Contatto ravvicinato

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"Le parole sono la nostra massima e inesauribile fonte di magia, in grado sia di infliggere dolore che di alleviarlo."
Albus Silente.

Ennesimo giorno. Ennesimo risveglio smorto.
Harry lanciò le coperte lontano da lui e infilò le ciabatte. Ron era già sveglio: non aveva dormito molto.
-Harry , sono già stato in Sala Grande, si vocifera che si andrà oggi pomeriggio ad Hogsmead.
Harry assonnato rispose: - Più tardi andiamo meglio è... credevo saremmo andati nel fine settimana-
- A quanto pare no, dai vestiti, così andiamo.
Nel frattempo nel dormitorio femminile Hermione raccoglieva delle pergamene:
aveva passato la nottata accampata vicino le vetrate per guardare le stelle e studiarle, il suo sorriso era più luminoso di esse.
Si avviò senza i suoi amici, persa nei suoi pensieri, verso la Sala Grande.

- Miei cari , oggi le lezioni sono sospese, così potete prepararvi bene per la gita ad Hogsmead.- annunciò Flitwick
Al tavolo di Grifondoro Harry era ( beh in termini moderni potremmo definirlo uno slime :) ) : non parlava con nessuno, tranne che con Ronald.
-Sono felice di non far lezione, così possiamo passare del tempo assieme, che ne dite ragazzi?- chiese entusiasta Hermione
-Sí,ottima idea!- esclamò Ron
Harry si pronunciò a favore con qualche parola.
Optarono per una passeggiata verso la stamberga strillante.

Correndo come dei bambini verso il cortile, Harry decise di abbandonare la tristezza e indossare la maschera del dolore, per sopportare qualsiasi cosa che riguardasse Hermione e Cedric.
- Allora, con chi andrete al ballo?-
Harry si fece forza: - io non lo so , ma Ron farà strage di cuori- disse , sforzandosi di scherzare
-Beh, modestamente- scherzó Ron aggiustandosi la divisa.
Hermione sorrise.
-Troverai sicuramente qualcuno Harry, ci sono decine e decine di ragazze che vorrebbero venire con te-

Harry calciò una pietra: l'unica ragazza con cui voleva andare non voleva.
Passarono il loro tempo a parlare seduti davanti al platano picchiatore: Ron non toglieva gli occhi di dosso a Hermione per un secondo e Harry guardò Ron per evitare lo sguardo di Hermione.
-Che ne dite di entrare nella stamberga strillante? Sembrano passati secoli dall'ultima volta che siamo entrati qui- propose Ron
- Va bene dai- rispose Harry
Entrarono e la esplorarono, essendo una casa magica gli ambienti mutavano.
Correndo e ridendo Harry e Hermione superarono Ron e si avventurarono in un corridoio: improvvisamente le mura si restrinsero.
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Ero a pochi centimetri dalle labbra di hermione, il pavimento cedette dal suo lato : la presi per il fondoschiena
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Harry mi afferrò al volo: era così vicino a me , osservai i suoi occhi azzurri per quelli istanti che parvero ore
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improvvisamente il corridoio tornò come prima e Ron accorse in loro aiuto.
Il cuore di Harry si era fermato: brividi lo percorrevano. Hermione respirava affannosamente.
Nessuno seppe cosa provarono in quei momenti.

Tu ed Io? Impossibile Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora