17. - Relazioni poliamorose

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Steal my girl, One Direction
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"Dove diamine siete stati?"

"Ciao anche a te Liam." rispondo ironica chiudendomi la porta alle spalle. Poso lo zainetto a terra e tolgo il giacchetto di jeans nero che indosso mentre Evan e Liam, entrambi con la stessa faccia seria e le braccia incrociate, studiano i miei movimenti con attenzione.

"Allora?" mi incalza Evan spostando brevemente lo sguardo alla mia destra, dove c'è Jace che annuisce impercettibilmente come per rassicurarlo che sto bene.

"Ho incontrato papà." dico torcendomi le mani nervosamente e nella stanza cala il silenzio, deglutisco e alzo lo sguardo verso Liam e Evan che si rivolgono uno sguardo allarmato per poi tornare a guardarmi.

"Io credo che sia meglio andare e lasciarvi parlare da soli." dice Jace e io mi volto a guardarlo con un sopracciglio alzato, il biondo mi rivolge uno sguardo di scuse e saluta i ragazzi per poi sorridermi e andarsene.... vigliacco.

"Che c'è da mangiare? Ho una fame assurda." dico tanto per cambiare discorso ma mentre mi dirigo verso la cucina, Evan mi si para davanti bloccandomi il passaggio. Alzo lo sguardo verso di lui e vedo che l'espressione seria che aveva prima è scomparsa lasciando spazio a quella preoccupata.

"Avete litigato?" chiede gentilmente prendendomi il mento fra le dita in modo da farmi alzare il viso e far incontrare i nostri occhi, annuisco piano mentre le lacrime iniziano a salire e Evan mi stringe in un abbraccio, singhiozzo contro il suo petto e lui mi stringe più forte baciandomi ripetutamente i capelli, poi mi allontana prendendomi il viso tra le mani e asciugandomi con le dita le lacrime delicatamente.

"Non per lui." dice semplicemente guardandomi con i suoi occhi nocciola e io annuisco tirando su con il naso e facendolo sorridere.

"Dai, andiamo a mangiare." dice dopo avermi da un'altro bacio sui capelli e un buffetto sul naso da cui mi ritraggo irritata. Evan ridacchia e mi fa cenno di seguirlo per poi dirigersi verso la cucina, faccio per seguirlo ma poi mi volto verso sinistra dove vedo Liam ancora in piedi davanti alle scale che non appena vede che lo sto guardando distoglie lo sguardo, mi scappa un sorriso quando vedo le sue mani strette in un pugno talmente forte da aver fatto sbiancare le nocche così mi avvicino verso di lui e costringo la sua mano ad aprirsi in modo da far intrecciare le nostre dita.

"Ti ha detto qualcosa di...."  non gli lascio finire la frase che lo interrompo stringendogli la mano "Niente di nuovo." dico e lui fa una smorfia.

"Andiamo?" chiedo e lui fa un respiro profondo per poi annuire rivolgermi un sorriso che mi fa automaticamente rasserenare. Liam scioglie la presa solo per avere il braccio libero e mettermelo intorno alle spalle,  mi accoccolo al suo fianco e lo sento ridere.

"Siamo sentimentali oggi?" chiede prendendomi in giro e tirandomi una ciocca di capelli mentre andiamo verso la cucina, lo guardo offesa e gli mollo un pugno sul fianco che lo fa gemere e ridere allo stesso tempo e faccio per staccarmi ma lui non me ne da modo dato che mi attira verso di lui.

"Amico, non è che mi devo preoccupare anche di te adesso?" lo incalza Evan dopo averci lanciato uno sguardo una volta entrati in cucina. 

"Mhh non so, che ne dici Carly? Facciamo diventare la  Scaliam realtà?" chiede Liam alzando ripetutamente le sopracciglia e io alzo gli occhi al cielo per poi fingere un conato di vomito.

Evan ridacchia e mette i piatti a tavola e quando vedo il pollo con le patate i miei occhi si illuminano, mi siedo subito a tavola e distribuisco le porzioni mentre Liam ci riempe i bicchieri con l'acqua. Finalmente iniziamo a mangiare e io, per la troppa fame, finisco il mio piatto in meno di cinque minuti.

Questa non è una fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora