I Lived, OneRepublic
▶️Play"Buuuu." urlo rivolta ai giocatori che scorrazzano su e giù per il campo da football mentre guardo per la prima volta, in senso letterale, dato che ogni volta che ne trasmettevano una in tv o quando ero costretta a partecipare a quelle della scuola, dormivo, la partita di football che si sta svolgendo questa sera nella mia scuola.
"Scarlett, quello è un giocatore della nostra squadra." mi avvisa Camila, non sapendo però, che lo so perfettamente "Buuuu." continuo, infatti, a gridare verso il ragazzo con addosso i colori della nostra squadra, che corre e schiva tutti quelli che cercano di intercettarlo, cercando con lo sguardo qualcuno a cui passare la palla.
"Guarda che quello è tuo fratello." dice imbarazzata Ellie da tutti gli sguardi che sto attirando su di noi, sguardi scioccati o divertiti che mi lanciano gli studenti, ma a cui io non do peso. Ormai mi guardano anche quando parlo semplicemente con Evan, almeno adesso c'è un motivo concreto.
"BUUUU." grido più forte alzandomi in piedi e le mie due amiche mi tirano giù con la forza, mentre Evan, solo dopo aver portato la palla dall'altra parte del campo e aver fatto guadagnare un punto alla squadra, si toglie il casco per farmi ammirare l'occhiataccia che mi sta rivolgendo mentre va incontro ai suoi compagni di squadra che corrono da lui ad abbracciarlo.
Ridacchio e mi metto composta sul posto mentre Camila e Ellie mi guardano esasperate ma allo stesso tempo divertite. Ormai mancano solo dieci minuti alla fine della partita e non vedo l'ora di andare a quella festa organizzata da Jace per bere e dimenticare questa serata inutile, sul serio non mi sono mai annoiata così tanto, non capisco cosa ci trovi la gente di così entusiasmante la gente nel vedere dei ragazzi correre e lanciarsi una palla.
Tutto il primo tempo l'ho passato a cercare di capire il gioco e fare domande su domande a Camila, la seconda parte, invece, a tifare la squadra sbagliata (certe volte di proposito), a prendere in giro mio fratello e Liam che cercavano di fare colpo sulle cheerleaders e a commentare i ragazzi della squadra con Camila ed Ellie, che solo in questo caso mi davano corda. Oh, quasi dimenticavo, a brevi intervalli di durata, guardavo anche Carter (forse è anche questo il motivo per cui ci ho messo tanto a capire il gioco), seduto in basso assieme alla sua bellissima fidanzata Juliet; di tanto in tanto gli ho lanciato anche qualche popcorn per farlo girare, ma invano.
Gli lancio un'altra occhiata e sbuffo nel vedere il suo braccio intorno alla biondina seduta accanto a lui, così gli lancio un altro popcorn, stavolta solo per rabbia, che gli colpisce la testa e mentre si volta, ovviamente solo quando gli faccio male si deve girare, mi giro di scatto e fingo interesse per la partita che è ricominciata. Sento le mie amiche urlare il nome di Ryan e le imito, in modo da rendere più credibile la mia innocenza, lancio un'occhiata giù per controllare che Carter abbia distolto lo sguardo e invece lo ritrovo a guardarmi con un cipiglio confuso.
Vedendo che lo guardo, Carter mi saluta con un sorriso, facendo accelerare il battito del mio cuore, ed io ricambio stringendomi nella mia felpa grigia, colta improvvisamente da un brivido di freddo; Carter mi guarda ancora con un sorriso e poi fa cenno alla partita, come se non si aspettasse di vedermi partecipe e io faccio spallucce sorridendo, quando sto per chiedergli come sta, Camila strilla al mio orecchio facendomi perdere momentaneamente l'udito, mi giro per tirarle uno schiaffetto sul braccio, a cui lei nemmeno bada, e quando mi volto nuovamente verso Carter, lui non mi guarda.
"Camila, sei una bastarda." le dico in tono lamentoso trattenendo con forza un urlo di frustrazione e lei mi guarda contrariata.
"L'ho fatto anche per il tuo bene, non devi far vedere che gli sbavi dietro." dice spingendomi con una spalla facendomi ridere "E ora zitta, se la nostra squadra riesce a impedire a quella avversaria di fare punto vinciamo." dice agitata stringendomi con una mano il polso e con l'altra indicando un ragazzo con la maglietta verde e i pantaloncini gialli, il colore della North High School, corre con la palla in mano mentre alcuni dei nostri lo inseguono.
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Questa non è una fanfiction
RomanceScarlett Moore non voleva trovarsi in questa situazione. Scontrosa, sarcastica, auto-ironica, testarda e con del succo di limone nelle vene al posto del sangue potrebbe considerarsi una classica adolescente di diciassette anni ma lei ha letto troppi...