I hate you, but I can't stop loving you.

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AO SONO VIVAAA. Questo capitolo è venuto più lungo del solito, spero vi piaccia.❤️

Come al solito, lasciate una stellina e commentate!

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Canzone per il capitolo: No Air, by Jordin Sparks and Chris Brown

Se c'è una cosa che Anna Shirley Cuthbert e Gilbert Blythe amavano fare ai tempi in cui vivevano a Four Winds, era proprio passeggiare al crepuscolo. Avete presente quel breve e magico momento, subito dopo il calar del sole, in cui il cielo si tinge di rosa e le stelle, brillanti e infuocate, risplendono alla luce degli ultimi raggi? Questa era la baia...un'oasi lontana dalla realtà, in cui non bisognava aspettare la notte per vedere un cielo stellato, né il mattino per godere della luce.

I due sposi usavano camminare fino al faro, almeno sin quando il sole scompariva del tutto lasciando posto all'oscurità. Il canto incessante dei grilli, le onde del mare che con foga si infrangevano sulle pareti muschiate degli scogli, la brezza che faceva sfrusciare i fasci d'erba insieme alle campane del vento, che con il loro tintinnio trasformavano la scogliera in un luogo magico, come se da un momento all'altro un antico veliero o un sirena innamorata si sarebbero visti all'orizzonte....tutto questo creava negli occhi di chi guardava una sensazione panica, come un certo D'Annunzio avrebbe detto.

Ma quella sera, Gilbert Blythe non stava tenendo la mano di sua moglie mentre i suoi piedi continuavano ad avanzare verso il faro di Four Winds, bensì della piccola Nan, che incantata si guardava intorno con curiosità e stupore.

"Sei troppo silenziosa, stasera" rise suo padre "Mi stai facendo preoccupare"

"Che te ne fai delle parole quando c'è così tanto da guardare?" sorrise "Sembra di respirare magia stasera" disse poi lasciando la sua mano e iniziando a correre per la vallata sotto al suo sguardo divertito... "Potrei vivere questo momento per sempre!" disse a gran voce per poi sentire il suo stesso eco, e Gilbert non potè fare a meno di osservarla ammaliato...

 "Potrei vivere questo momento per sempre!" disse a gran voce per poi sentire il suo stesso eco, e Gilbert non potè fare a meno di osservarla ammaliato

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Era così simile ad Anna...con quelle treccioline rosse, le braccia aperte verso il cielo e il sorriso di chi si sentiva inarrestabile. Nan Blythe era letteralmente la fotocopia di sua moglie, e la sua immaginazione, spesso soffocata dalla routine e dal continuo battibeccare con lui, era adesso venuta a galla.

"Bene. Direi che questo è il punto giusto! L'ultima volta ricordo che eravamo un po' più a est, più lontani dalla casa dei Ford" disse il riccio

"Sei già stato in campeggio?"

"Quando avevo la tua età andavo sempre con mio padre" sorrise un po' tristemente "E poi...poi ci sono andato con mamma, poco dopo il nostro matrimonio."

"Che noia..." sbuffò

"Guarda che non è affatto noioso!" disse iniziando a montare la tenda "Dai, sarà divertente. Lo hai detto tu stessa!"

Chiamatemi Anna [SETTIMA STAGIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora