"Una mistura di sangue e lacrime.
Ti fa rinunciare, patire e sorridere.
Ma dopotutto, è solo la vita."Una risata; nervosa, agognata, repressa, radiosa.
E poi solo lacrime.
Liberatorie e vibranti.Lasciarono scivolare reciprocamente le mani sui polsi.
- C-come hai fatto a ...?-
- Lo sapevo e basta -La cicatrice tremò incisivamente.
- Ah! -
- Siediti-- Io...-
- Non dire nulla; mi dispiace per essermi comportata così, temevo di farti ancor più male perché non ero sicura di ciò che provavo per te e poi..-
- Ed ora? Lo sei?-Sí.
- Harry, non so quanto tempo mi rimane -
- Di che cosa stai parlando ? -Sarebbe stato il colpo di grazia.
Era tempo di scoprire le carte.- Sono malata, Harry. L'anello appartenuto a -
deglutì rumorosamente -Voldemort é corrotto da una maledizione. È nel mio corpo -Mani fra i capelli, rantoli intrisi di odio e rabbia.
- Silente ha trovato una soluzione temporanea -
Alzò il capo, in attesa di quella notizia.
- Sangue di unicorno-Rimase inebetito per qualche istante.
- Hermione, ma...-
- Ci ha pensato Silente- intuendo la sua perplessità.La strinse fra le sue braccia.
Congelando quel momento in un frammento della sua memoria.
Beandosi di quel contatto tanto ambito quando richiesto.
- Devi stenderti -
- Sto bene -
- Testardo, in quanto prefetto devo scortarti da madame Pomfrey per un controllo - disse sfoderando un sorriso senza eguali.
- Ehi! Questo è abuso di autorità!-Occhi ridenti, traboccanti di beatitudine, nonostante l'avvento della burrasca.
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- Se i serpeverde continuano a giocare sporco non vinceremo mai la coppa...-
- Non abbatterti, appena Harry potrà tornare a giocare avremo la vittoria in pugno-
- A proposito di Harry, dovremmo andare a vedere come sta-Si recarono verso l'infermeria.
Dal lato opposto del corridoio riuscì a scorgere due figure: un' Hermione composta in divisa e un Harry con un largo saio di lino sgualcito.
Ridevano, sussurravano, scherzavano; come delle spighe baciate dal sole e dal vento primaverile.Le chiacchiere cessarono.
Anche loro riuscirono a metter a fuoco l'immagine: Ron, malconcio e sudato , in abiti da Quidditch, accompagnato dalla sua fida scopa; Ginny, con cappello e sciarpa di lana, avvampante di stupore sulle guance.- Harry?- chiese con il suo classico tono titubante.
Non vi fu risposta poiché egli non diede lui tempo.Corse da lui, seguito da Ginny.
- Come hai..? Stai bene?-
Sorrise lui.
- Ogni cosa è al suo posto-
Lasciò scivolare lo sguardo sulla sua mano.
Ginny portó le mani alla bocca.
Ron confuso.
Hermione più di lui.
Attese.
La afferrò cautamente, cedendo al calore.
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Tu ed Io? Impossibile
FanfictionHarry Potter e Hermione Granger. Lui c'è sempre stato per lei. Lei c'è sempre stata per lui. E se per la prima volta si guardassero con occhi diversi? Come mai avevano fatto prima?.... Fra cuori infranti, amori dilaniati e vite strappate alla giovi...