Antartide, Pinguini Tattici Nucleari
▶️Play3 settembre, Jace's pov
"Oh andiamo Jace, le feste di Ben sono sempre fantastiche, perché diamine non vuoi venire?" mi chiede Mia per quella che forse è la quarantesima volta, sbuffo e le faccio cenno di sistemare le gambe mentre faccio gli addominali con lei sopra come peso.
"Devo allenarmi Mia, la scuola inizia la settimana prossima e poi non avrò così tanto libero per allenarmi per le selezioni tra i compiti e tutto il resto." dici facendola alzare per un attimo in modo da mettermi in posizione per fare i plank e poi farle segno con la testa di ritornare a sedersi sulla mia schiena.
"Che secchione che sei." mi prende in giro e mette le mani fra i capelli con l'intento di scompigliarmeli, ma la ritrae subito emettendo un verso schifato "Che schifo sei tutto sudato." urla e io scoppio a ridere.
"Basta Jace, non puoi passare gli ultimi giorni delle vacanze ad allenarti, quindi ora zitto e vatti a fare una doccia mentre io ti cerco qualcosa di carino da mettere e non accetto un no come risposta." dice alzandosi non appena la lancetta dei secondi segna che è passato un minuto.
"E va bene, ma dì a Ryan che andiamo con la sua auto, non ho intenzione di affrontare questa serata da sobrio." dico prendendomi un paio di boxer dal cassetto per poi andare nel bagno che si trova in camera mia e lasciandoci Mia che intanto ride.
Mi spoglio ed entro nella doccia aprendo il getto d'acqua e girando la manopola completamente verso sinistra per averla fredda in modo da riprendermi dall'allenamento e rinfrescarmi e inizio a lavarmi alla velocità della luce, battendo i denti per il freddo. Mia sostiene che io abbia dei seri problemi per lavarmi con l'acqua fredda e che un giorno mi beccherò una polmonite ma, come al solito, non seguo mai il suo consiglio di provare a farmi una doccia calda.
Dopo aver finito di lavarmi esco dalla doccia e mi infilo l'accappatoio e i boxer ed esco dal bagno trovando Mia sdraiata sul mio letto con vicino alcuni vestiti, che sono sicuramente per la festa. Mi avvicino al letto e dopo aver dedicato loro una breve occhiata decido che vanno bene, così mi tolgo l'accappatoio e nello stesso istante Mia si mette le mani davanti agli occhi facendomi scoppiare a ridere.
"Jace!" grida per poi cercare a tentoni il cuscino e lanciarmelo contro non facendo altro che aumentare le mie risate, Mia allarga due dita e quando vede che ho i boxer addosso si toglie le mani dagli occhi e mi lancia un altro cuscino che però stavolta riesco a schivare.
"Ti odio." borbotta e io mi avvicino a lei per poi scuotere la testa come un cane e riempirla di mille goccioline che sfuggono dai miei capelli bagnati, la ragazza spalanca la bocca scioccata poi mi punta addosso uno sguardo omicida e salta giù dal letto cercando di mettermi le mani attorno al collo per strozzarmi ma io inizio a correre e mi precipito fuori dalla stanza.
Corro per il corridoio con Mia alle calcagna e anche se lei è molto atletica, io sono più veloce di lei e riesco a mettere una grande distanza tra di noi. Mi giro per vedere quanto è lontana da me appena ritorno a guadare davanti a me mi ritrovo la mia sorellina a pochi metri di distanza che saltella e non accenna a spostarsi, mi fermo di scatto per non travolgerla ma così facendo perdo l'equilibrio e cado con la faccia a terra.
"Ottimo lavoro Katy ahhh!" urla Mia cadendo sopra di me, emetto un verso di dolore e do un colpo a Mia cercando di scrollarmela di dosso ma la mia amica non si sposta; sbuffo e guardo davanti a me trovando i piedini di Katy che si avvicinano verso di noi e saltellano, alzo lo sguardo e trovo la bambina che ci guarda divertita e batte la mani "Anch'io voglio giocare!" e detto questo fa il giro si butta su di noi.
"Katy!" diciamo in coro io e Mia e lei in tuta risposta ridacchia, sospiro e con il braccio cerco a tentoni il fianco della bambina per poi farle un leggero solletico, per quanto mi sia possibile in questa posizione, facendola ridere e saltare via.
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Questa non è una fanfiction
RomanceScarlett Moore non voleva trovarsi in questa situazione. Scontrosa, sarcastica, auto-ironica, testarda e con del succo di limone nelle vene al posto del sangue potrebbe considerarsi una classica adolescente di diciassette anni ma lei ha letto troppi...