Cuore sfilacciato

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"Perdiamo il controllo, lo sentiamo fra le mani,
come un castello di sabbia che si frantuma"

Hermione rimase barricata nella sua stanza privata da prefetto per una settimana:
non voleva vedere nessuno, parlare con nessuno, sola con il suo dolore.

Aveva persino smesso di studiare e seguire le lezioni.  Il quadro continuava a complicarsi.

Harry continuava a girare in tondo nel loro dormitorio, Ron era seduto sul letto, con le mani fra i capelli. Dovevano parlare con lei, fortunatamente non aveva commesso pazzie.

Albus aveva concesso loro di non presentarsi alle lezioni quel giorno per poterle stare vicino psicologicamente.

-Proviamo a bussare?- disse Ron con sguardo impensierito
Harry fece un respiro profondo.                   Picchiò la porta per farsi aprire:
-Hermione, potresti aprire, dobbiamo parlare,
Silente ha chiesto di te.-

Affranta e rassegnata la riccia decise di sbloccare la porta. Clack.
Si girò di spalle e si adagiò sul letto per non guardarli in viso.                                                 Stava per implodere dal dolore.
Le sue occhiaie era mutate da viola a verde, le pupille ristrette e la rabbia traboccava da ogni dove.
Hermione c'era sempre stata a sostenere i suoi amici. Era ora che anche i due le facessero da spalla.

- Hermione, urla , inveisci , tutto ciò che vuoi, ma ti prego, parlaci- disse esortandola il corvino.
- Non puoi rimanere qui per sempre e poi non sarai più la prima della classe- scherzò Ron con poco tatto.

Hermione lanciò un'occhiata di odio al rosso con veemenza.
- Non mi interessa-

Era arrivata perfino ad ignorare l'istruzione, proprio lei, la persona più assetata di conoscenza che Harry conoscesse.

- Kaytlyn ha mandato una lettera.- disse il corvino con la speranza di farla reagire, mostrandola alla riccia.

Immediatamente Hermione si precipitò a strappargliela dalle mani.

- Lasciatemi sola.-
- Hermione ma- approcciò il rosso
-HO DETTO FUORI-

Non riusciva più a mantenere il controllo, non poteva.

Probabilmente vi starete chiedendo chi è Kaytlyn... facciamo qualche passo indietro

Kaytlyn Graves è ,senza troppi giri di parole, la migliore amica di Hermione: lei ed il trio si sono conosciuti il primo anno ad Hogwarts in una situazione particolare: durante la preparazione della pozione scacciabrufoli Kaytlyn ha ceduto a lei uno dei suoi due aculei di porcospino, essenziali per la riuscita della pozione. Dopo questo evento sono diventate inseparabili; lei finì per diventare il quarto elemento dell'attuale trio.

La ragazza è una grifondoro, ma....tempo al tempo.
L'anno era iniziato senza di lei: il primo giorno di scuola Albus aveva avvertito Ron , Hermione ed Harry che la ragazza non sarebbe rientrata prima di Gennaio, a causa di gravi problemi nel suo nucleo familiare. Ragion per cui Hermione aveva bisogno del suo sostegno.

Torniamo da Harry e Ron

Harry sospirò profondamente.
- Spero che quella lettera e le parole di Kay possano aiutarla-
- Starà bene? Silente ha detto di non preoccuparci, ma se rientrerà dopo Natale vuol dire che,insomma, ho paura che le sia successo qualcosa-
- Hermione saprà, ce lo dirà se nella lettera accenna qualcosa.

Provava a rompere freneticamente la ceralacca:

Cara Hermione,
Ho saputo oggi stesso riguardo... meglio non ripetere il suo nome.
Spero che ti sia arrivata in poche ore, come promesso da Silente.
Vorrei tanto poter rincuorarti, dirti che andrà tutto bene, preferisco la verità: ora più che mai devi essere forte, non lasciare che la collera ti annebbi; questo non significa dimenticare ciò che è successo oppure credere che sia giusto,anzi, ma resta da capire il perché.
Non mi è stata spiegata bene la storia completa, ma il punto é : perché hanno provato ad uccidere te e non Harry?
Ti consiglierei di parlarne con Silente.
Io come sto? Considerando la situazione sto bene, dillo anche a Ron es Harry. So che probabilmente siete preoccupati ma conto di rientrare a Gennaio, mi raccomando, dovrai aiutarmi a recuperare!;)
Non lasciare che questo terribile avvenimento possa sgretolarti, ti prometto che sconfiggeremo Voldemort.
È una promessa.

Un grande abbraccio

KayKay

Quelle parole la fecero sorridere, recuperando un po' di calma.
Sarebbe tornata presto.

Il giorno seguente Hermione decise di metter fine al suo isolamento.
Uscì dalla sua camera da prefetto, senza sorridere. Era comunque riuscita a farsi coraggio.

Uscita dalla Sala Comune e arrivata nella Sala Grande si rese conto che aveva tutti gli occhi puntati addosso: lai con noncuranza si sedette vicino Harry e Ron ed iniziò a mangiare.

-'Giorno- fece il rosso
Lei non rispose.
- Hai letto la lettera di Kay? Come sta?- domandò il corvino
Dopo qualche attimo rivolse loro la sua attenzione e parola:
- Ha detto che rientrerà dopo le vacanze di Natale, sta bene- rispose neutralmente
Non traspariva nessun tipo di emozione nella sua voce. Niente di niente.

Voleva tenere tutto per sé. Harry aveva già troppe preoccupazioni a cui badare e Ron, beh, è un ragazzo intelligente e gentile.. ma quando si tratta di essere inopportuni è un maestro.

Durante le lezioni si era seduta agli ultimi banchi per non attirare sguardi indiscreti.
Non era concentrata, ma fortunatamente i professori non la interpellarono mai.

Nel pomeriggio, appena terminata l'ultima lezione riuscì ad allontanarsi dal Castello per andare verso il Lago Nero. Si appartò lì, dove tutte le sue vecchie memorie affluirono.

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-Eh no dai Ced! Ho paura!- disse Hermione fra lo stizzito e divertito
- Solo un piccolo tuffo! Silente ha fatto un incantesimo, nessun animale può attaccarci!- esclamò il ragazzo.
Dopo qualche attimo di titubanza la ragazza accettò.
Ced la spinse in acqua ridendo e facendola inciampare.
- Ti odio- affermò ridendo.
Il Tassorosso si tuffò in acqua con lei.
- Ora ci vorranno giorni prima che io riesca a scogliere le alghe dai capelli- rimarcò lei esasperata mentre tentava di districare la sua povera chioma.
Continuava a fissarla, sorridendo.
- Perché mi guardi così?- disse sghignazzando
-Contemplo una bellezza naturale del lago-
- Ma smettila! Sei veramente incorreggibile! -
La prese al volo e la baciò.
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-Hermione, Hermione-
Una voce astrusa la richiamò nel presente.
Si voltò: c'era un Harry impensierito, preoccupato per la sua , beh per lui non era più solo un'amica.

Si adagiò distante da lei, pensando solamente in seconda istanza che fosse stato troppo avventato e inopportuno.

-Scusa, se vuoi stare sola mi allontano-

Anche se circondata da persone si sentiva sola: era abbandonata a se stessa.

-No. Rimani-
-Harry...tu.. so che non li hai mai conosciuti ma, come hai superato la loro perdita?

- Voi mi avete aiutato a vedere luce dove io non la percepivo. Siete come la famiglia che non ho mai avuto-

Continuarono a parlottare e a lanciare sassi nel lago: ciò si trasformò in una competizione a chi riusciva a lanciarli più lontano.
Hermione accenno un primo sorriso dopo la sera del 31 ottobre.

A osservare i due giovani dalla finestra vi era Silente.  Ah, che mente prodigiosa!
Vedeva cose ancora celate allo sguardo e al pensiero altrui.

L'uomo continuava a ripensare e a riflettere riguardo l'accaduto: come era possibile che Hermione fosse entrata in possesso di qualcosa importante per Voldemort?
Camminando avanti e indietro nel suo studio rimuginò per varie ore per poi giungere all'unica conclusione possibile: doveva parlare con la ragazza.

Tu ed Io? Impossibile Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora