E rieccoci qua.
Oddio, c'è davvero che è rimasto dall'inizio alla fine? Beh fatelo dire ragazzi miei o siete pazzi o non avete davvero niente da fare nella vita, perché credo proprio che leggere questa storia? La si può chiamare così? Vabbè, comunque dicevo che credo che leggere questa storia sia stata proprio un'enorme impresa.
Soprattutto con quell'enorme palla al piede della scrittrice che adesso pretende da me dei soldi per pagarvi le sedute dallo psicologo. E a me chi me le paga? E poi tuoi i lettori, tuo il problema tesoro.
Comunque come nel prologo di questa storia (Dio come è strano chiamarla così), l'autrice mi ha dato la possibilità di prendere il suo posto per un capitolo, l'ultimo credo, e darmi la possibilità di salutarvi e raccontarvi ciò che è successo dal ballo di fine ad adesso, circa quattro mesi dopo..
Beh ad essere sincera non è successo niente, al contrario di quello che pensate non sono la protagonista di un libro e non mi succede qualcosa ogni giorno (per fortuna oserei dire, altrimenti mi dovrebbero rinchiudere in una clinica psichiatrica) e quest'estate mi sono semplicemente rilassata e divertita con i miei amici e con Jace.
Però va bene, per accontentarvi vi racconterò qualcosina. Quest'estate l'ho passata a fare piani con Liam per quando saremmo andati a Yale, dove siamo attualmente, e a studiare insieme a lui per prendere la patente, che dopo anni ho finalmente ottenuto il mese scorso; l'ho passata con Mia, Ellie e Camila, dopo la cerimonia dei diplomi infatti abbiamo passato quasi la maggior parte dei pomeriggi insieme e ad organizzare migliaia dei modi dopo l'inizio del college dato che tutte prenderemo università diverse: Camila alla Brown, Mia alla Stanford e Ellie alla Berkeley, Camila e io siamo vicine, stessa cosa per Mia ed Ellie ma in ogni modo due di noi sono dall'altra parte degli Stati uniti dove si trovano le altre; l'ho passata con Jace ovviamente, a fare tutto e niente allo stesso tempo e senza nessuna preoccupazione dato che lui andrà alla Columbia dato che siamo solo a due ore di distanza in macchina e quindi non sarà difficile vederci; l'ho passata con il gruppo tutto riunito a fare giornate a mare o serate alla prima festa che trovavamo o ancora ad organizzare con Ryan e Jason scherzi agli altri; l'ho passata con la mamma e James ad aiutarli ad organizzare il matrimonio e infine con papà a cui non mi sono ancora pentita di dare una seconda possibilità.
Nel complesso è stata una bella estate, ma ovviamente mancava qualcosa, qualcuno, per renderla perfetta e potrete capire sicuramente a chi mi riferisco. Evan mi manca ogni giorno di più, mi manca davvero tanto ma non più in maniera dolorosa e ormai ho imparato a convivere con quel senso di vuoto nel petto; mi sono fatta anche un tatuaggio per lui: all'altezza del cuore adesso ho un pezzo di puzzle scavato, come se mancasse un pezzo al mio cuore ed il senso è proprio quello, Evan me lo ridarà quando ci rivedremo.
Adesso frequento le lezioni a Yale insieme a Liam e non potrei essere più grata di averlo al mio fianco. Sto bene, stranamente. Rileggere l'ultimo periodo della mia vita mi ha fatto in qualche modo bene, anche se non mi spiego il perché. Mia cara autrice rompipalle, forse non hai fatto così schifo.
Spero lo stesso di non vederti mai più per tutta la mia vita.
No, sul serio, dopo che hai ricevuto questo via email sparisci dalla mia vita, sei stata una persecuzione e ho perso ore di sonno per colpa delle tue chiamate notturne in cui dicevi di non sapere cosa scrivere.
Mi raccomando, quando riporti quello che ho scritto nel capitolo cancella quest'ultima parte e vai direttamente ai miei saluti per i lettori:
ciao ragazzi, grazie per aver letto quello che è stato il periodo più strano, felice e poi difficile della mia vita e di essere arrivati fin qui, anche se continuo a credere che abbiate qualche problema.
Scherzo. Più o meno.
Comunque grazie lo stesso, vi amo.
P.S. cara autrice, alla fine fammi sapere cosa hai scelto come titolo. Mi raccomando, nessuna stronzata perché nonostante tutto quello che è successo Questa non è una fanfiction.
FINE.
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Questa non è una fanfiction
RomanceScarlett Moore non voleva trovarsi in questa situazione. Scontrosa, sarcastica, auto-ironica, testarda e con del succo di limone nelle vene al posto del sangue potrebbe considerarsi una classica adolescente di diciassette anni ma lei ha letto troppi...