35. - Concerti improvvisati

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N.A. mi scuso in anticipo per il trash che ci sarà alla fine del capitolo che tra parentesi è l'ultimo (mi sono scordata di avvisarvi nella scorsa nota autrice 🤡).
Love youu💕

Payphone, Maroon 5 ft. Wiz Khalifa
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Sei mesi dopo...

Ho sempre amato il ballo di fine anno.

Si, è una dura ammissione quella che sto facendo ma io Scarlett Moore amo i balli liceali della mia scuola che sono tipici delle fanfiction. La verità però è che il ballo di fine anno non è come quello che si vedono nei libri o nei film, è meno straordinario di quanto si pensi e per noi studenti del quarto anno è la nostra ultima occasione di passare del tempo insieme ora che la scuola è finita.

Ancora non ci credo che ho davvero finito il liceo e che tra una settima ci sarà la cerimonia dei diplomi e soprattutto che tra quattro mesi andrò al college statale di Seattle; non mi importa nemmeno più che non andrò a Yale anche se non sono pronta a lasciare andare Liam che, una settimana fa, ha ricevuto una lettera che gli comunicava che era stato accettato.

Mi mancherà averlo vicino, soprattutto dopo questi sei mesi in cui non abbiamo passato più di un minuto separati: dopo la morte di Evan il nostro legame è diventato ancora più stretto e forte dato che oltre a condividere bei ricordi, ora condividiamo anche un dolore profondo, una ferita che si è rimarginata solo con il tempo e la presenza dell'altro. All'inizio è stato difficile: il primo giorno in cui sono tornata a scuola ero sicura, fiduciosa che non sarebbe stato così doloroso quando avevo visto Evan in sogno il giorno prima, ovviamente mi sbagliavo. Continuavo a vederlo ovunque e ogni cosa mi portava al suo ricordo, per non parlare del dolore che provavo quando vedevo Liam girarsi entusiasta per dire qualcosa a Evan per poi vedere il sorriso spegnersi piano sul suo volto e purtroppo per noi ciò è andato avanti a lungo, fino a quando piano a piano io ho smesso di vedere il suo volto in ogni singola persona e Liam ha smesso di cercarlo con lo sguardo. Il dolore c'è ancora, ma come mi aveva promesso mio fratello adesso fa meno male.

Ha iniziato a essere facile anche tornare a parlare con gli altri anche se io e Liam ci abbiamo messo molto a reintegrarci con il gruppo, non per scelta loro, che hanno cercato di avvicinarci con pazienza e gentilezza, ma per la nostra incapacità di non vederli oltre il loro legame con Evan. Camila e Ellie sono state le prime, dopo due settimane in cui c'eravamo scambiate brevi saluti e sorrisi gentili, Camila è corsa ad abbracciarmi piangendo dicendo che non ce la faceva più a sopportare quel peso da sola e io non ho potuto fare a meno di sentirmi morire, l'abbracciai di rimando e per la prima volta da quando ero tornata a scuola provai a crearmi una nuova routine senza Evan, poche ore dopo si aggiunsero Liam ed Ellie, dopo due mesi circa riuscì ad avvicinarmi anche a Mia, Ryan e Jason.

L'unico con cui non ce l'ho fatta ironicamente è Jace. Ci ho provato, provato e riprovato ma durante i primi tre mesi dopo la morte di Evan ogni volta che posavo lo sguardo su di lui mi veniva in mente l'ultima partita di Evan, quella dopo cui doveva ricevere una chiamata dai rappresentanti di Yale e invece ha trovato la morte; alla fine ho smesso di provarci ma anche lui sembra essersi arreso. Dopo quei tre mesi però al dolore che provavo nel vederlo sentivo anche una fitta allo stomaco fino a quando al dolore non si sono sostituiti bei ricordi e alla fitta si sono aggiunte le vecchie farfalle che svolazzano con più energia di prima, ma avevo paura che se ci avessi riprovato avrei sentito di nuovo quel dolore e non volevo illudere Jace, perciò ho cercato di soffocare i miei sentimenti ma con scarsi risultati: sono ormai sei mesi che ci scambiamo sorrisi circostanziali quando ci incontriamo nei corridoi o brevi parole quando non ne possiamo fare a meno, eppure quello che provo per lui si è fatto ancora più forte.

Questa non è una fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora