Adore you, Harry Styles
▶ PlayTuta, plaid, fazzoletti, gatto da usare come peluche, patatine e cioccolato; tutto ciò è il mio kit di sopravvivenza a cui ricorro sempre per affrontare l'ultima puntata di una serie tv con i possibili pianti che verranno.
Prendo tutto il necessario e mi dirigo in camera mia seguita da Bacon che cammina come se fosse in passerella, alzo gli occhi al cielo e accelero il passo giungendo finalmente in camera, poggio tutte le cose sul letto e chiudo la porta ancora non pronta per vedere l'ultima puntata di The 100. Mi siedo sul letto, accendo il computer e faccio cenno al mio gatto di sedersi sul letto, in tutta risposta lui miagola con fare di protesta e si arrampica sulla porta nel tentativo di aprirla.
"Smettila di fare lo stupido e vieni qui! Non vuoi sapere come finirà tutto?" e lui si volta a guardarmi per poi guardare la porta "No, non te la apro e ora vieni altrimenti puoi scordarti le crocchette." lo minaccio e lui si volta a guardarmi impaurito per poi venire verso di me e strusciarsi sulla mia gamba.
Roteo gli occhi, gli faccio spazio e lui sale sul mio letto guardandomi con i suoi occhietti verdi. Gli do un bacio sulla testa e apro la pagina, rigorosamente in streaming, della mia serie tv preferita per poi mettermi il computer sulle gambe, aprire il pacco di patatine, avvicinare i fazzoletti, stringere il gatto a me e mettere finalmente play.
Bacon appoggia la testa sulla mia pancia e io lo accarezzo sorridendo nel vedere la nostra somiglianza, sia caratterialmente che fisicamente: ha il pelo di un biondo tendente al rosso, gli occhi verdi, è magro ma non fa altro che mangiare, è pigro ed è affettuoso solo con me e alla mamma mentre alle persone a cui vuole bene lo dimostra in maniera indiretta, a volte la mamma dice che Bacon sono io sotto forma di gatto.
È sabato sera e sebbene inizialmente avevo programmato di uscire con Camila e Ellie, non mi dispiace di passare la serata da sola con il gatto, anche se avrei preferito che mamma non facesse il doppio turno al lavoro. Mia madre è probabilmente l'essere più buono a questo mondo e odio il fatto che lavori così tanto per mantenerci, quando ha divorziato con papà è riuscita ad ottenere la casa e la macchina ma non il il mantenimento mensile che le spettava di diritto, così è stata costretta a trovare un'altro lavoro oltre a quello della cassiera, in un supermercato vicino casa, perciò adesso la mattina lavora alla cassa il pomeriggio come pomeriggio per una clinica veterinaria per cui fa anche doppi turni; lo stress, la fatica di pagare le bollette e il mantenerci le hanno portato qualche capello grigio ma resta lo stesso una delle donne più belle che conosca.
È per lei che è nato il patto fra me ed Evan ed è sempre per lei che ho iniziato a lavorare come cameriera, in modo da non poterle chiedere niente e vedere quel sorriso orgoglioso quando le porto dei regali dopo aver preso lo stipendio. E anche nella soddisfazione di far vedere a mio padre che non ho bisogno dei suoi soldi con cui cerca di comprare il mio affetto.
Sospiro e addento una patatina cercando di concentrami a pieno sulle immagini e di godermi l'ultima puntata di questa fantastica serie, un'ora dopo sono stesa sul letto a piangere in posizione fatale con il gatto che mi guarda come se fossi pazza.
"Smettila, tu non puoi capire il mio dolore, la mia vita non ha più senso." urlo continuando a piangere e lui miagola per poi sbattermi la sua coda in faccia e miagolare più forte.
"Ho capito, ho capito! Ora ti do le tue crocchette." dico asciugandomi le lacrime e alzandomi dal letto, apro la porta della mia camera e Bacon schizza fuori facendomi sbuffare. Scendo le scale e vado in cucina, prendo la scatola delle crocchette e gliene verso un po' nella sua ciotola e mentre mangia lo guardo male.
"Bacon cattivo, pensi sempre a mangiare invece di consolare la tua padrona." lo rimprovero ma lui mi ignora. Okay adesso mi prenderete per pazza nel veder che parlo ad un gatto ma quella piccola bestiolina è davvero come un figlio per me e quindi lo tratto come tale: lo rimprovero, lo coccolo e pretendo affetto.
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Questa non è una fanfiction
RomanceScarlett Moore non voleva trovarsi in questa situazione. Scontrosa, sarcastica, auto-ironica, testarda e con del succo di limone nelle vene al posto del sangue potrebbe considerarsi una classica adolescente di diciassette anni ma lei ha letto troppi...