazze é normale alzarci a quest'ora, soprattutto se la scuola é così lontana " dissi puntandogli il dito e per finire di bere succo
"Cosa? Cosa avete di male voi newyorkesi? La scuola alle 8 e non alle 8:30?! Cos'è qua sta storia?"
Gli sentì borbottare perini di salire in camera e cambiarmi.

Presi un dolce vita nero e un paio di jeans blu scuro dal mio armadio, mi misi la cintura, andai in bagno dove mi truccai come al solito, un po' di correttore del mascara, eye-liner ed il mio immancabile rossetto.

Sono le 7:20 per arrivare a scuola Google dice che ci impiegherò 30 minuti, presi il mio cappotto nero ed indossai i miei stivaletti della Dottor Martins ed uscì dalla casa per andare in garage.
Presi le chiavi della Porsche nera che un tempo apparteneva a mio padre e sali in macchina.

Accesi la macchina ma quando iniziò ad bussare insistemente alla finestra della macchina
"Ehm ehm, penso che ti devo ricordare le nostre regole, avere sempre qualcuno accanto a te" Disse Cam face il giro e sali in macchina con me
"Infatti Aaron verrà con me, tu non servi" menti
"Si Aaron, da qual che ho visto se ne è già andato con insieme a Jack e gli altri" uffa la sfida è sempre con me

"Oh, si sarà dimenticato che dovevamo andare a scuola" sperai che non capisca che stia mentendo, oppure devo usare la mia arma segreta
"Certo Madison, ci credo" mi beffeggio
"Bene, perché se non mi credi, Lucy non sara felice di sapere che tu abbia giudicata la sua niña bugiarda" avevo appena sganciato la bomba, Lucy era la mia salvezza, tutti hanno paura di Lucy, e dico tutti, nessuno escluso .
Cameron sbianco e non apro più bocca, mi sa che é riamasti traumatizzato dalle botte che ha preso, quando le ho viste, ho sentito pure io il dolore da lontano.

"Forse ho capito perché eri il mio migliore amico, non hai detto niente sulla mia guida, e non hai nemmeno vomitato, batti il cinque amico"
"Cos'era? La prova per vedere se sopravvivo alle già guida, come la definisce Nash, mortale e talmente spericolata da farti morire d'infarto?" Chiese scendendo dalla macchina tranquillamente, che strano, quando qualcuno saliva un macchina con me scendeva dalla macchina per andare a vomitare, io ci provo ad non accelerare e seguire i limiti, ma è c'è qualcosa che vuole che schiacci sull'acceleratore.

«Si il tuo cervello, che è così intelligente che ti consiglia di metterti a fare lo slalom tra le macchine con il traffico »

"In che senso definisce se la mia guida mortale?! Gli faccio vedere io cos'è mortale, il mio pugno!"
"Calmati tigre" mi abbraccio mettendo il suo mento sopra la mia testa.
"Vedi che sono perché sei più alto di me, non ti autorizza a ricordamelo facendo queste mosse!" Gli tirai il pacchetto di fazzoletti da lontano, mentre lui correva via verso l'entrata della scuola.

Tutti i ragazzi si erano voltato verso di me, e stavano osservando la scena
"Che c'è? Non avevate mai visto una ragazza che tira un pacchetto di fazzoletti ad un ragazzo?"
Dissi alzando un sopracciglio
"Bene, visto che lo spettacolo è terminato, potete sparire, ora!" Appena iniziarono ad girarsi e ritornare a parlare, sorrisi ed entrai verso scuola

"Beth, sei la mia salvezza, dov'è il mio armadietto?" Chiesi guardandola, e notai i succhiotti sul suo collo, ci sarà da divertirsi.
"Il 960, ti accompagno" appena vide cosa stavo guardando mise i suoi capelli vicino allo colo colo prendo i succhiotti
"Uhh, qualcuno si è divertito con Zack" sorrisi maliziosamente
"C-osa? Io noo, mi sono ehm...scottata! Si con la piastra!" Balbettò
"Mi dispiace, ma tu oggi fai piastrato solo le punta, quindi non puoi esseri scottata"
"Okay, si, mi ha fatto una sorpresa, mi ha portato fuori al ristorante e mi ha fatto vedere le stelle"
"Uh, che stelle esattamente?" Dissi facendola arrossire ancor di più da mettersi le mani un faccia
"Di cosa hai parlato da far arrossire così tanto al mia ragazza?" Chiese Zack prendendo Beth dandole un bacio
"Che le hai fatto veder le stelle" dissi con un sorriso malizioso
"In difesa, dico che siamo arrivati quindi addio Madison e le tue perversioni!" Disse Beth correndo via insieme a Zack

"Ti hanno già lasciato sola?" Chiese Cameron
"Ahah, mi stavo solo divertendo, è così carina Beth quando arrossisce"
"Da quando esattamente hai cambiato orientamento sessuale?" Alzai il mio dito medio verso di lui.

Guardi il mio armadietto, o quello che mi hanno detto, il numero accanto era il 959 quindi è giusto, ma del armadietto ne sono rimasto solo numerosi bigliettini e scatole di cioccolatini è tanto e frasi d'amore.

Alzai lo sguardo verso Cameron che alzi le spalle
"Cos'è tutto cioccolato?" Dissi prendendo una scatola a forma di cuore contanti di fiocco
"Fate sul serio? Il cioccolato fondente? Chi me gli ha comparto non sa che odio il cioccolato fondente?" Dissi con una faccia disgustata allontanando via la scatola di cioccolato lontano da me, posso sentire già da qua l'amaro del cioccolato.

"Non è che mi potresti portare vai tutte queste lettere visto che devi prendere i libri?" Chiesi con uno sguardo imbarazzata
"Va bene tigre,che materie hai?"
"Storia" dopo alcune difficoltà mi passò i libri e il quaderno
"Grazie schiavo, ho trovato il mio soprannome per te! Schivetto!" Urlai e corsi via prima che lui potesse prendermi e portarmi di peso

Spazio autore
Mi scuso per il ritardo ma credo di dover prendere una pausa, non so più cosa scrivere, cercherò di rispettare il giorni in cui devi aggiornare, ma non vi prometto nulla ❤️

Moon 2 • La luce di noi •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora