Capitolo 30

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Cameron
I giorno passavano, ma Mad non si svegliava...
«Pensavi che si svegliasse d'un tratto e mi dicesse che ti ama e che ti perdonasse?
Beh se la risposta fosse sì, la stessa risposta sarebbe la mia se mi chiederebbero di essere la coscienza di qualcun altro»

Ci siamo trasferiti a New York , e andiamo a scuola, la Upple o una cosa del genere, non ho fatto caso al nome della scuola, anche perché mi sono iscritto alla scuola di Mad che faceva fino a qualche settimana fa...
Il mio armadietto è anche vicino al suo, o meglio sono davanti al suo, sto cercando di andare bene a scuola per Mad, stiamo cercando di ritornare alla nostra vita di prima, questo grazie alla frase che Beth ci aveva detto, ci aveva motivato a non deprimerci.

Flashback
Lei era di nuovo lì, stesa su un lettino e in tanti fili attaccati a lei, ma restava sempre bella, lei era una bellezza unica, poteva essere bella con il viso spento e occhiaie, con o senza trucco.
A volte a avrei preferito essere al suo posto, ma non nei momenti felici, ma per capire quanto dolore le avevo afflitto...
oppure mi chiedevo, come sarebbe stato se i Magcon non esisterebbero? Forse non avrei conosciuto Mad, oppure non avrei mai trovato dei amici, che ti supportino nel momento del bisogno...

Ma ogni volta che la vedevo, sentivo il senso di colpa, la rabbia e delusione, il primo perché era in parte colpa mia se si trovava li, il secondo perché non l'avevo protetta, e il terzo perché ero deluso di me stesso...
Queste emozioni lì vedevo anche nei volti di Jake e Ryder ma anche dei ragazzi.
Non parlavamo più, ci eravamo distaccato tutti,nel mio caso, non volevo vedere nessuno...

"Basta! Pensate che a Maddy piacerebbe che noi ci deprimiamo?! No perché lei vorrebbe il meglio per noi, allora sosteniamo Mad finché non si svegli! Facciamo quello che fa sempre lei, aiutiamoci,combattiamo per noi è per lei , in questo modo la possiamo aiutare!" Urlò Beth, era la verità, dovevamo riprenderci le nostre vite!
Fine flashback

Abbassai la testa finché non arrivai al mio banco, ero in terza fila e vicino alla finestra, e fortunatamente il posto vicino al mio era vuoto.
Gli altri studenti erano appena arrivati e per ultimi ad arrivare erano quelli che stavano nel ultima fila, camminavano a testa alta fino al loro posto,emanavano egocentria e irritazione sono a guadarli e pensare che fino a poco tempo fa anch'io ero così...
Entro la professoressa di filosofia, mi stava iniziando a piacere quella materia, non so il perché ma le frasi di certi poeti mi interessavano.
"Allora ragazzi, oggi parleremo di Shakespeare"
"Allora andate a pagina 318, William Shakespeare è stato uno scrittore inglese nato nel 23 aprile del 1564 nel Regno Unito, precisamente a Stratford- upon-Avon e muori per il suo giorno del compleanno nel 1616. Veniva soprannominato il "Bardo dell'Avon" o anche solo il "Bardo" oppure "Cigno dell'Avon"; delle sue opere sono stati ritrovati, 37 testi teatrali e 154 sonetti . Le sue opere teatrali sono state tradotte in tutte le maggiori lingue del mondo e sono state inscenate più spesso di qualsiasi altra opera; inoltre è lo scrittore maggiormente citato nella storia della letteratura inglese.
Shakespeare era capace di eccellere sia nella tragedia che nella commedia.
Divenne ulteriormente famoso dopo la sua morte, i suoi lavori vennero acclamati è molto personaggi famosi gli celebrarono, dice bene talmente famoso che gli dedicarono un asteroide, il 2985 Shakespeare" la sua voce era calma ed emanava tranquillità e serenità
"Ariana potresti leggere leggere le frasi a pagina 320?" chiese alla ragazza in prima fila con dei grossi occhiali neri e apparecchio.

"Oggi abbiamo letto varie frasi che li scriveva sul amore, vi chiedo per la prossima volta che ci rivedremo, di fare un piccolo testo su cosa credete che sia l'amore, potete scrivere una poesia o un piccolo testo per oggi è tutto" riordinò i suoi oggetti prima di andarsene.

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