Nel tentativo di ricongiungere i brandelli, si rese conto che mancava la cosa più importante: la forza di farlo.
Natale.
Quell'anno nessuna scorribanda giocosa.
Niente di niente.Si erano assopiti tutti nella stanza di Hermione.
Kaytlyn nel suo letto, sul lato opposto Ron, mentre Harry si era addormentato sul puf accanto al letto della riccia.
Il corvino si levò per primo; si beò della loro innocenza.
Lí, in un mondo lontano dalla realtà, dove le preoccupazioni sembravano dissiparsi, almeno per qualche attimo.
Dopo un quarto d'ora anche Kaytlyn spalancò gli occhi:
si voltò per controllare Hermione e la sua valigia.
Tutto regolare.Aveva già iniziato,
anche se mancavano 6 giorni.Fortunatamente era riuscita a recuperare diversi capi vintage, per riuscirsi ad infiltrare con successo.
L'ironia del destino non aveva fine;
avendo oramai terminato l'intero programma, persino quello del settimo anno, avrebbe avuto tutto il tempo di organizzare il piano, anche se aveva deciso.Lo avrebbe ucciso, senza alcuna pietà.
Con l'Anatema che uccide.-Da codardi- pensò.
Doveva soffrire, come nessun altro prima, ma non aveva intenzione di mandare in fumo la missione per qualche giochetto.
La posta in gioco era troppo alta.Nonostante la sua premeditata intenzione aveva riempito una bisaccia con varie pozioni curative e una dozzina di Bezoar; farsi Tom Riddle come nemico non era una buona idea.
Ma meglio premunirsi.Harry ritornò con un piccolo paniere con la colazione per tutti e quattro.
- Ron, è Natale - sussurrò Harry per svegliarlo.
- Buon Natale -Si divisero la colazione.
- Non mangi?- chiese Kaytlyn a Hermione.
- Silente mi ha detto di non farlo, solo sangue.- mormorò debolmenteSgranocchiando un biscotto la giovane si alzò e si accinse ad aggiungere una fiala di sangue alla flebo babbana.
I due ragazzi guardavano assenti:
la facilità con cui maneggiava quella sostanza li destabilizzava non poco.Harry si avvicinò appena Kaytlyn ebbe terminato:
- Meglio?-
- Meglio-Si baciarono velocemente, il corvino le rimboccò le coperte.
Passò qualche minuto e Hermione si riaddormentò.
Aveva fame . Fame di sonno.Cosa che faceva preoccupare Kaytlyn.
'e se non dovesse più svegliarsi' continuava a chiedersi .Sentí una mano posarsi sulla sua spalla:
- Abbiamo deciso - disse Harry mentre guardava Ron, che annuiva complice.
- Credo che questo sarà molto più utile a te -
Le porse un mantello finemente lavorato.
Era il suo mantello dell'invisibilità.Non rispose.
Simulò una specie di abbraccio.
- Grazie -
- Non ho fatto regali di Natale, non ho avuto tempo- rispose lei guardando il mantello.
- L'importante è che tu sia qui -
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- Oh signorina Graves, entri pure -
Socchiuse la porta sommessamente.
Si sedette e dopo qualche attimo di silenzio parlo:
- Professore , è normale che Hermione dorma giorno e notte?-- Oh sì; la malattia si nutre della sua energia , perciò necessita di dormire quasi tutto il giorno-
- Ma perché tutto ciò è successo? Il sangue non dovrebbe rinvigorirla?-
- La terrà in vita anche se ad un passo dalla morte, ma non si potrà tornare indietro, il sangue non la renderà più forte-
-Ma allora perché ha iniziato a stare meglio quando ha iniziato ad assumerlo?-
- Per lei, signorina: è tutto a livello psicologico, sapeva che stava per tornare -
Guardò in basso: tutta colpa di Harry e della loro rissa.
- Non devi colpevolizzarti, sarebbe successo in ogni caso-
Dannato genio.
Dopo un lungo silenzio di meditazione Silente poggio sulla scrivania diverse pergamene.
Iniziò a distenderle e fece cenno a Kaytlyn di ispezionarle: L'albero genealogico dei Black.
La sua mente balenò a Sirius.
- Dovrai circondarti dei componenti di questa famiglia, se sarai attorno a loro Tom Riddle sarà più facile da raggiungere, poiché lui rispetta le famiglie purosangue oltre ogni misura.-
- Finché ci saranno loro ed io sarai al sicuro-Ma il suo piano era un altro.
Morte.————————————————————————
- Acqua - sussurrò Hermione.
Harry porse lei un bicchiere di vetro, aiutandola a bere.
Dovevano trovare il modo di dirglielo.
- Hermione, Kaytlyn dovrà partire -
Lasciò andare la sua mascella, spiazzata.
Cercò di mettersi seduta.- Ma è arrivata da pochi giorni! Dove va?-
Prese la sua piccola mano tremante.
- Silente le manderà nel passato, per salvarti -
Silenzio.
- Non se ne parla neanche!- vomitò mentre tentava di alzarsi dal letto freneticamente
- Dice che non abbiamo scelta-
- Dovrà affrontare tutto da sola, senza aiuto!-
- Avrà Silente e noi.
Impedirà una guerra-- Siete impazziti? Non può tenere sotto controllo tutto quanto.
Dobbiamo andare insieme-- Tu non riesci nemmeno ad alzarti: dobbiamo restare qui; c'è la possibilità che lui si accorga che qualcosa sta cambiando-
Ancora silenzio.
- Lei è forte, riu-
- No Harry, è troppo.
Non perché lei non sia capace, ha troppi pensieri per la testa, ha bisogno di aiuto, non deve rimanere sola ancora- continuava a ripetere balbettando- Hermione, che ci piaccia o no, lei non vuole stare più qui.-
- E allora perché fa tutto questo se non vuole più stare con noi? È una pazzia.-
- Per dare un futuro a noi.-
Noi.
- Per vederci felici -
- Per ridarmi i miei genitori-Impotente il suo labbro si piegò e la ragazza scoppiò a piangere con tale disperazione che Harry dovette sorreggerla per evitare che cadesse.
- Non è giusto - disse singhiozzando a fatica.
La strinse a sè.
- Lo so-
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Tu ed Io? Impossibile
FanfictionHarry Potter e Hermione Granger. Lui c'è sempre stato per lei. Lei c'è sempre stata per lui. E se per la prima volta si guardassero con occhi diversi? Come mai avevano fatto prima?.... Fra cuori infranti, amori dilaniati e vite strappate alla giovi...