Scusate per il ritardo, ma è un periodo abbastanza difficile...non sono solita a dedicare i capitoli a temi particolari, ma mi ha aiutata a superare una brutta situazione che sto vivendo. Spero possa piacere.
Piccola cosa prima di lasciarvi al capitolo: ho notato un evidente calo di voti e visualizzazioni nel precedente...e non me lo spiego considerando che quello ancora prima era schizzato letteralmente alle stelle. Spero che questa storia vi piaccia e non sia noiosa, è difficile trovare il tempo per scriverla ma cerco di fare del mio meglio nonostante impegni e maturità... In ogni caso, penso che la concluderò presto perchè sono io la prima a cui questa settima stagione non piace affatto, soprattutto se noto che la gente non legge più. Vi dico già da ora che sarà più corta rispetto alle precedenti perchè i capitoli sono veramente lunghi...
Se c'è qualcosa che vorreste vedere diversa o non so, ditemelo pure senza problemi, sono aperta alle critiche costruttive AHAHAH. Siete veramente fantastici e mi ritengo fortunatissima ad avere dei lettori come voi.
✨✨Detto questo, lasciate una stellina al capitolo (e anche al precedente se non l'avete ancora fatto) e commentate cosa ne pensate! Ben presto le cose si faranno interessanti, ho un sacco di colpi di scena in mente. Buona lettura!✨✨
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Canzone per il capitolo: Little Things, by One Direction. Vi lascio la traduzione.
Insicurezze...chi non ne ha? Ognuno di noi, nessuno escluso, si è guardato almeno una volta nella vita allo specchio chiedendosi 'Perchè?'.
'Perchè non devo piacermi mai abbastanza?'
'Perchè non posso essere come loro? Più magra, più alta, più intelligente...?'
Ci sono momenti in cui, magari, vorremmo essere direttamente qualcun altro, vivere una vita diversa dalla nostra. Momenti in cui non ci sentiamo all'altezza nemmeno di noi stessi...e poi, all'improvviso, ecco che arriva quella persona capace di farci amare ogni nostro difetto, trasformandolo in pregio, facendoci sentire migliori, finalmente liberi da tutte quelle catene invisibili.
Anna non era da meno, nonostante negli anni la sua autostima fosse cresciuta, nonostante avesse imparato ad ad accettarsi... e tutto questo era accaduto grazie a Gilbert Blythe, che giorno dopo giorno la faceva sentire la donna più bella del mondo. Unica, irripetibile e maledettamente perfetta per lui...
Ma quella piovosa mattina di inizio settembre, nemmeno i complimenti del riccio bastarono a tirare la ragazza su di morale. Erano entrambi davanti lo specchio a figura intera della loro camera da letto, le mani di Gilbert erano salde sui suoi fianchi mentre il suo mento appoggiato alla spalla della ragazza...lei, invece, aveva lo sguardo fisso sul suo riflesso: i suoi occhi blu, gonfi e umidi, continuavano a scrutare quasi con orrore la sua figura coperta da quell'orribile stoffa nera che era il suo vestito.
"Sono solo poche ore, Carotina...non-"
"Basta ripeterlo, Gilbert. É già abbastanza doloroso dovere assistere a un evento così tragico, e non ripetermi che si tratterà di una 'festa' perchè non servirà a farmi stare meglio. Odio il nero, odio i funerali e odio ancor più di ogni altra cosa questi orribili capelli rossi!" pianse coprendosi il viso "Dio, sembro una strega pronta per salire al rogo, mi manca solo il cappello a punta!"
"Tesoro, anche io sono vestito di nero-"
"Ma i tuoi capelli sono già neri! Che problemi avete voi uomini? Il nero e il bianco sono gli unici colori che usate!" lo interrompè arrabbiata, ma quella reazione servì solo a fare intenerire il ragazzo ancora di più
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Chiamatemi Anna [SETTIMA STAGIONE]
Fanfic[COMPLETA] In seguito alla nascita del piccolo Jem, la famiglia Blythe decide di trasferirsi nella bellissima Ingleside insieme alla loro balia, Susan. Gli anni passano, e presto Anna e Gilbert si ritrovano circondati dai loro bellissimi bambini: Je...