Scusatemi immensamente per il ritardo, ma purtroppo non posso passare le giornate a scrivere. Come sapete sono di maturità al liceo classico e a poco non mi ritrovo dallo psichiatra. Questo capitolo è abbastanza lungo, ma va bene considerando che aggiornerò lunedi!
Mi avete chiesto di approfondire personaggi come Paul, Dora, Davy e Delphine e Leslie e Owen quindi eccovi accontentati!!!
Vi prego di lasciare una stellina per fare salire la storia in classifica, le altre sono schizzate alle stelle per i voti! E mi sono accorta che il capitolo precedente ha avuto molti meno voti del solito.... Dunque se non l'avete ancora fatto, lasciate una stellina anche in quello❤️🥺
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Canzone per il capitolo: Waves by Dean Lewis. È veramente perfetta sia per per Paul, che per Davy, che per Dylan, che per Gilbert. Vi lascio la traduzione! Vale la pena leggerla❤️
Tempeste. Chi non ne ha affrontato almeno una nella vita?
Certe volte, però, sono proprio le tempeste ad aiutarci a crescere...è quando ci ritroviamo travolti che finalmente ci rendiamo conto di cosa ne stiamo facendo della nostra vita. Molte volte le tempeste non arrivano per distruggerci, ma semplicemente per purificare il nostro cammino, per lavare via tutto ciò che ci tiene attaccati alle nostre convinzioni sbagliate...
E dopo la tempesta, ecco la quiete. Ecco che il silenzio torna a regnare, un silenzio dolce non solo nell'aria, ma anche all'interno della nostra anima. Quanto è bello chiudere gli occhi e non sentire il caos nella mente? Riuscire a respirare senza sforzarsi...amare senza avere paura?
La tempesta che la notte precedente aveva ricoperto Glen St Mary di neve era ormai cessata da un po', lasciando la piccola cittadina di pescatori immersa nella tranquillità. E in quella stessa notte in cui vento, neve e gelo si erano scontrati tra di loro dando vita a un inverno senza fine, all'interno di una stanza l'amore di due sposi aveva riscaldato i cuori di entrambi senza sosta. Un amore che sfiancava, che distruggeva, che era in grado di far tornare in vita anche l'anima più stanca del mondo.
Quella mattina non furono i raggi del sole a svegliare Anna, non fu la mancanza delle coperte calde, nè tantomeno il piccolo Jem, che svegliatosi presto era già al piano di sotto con Susan.
Ció che aveva svegliato la ragazza dai capelli rossi era stato un grande peso che gravando troppo su di lei quasi non le impediva di respirare. Aprì gli occhi con lentezza, portando istintivamente le mani sulle spalle calde e scoperte di Gilbert, accarezzandole. In un solo secondo, un sorriso spontaneo si fece spazio sulle sue labbra, e passò le dita i suoi ricci lasciando ogni tanto qualche tenero bacio sul suo viso.
Suo marito mugugnó assonnato e, ridacchiando, nascose il volto nell'incavo del suo collo, facendole il solletico. "Buongiorno..." sussurró ancora addormentato. La sua voce era roca e profonda, completamente diversa da quella che aveva di solito. "Piccola Anna..."
La ragazza lo strinse a sè, beandosi del calore che regnava sotto quei grandi piumoni, che si scontrava con il freddo dell'esterno "Come ti senti?" Chiese Gilbert poggiando la sua grande mano sul suo grembo, accarezzandolo
"Bene...strano a dirsi, ma mi sento abbastanza in forma." Sorrise "E anche il bambino sta bene! Ieri sono stata così in pensiero per te che ho temuto lo avesse sentito anche lui...ho paura di provare emozioni troppo forti, di soffrire...perché non voglio che provi tutto questo insieme a me" sussurró e Gilbert sentì una fitta al petto.
Come poteva dirle di Lydia? Come poteva dirle di quel bacio rubato che lui aveva odiato con tutto se stesso? Si sentiva orribile a nasconderglielo, ma spezzare il suo cuore era fuori discussione. Avrebbe fatto del male non solo a lei, ma anche al bambino...non lo avrebbe mai permesso.
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Chiamatemi Anna [SETTIMA STAGIONE]
Fanfiction[COMPLETA] In seguito alla nascita del piccolo Jem, la famiglia Blythe decide di trasferirsi nella bellissima Ingleside insieme alla loro balia, Susan. Gli anni passano, e presto Anna e Gilbert si ritrovano circondati dai loro bellissimi bambini: Je...