Tu ed Io? Impossibile

Dietro lo specchio

Chi regala qualcosa di grande non trova riconoscenza, perché chi lo riceve ha già troppo peso nell'accettarlo.

Friedrich Nietzsche .

Si avviarono verso la biblioteca in completo silenzio.

Varcarono la porta.

Kaytlyn sospirò.

Nonostante le ricordasse il luogo in cui era stata rinchiusa, la considerava la sua vera casa, ciò che le aveva fornito vita.

-Ci sediamo?- chiese alla fanciulla indicando il tavolo dove erano seduti Harry e Ron.

Ma la ragazza si era già imboscata fra gli scaffali.

- Ti aspettiamo-

Dopo qualche minuto riemerse da dietro un'anta polverosa, con un grosso volume sotto braccio.

Lo appoggiò sul tavolo, accomodandosi accanto a Ron.

- Kay, hai sbagliato il volume di " Svelare il futuro" , noi usiamo il terzo , non il quinto-
rispose Hermione con fare materno e saccente.

Kaytlyn scosse la testa.

- Ho smesso di usare i libri del quinto anno da mesi-

- Di che cosa stai parlando? Hai dimenticato tutti i libri che usiamo?- disse Ron ridendo

- Intendo che ho finito tutto il programma di quinto e sesto anno -

Hermione la guardò sbigottita e in ansia.

- Ma sei sicura? Sono più di 35 libri! Solo il sesto manuale di incantesimi sono 500 pagine.

Una goccia, una dopo l'altra, pronte a far traboccare il vaso.

- Che c'è ? Credi che sia così stupida da non poterlo fare? Definisci le capacità di qualcuno solamente da delle sciocche valutazioni ?
Oppure ti arreca solamente fastidio che qualcuno possa sapere più di te?
Hai paura di non essere la migliore?-

Inferocita afferrò il volume e lasciò la stanza , osservando la riccia, disgustata.

Nessuno replicò, Hermione fece per precipitarsi all'inseguimento della ragazza, ma Harry la bloccò.

- Lasciala sola-
- Ma lo è stata per troppo tempo! -

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Si fiondò verso le scalette dell'ingresso , continuando a digrignare i denti.

Dall'alto Silente la sorvegliava discretamente.

Era arrivata l'ora del confronto.

La raggiunse a passo lento.

- Signorina Graves-

Alzò lo sguardo verso il preside, chiudendo immediatamente il libro.

- Sí professore?-

- Potrei rubare qualche minuto del suo tempo?-

-Certo-

- Seguimi-

Quando si approcciarono all'entrata dello studio ella rimase piacevolmente sorpresa alla vista di tutti quegli oggetti strambi.

Non era mai stata lì, nè per bene nè per male.

-Siediti-

Posò lo sguardo sull'uomo , parlando ai suoi occhi.

- Signore , io...-

Si alzò elettrica dalla sedia, iniziando a ciondolare per la stanza.

- Sai, anche io cammino avanti e indietro nello studio, quando c'è un problema da risolvere;
una tazza di tè?-