Ciao ragazzi come state? Scusate per il ritardo, ma faccio del mio meglio per riuscire a pubblicare con costanza, scrivo da stamattina.
Nell'ultimo capitolo ho notato un notevole calo di voti rispetto ai precedenti, che ne hanno avuti davvero tantissimi. Spero che questa storia stia piacendo...e se magari ci fosse qualcosa che non piace o che vorreste vedere diversa sapete che potete dirmelo senza problemi!❤️🥺
Detto questo, lasciate una stellina in questo, e se non l'avete fatto nel precedente, e buona lettura✨❤️
——————Canzone per il capitolo: Hearts don't break around here, by Ed Sheeran. Ho sempre pensato ad Anna e Gil leggendo la traduzione ❤️
"Signora Dottore...Signora Dottore, si sente bene?" chiese Susan preoccupata scuotendo leggermente la ragazza, che non aveva nemmeno la forza di alzarsi dal letto.
La sua testa era pesante, si sentiva spossata e nemmeno Jem con le sue carezze o Gilbert con i suoi baci erano riusciti a farla stare meglio. "Povero tesoro...deve essere questa brutta influenza che c'è in giro, non sarebbe dovuta stare fuori al freddo per così tanto tempo!"
"Penso tu abbia ragione, Susan." disse Gilbert accarezzando i capelli di sua moglie "Piccola, parlami...cosa ti senti?"
"Non lo so...ma sento che se mi alzo potrei collassare. Credo di avere la temperatura alta, Gil." sussurrò sul cuscino e Gilbert le toccò la fronte, sospirando
"Qualche linea di febbre...si, è decisamente l'influenza. Non devi alzarti, va bene? Susan, preparale qualcosa di caldo, dirò a Jem di fare il bravo e di non disturbarla troppo"
"Non preoccuparti, tra poco starò bene. Vedrai che con una tisana calda mi rimetterò in sesto...tu va pure a lavoro"
"Ne sei sicura? Se vuoi posso restare con te, oggi arriverà Dylan allo studio, posso-"
"Proprio per questo devi andare. Non voglio tu lo lasci solo il suo primo giorno solo per stare qui al mio capezzale, Gilbert, non sarebbe giusto. Quando stasera tornerai mi troverai come nuova, te lo prometto"
Gilbert la guardò tristemente...se c'era una cosa che odiava era vedere Anna star male. Sarebbe voluto restare con lei, abbracciarla, prendersene cura personalmente, ma allo stesso tempo aveva il dovere di andare a lavoro e lasciarla.
"Se proprio insisti andrò, ma non farti problemi a chiamarmi, va bene? Terrò il telefono sempre a portata di mano, Anna, e correrò qui non appena mi dirai di farlo. Dopo tutto è per questo che ho assunto Dylan, per poter lasciare lo studio in casi di emergenza"
"Peccato che questa non sia un'emergenza" Rise lei prendendogli il viso tra le mani "Capisco la tua voglia di vincere il premio per il miglior marito dell'anno, ma stai realmente esagerando. Non è la prima volta che sto male! È una semplicissima e comune influenza, non sto mica morendo. Vai, adesso, sei in ritardo e c'è un apprendista imbranato che ha bisogno di te" sorrise sistemandogli la cravatta
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Chiamatemi Anna [SETTIMA STAGIONE]
Fanfiction[COMPLETA] In seguito alla nascita del piccolo Jem, la famiglia Blythe decide di trasferirsi nella bellissima Ingleside insieme alla loro balia, Susan. Gli anni passano, e presto Anna e Gilbert si ritrovano circondati dai loro bellissimi bambini: Je...