I've always thought that love is pure pain, masked by what we most desire.

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Abbiamo raggiunto 1K, 14K visualizzazioni e 6K commenti...non so davvero cosa dire, a parte che vi voglio un mondo di bene e che vi ringrazio per il vostro supporto. Mi sto impegnando per cercare di aggiornare più velocemente, ma non è semplice per niente.

Lasciate una stellina e commentate cosa ne pensate. Buona lettura!✨❤️

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Canzone per il capitolo: All I Ask, by Adele.

"Ripeti dopo di me, tesoro...'Si, lo voglio!'" disse Rachel altezzosa facendo avanti e indietro per la cucina con una bacchetta di legno in mano.

Davy e Marilla erano seduti al tavolo, osservando le prove di ciò che tra molto poco sarebbe accaduto. Dora, invece, era in piedi e dritta al centro della stanza, cercando di non dare di matto e, soprattutto, di non urlare in faccia a Rachel di dover correre da Paul.

"Si, lo voglio..." sbuffò, disgustandosi al solo pensiero che tra qualche settimana avrebbe dovuto pronunciare quella frase di fronte a un uomo che non amava nemmeno un po'.

"Più enfasi, santo cielo! É un matrimonio, non un funerale!"

"Avrei preferito il funerale, onestamente" si intromise Davy, stanco di vedere sua sorella torturata in quel modo

"Tu sta zitto o mi costringerai ad accontentarti!" lo sgridò Rachel bacchettandogli le mani, che lui ritirò spaventato

"Rachel, senza offesa, ma non penso che a Dora servano prove per dire un si all'altare" disse Marilla annoiata "Anche perchè non potrebbe mica dare una risposta diversa!"

E la parte peggiore era propio quella: aveva perfettamente ragione.

Erano passati mesi, ormai. Era nuovamente maggio, i fiori erano tornati a sbocciare e in tutto questo tempo sia lei che Anna avevano cercato di scoprire più cose possibili su Damon, cercando di organizzare un buon piano per 'sventare' il matrimonio. Anche Delphine, con ormai la pancia evidente, aveva partecipato...ma ovviamente solo nei giorni in cui Davy non c'era. Si rifiutava di vederlo, e per mesi non aveva sentito nemmeno la sua voce.

Dentro di lei era cresciuta nei suoi confronti una rabbia mai provata prima, e se c'era una cosa di cui era certa, era che mai e poi mai lo avrebbe perdonato. Lui, dalla sua parte, continuava a riflettere e a cercare di trovare una risposta. Ogni giorno avrebbe voluto gettare tutto all'aria e correre da lei, ma non poteva. Non voleva. Aveva sentito in giro che Delphine volesse ancora fare l'università, e se si fosse ripresentato, lei avrebbe chiaramente rinunciato.

Giusto?

Non poteva assolutamente permetterlo, ma non c'era giorno in cui non chiedesse a Dora, tornata da Casa LaCroix, come stesse Delly...e ogni mattina si sedeva alla sua scrivania scrivendo lettere su lettere indirizzate a lei, ma che probabilmente non avrebbe mai letto. Era l'unico modo per dare sfogo ai suoi pensieri e nemmeno disegnare lo soddisfava più: anche lo schizzo più casuale si trasformava in lei.

"Mento in sù e pancia in dentro, signorina, tieni il corsetto per un motivo." continuò la Signora Lynde correggendola delicatamente con la stessa bacchetta

"Ma così sembro un manico di scopa! E guai a te se fai ancora una battute delle tue, Davy!" disse arrabbiata lanciando uno sguardo a suo fratello

"Non ne farò." sussurrò alzando le mani in segno di resa "Anche perchè sembri un manico di scopa anche in una posizione naturale..." rise poi

"Dora, cara, quando capirai che agli uomini non piacciono le ragazze goffe e sgraziate? Su su, un po' di orgoglio su quel visino angelico, o rischi di non risultare una sposa degna di questo nome! Lo faccio per te, solo per te"

Chiamatemi Anna [SETTIMA STAGIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora