5. - Morsi&Cadute

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ME!, Taylor Swift ft. Panic At The Disco
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"Evan levati dalle palle."

"Te lo  puoi scordare." urla di rimando mio fratello spintonandomi e facendomi inciampare sugli scalini del portico di casa.

"Ogni mattina la stessa storia." borbotta amaramente Liam che, appoggiato alla macchina, ci guarda tra il divertito e l'esasperato mentre sul dito fa roteare le chiavi della sua auto.

Prendo la rincorsa e mi butto su mio fratello che ha quasi raggiunto lo sportello del passegger,o a cui oggi ambisco più che mai. Cadiamo per terra ,con me sopra sulla sua schiena e lui che mi lancia diverse maledizioni in aramaico, cerco di alzarmi ma Evan mi morde la mano facendomi urlare.

"Questo era un colpo basso."  urla Liam, per niente intenzionato a fermarci e ormai abituato alle nostre continue lotte, guardandoci con la stessa attenzione a cui riserverebbe solo ad una partita di football.

Stanca di questa situazione e frustrata dal fatto che sicuramente adesso i miei capelli si sono rovinati, decido di mettere fine a questa sceneggiata dandogli un pugno allo stomaco e spintonandolo il più velocemente possibile da me per poi prendere il mio zaino e correre velocemente verso la macchina. Alla velocità della luce metto la cintura, metto la prima canzone dei Maroon 5 che trovo e abbasso lo specchietto controllandomi i capelli.

"Me la paghi Scarlett." borbotta mio fratello non appena entra nella macchina chiudendo con forza lo sportello e beccandosi un'occhiataccia da parte di Liam a cui mima subito delle scuse.

"Mi devi dieci dollari." cantilena Liam dopo che siamo usciti dal vialetto di casa e io mi volto a guardarlo divertita "Avete di nuovo fatto una scommessa su chi vince?" chiedo alternando lo sguardo tra lui e lo specchietto.

Liam annuisce e mi porge il pugno su cui sbatto le mie nocche per poi fare un gemito e guardare male mio fratello "Ma che diamine hai al posto dello stomaco? Il cemento?" chiedo retorica guardandomi le nocche della mia mano sinistra con cui ho dato il pugno a mio fratello.

"Preoccupati di più per il segno del morso." ribatte divertito lanciando un'occhiata alla mia mano dove effettivamente ci sono i segni dei suoi denti, trattengo un'urlo dall'irritazione e mi sporgo dal sedile per schiaffeggiarlo ma Liam senza nemmeno guardarmi mi spinge al mio posto.

"Ah! Liam è dalla mia parte quindi siamo due contro una." gongola Evan tirandomi una ciocca di capelli in segno di trionfo.

"No, io sono dalla parte della mia macchina e non voglio che il tuo sangue la sporchi." dice e io faccio la linguaccia a Evan per poi uscire lentamente dallo zaino il mascara cercando di non farmi vedere da Liam ma invano.

"Appoggia i trucchi." mi ordina e io lo guardo implorante sporgendo il labbro "Adesso che ci siamo parlati Carter, forse si ricorderà di me, ma non si siederà mai affianco a me se avrò la stessa faccia di uno zombie."

"Più che zombie direi clown impazzito." mi corregge Evan ma io lo ignoro continuando a guardare Liam implorante "Non se ne parla e poi stai già benissimo Carly."

"Ma.." provo a ribattere io ma lui mi interrompe deciso "Scarlett, no."

Sbuffo frustrata e rimetto il mascara apposto per poi guardare arrabbiata fuori dal finestrino. Se c'è una cosa che ho imparato in tredici anni che conosco Liam è che quando mi chiama con il mio nome completo e non 'Carly' è serio come non mai. In realtà è stato proprio lui a darmi questo soprannome che poi hanno adottato anche mio fratello e molto raramente mia madre non so come gli venne in mente di chiamarmi così ma sin dalla prima volta in cui mi ha rivolto la parola mi lo ha sempre fatto ad eccezione di quando è serio, arrabbiato o ha fatto qualcosa che non mi piacerà. Fino agli undici anni ho odiato profondamente questo soprannome perché mi faceva sembrare una bambina di cinque anni ora invece, a patto che lo usino solo lui e mio fratello, mi piace e mi fa strano anche quando non lo usano, soprattutto Liam.

Questa non è una fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora