Memories are the only things that don't change, even when everyone else does.

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Welcome back! Scusate il ritardo, non intendo dilungarmi. Dirò tutto ciò che ho da dire nello SPAZIO AUTRICE, dunque LEGGETELOO.

❤️Prima di iniziare non so come ringraziarvi per il traguardo che ha raggiunto questa storia: 720 voti, 10K visualizzazioni e 5K commenti! Di questo passo, spero di arrivare a 1K voti quando avrò finito di scriverla! Vi voglio un mondo di bene.❤️

⭐️Lasciate la solita stellina e commentate cosa ne pensate!⭐️

ALERT: Sono presenti scene d'amore. (sembra passata un'eternità PUAHAHA). Buona lettura!

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Canzone per il capitolo: Memories, by Shawn Mendes.

"Jem?" gridò Anna ormai esasperata, passandosi una mano tra i capelli rossi e spettinati...

Un'altra mattina a Ingleside era appena iniziata, e sfortunatamente per i Blythe, era una di quelle in cui i bambini erano in vena di fare capricci. Peccato che non ci fosse altro tempo da perdere...e che il treno per Kingsport partisse a breve.

"James Matthew Blythe, vieni subito qui o giuro che-"

"L'hai trovato?" chiese Gilbert arrabbiato entrando in camera, finendo di abbottonarsi la camicia

"Se lo avessi trovato, secondo te starei urlando così?" rispose a tono "Sembra come sparito nel nulla, e tutto per uno stupido raffreddore! Jem non si ammala nemmeno d' inverno!"

"Tesoro, so quanto tenevi a portarli a Kingsport con noi, ma non sarebbe una gita se la passassimo a misurare febbre, vedrai che da Leslie starà bene, lei sa come prendersene cura."

"Lo so..." sussurrò sua moglie "Ma avrò costantemente il pensiero a lui, se sta meglio, se ha preso le medicine..."

"Anna, ti prometto che se mai dovesse succedere qualcosa o stesse talmente male da volerci qui, prenderemo il primo treno per Glen e torneremo a casa, intesi? Ma è solo un brutto raffreddore al momento! Fidati di un medico."

"Mi fido di mio marito, più che altro" sorrise lei un po' più tranquilla "Adesso però aiutami a trovarlo. Oh, Susan! Hai visto Jem, per caso?" chiese speranzosa alla domestica, che intanto stava chiudendo la sua valigia.

Non sarebbe andata con i Blythe a Kingsport ma avrebbe fatto ritorno a Bolingbroke, la sua città natale, dove avrebbe trascorso quel weekend con una vecchia amica d'infanzia. Dopo tutto...anche lei aveva diritto a una pausa ogni tanto!

"Mi dispiace, Signora Dottore, ma quel bambino si sa imboscare meglio di un soldato! Non lo troverei nemmeno volendo...e tu, Walter, sei emozionato all'idea di andare con mamma e papà a fare una gita?" sorrise dolcemente al bambino, che intento stava guardando tutta la scena da sopra il letto con uno sguardo annoiato.

"No." disse secco e Gilbert si accigliò "Non voglio venire..."

Ormai iniziava a parlare molto meglio, e Anna non poteva fare a meno di ripetere quanto bella fosse la sua voce, soprattutto quando si metteva a cantare le vecchie canzoni che ascoltava da Gilbert prima di addormentarsi.

"Come no?" Gli chiese suo padre sedendosi accanto a lui e accarezzandogli i capelli, neri proprio come i suoi "Pensavo morissi dalla voglia di venire! Hai persino messo i tuoi pupazzi in valigia"

"Ma Jem..." rispose abbassando lo sguardo "Io voglio stare con lui..."

"Tesoro, Jem non sta bene, affrontare un viaggio lungo come questo lo farà stare ancora peggio." aggiunse Anna raggiungendoli e inginocchiandosi davanti a lui, posando entrambe le mani sulle sue ginocchia "E poi ci divertiremo!"

Chiamatemi Anna [SETTIMA STAGIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora