Fine ( Un nuovo inizio )

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La morte divide il popolo in diversi tranci:
i pavidi, gli incoscienti, gli assenti, i consapevoli.

I pavidi la temono più di ogni altra cosa, attanagliati da ciò che potrebbe accadergli per tutto quello che hanno fatto in questa vita.

Gli incoscienti mostrano di non aver paura, quando invece la mancanza di respiro li lascia insonni.

Gli assenti sono delle anime disperse sulle nostre nere terre, in attesa della giunta del salvatore. Forse di un salvatore inesistente, qualcosa a cui si aggrappano solo nella speranza che non ci sia una fine.

Ed infine lasciamo spazio ai consapevoli:
alcuni di essi la affrontano strappandole tutto ciò che riescono ad afferrare dalle sue mani, altri si consegnano ad essa, fermi nella loro posizione, salutandola come una vecchia amica.

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Così il grande giorno era arrivato.
Minuto più, minuto meno.

Si levò di primo mattino ,verso le 6,
e terminò la preparazione del bagaglio.

E poi la divisa.
La ripiegò con cura e la pose sotto il cuscino.

Non ne avrebbe avuto bisogno:
in primo luogo le divise degli anni quaranta erano leggermente diverse , quindi sarebbe stato doveroso non utilizzare quella attuale, per non destare alcun sospetto ; e poi, probabilmente Silente l'avrebbe sottoposta nuovamente ad uno smistamento, sempre per il medesimo motivo.

Si accovacciò dinanzi al suo armadio , lo aprí e sblocco un doppiofondo che aveva applicato lo scorso anno, essendo certa che Hermione sarebbe diventata prefetto.

Ne estrasse uno scrigno nero pece: lo afferrò e lo trasfigurò in una pergamena, riponendola nel baule.

Prese il suo diario:
incastonato al centro della copertina c'era un grande drago rampante di bronzo circondato da un'area di colore sciolto , fra il verde e il blu, gli angoli erano protetti da dei sostegni, anch'essi di bronzo, adornati da gemme verdi finemente intarsiate.

- Evanesco -

Lo ricoprí con un panno, non potendolo più vedere: in questo modo poteva individuarlo quando voleva.

Aveva deciso di farlo sparire, e per una buona ragione.

Chiunque lo avesse letto avrebbe conosciuto cose che avrebbe preferito tenere per sè.

Indossò dei vestiti sdruciti, ma puliti, come consigliatole da Silente.

Camicia verde oliva , pantaloni beige e scarpe marroni.

Cercò di sciogliere i nodi tra i suoi capelli con cura, per poi fallire miseramente.

Si guardò allo specchio:
un volto stanco e minato dalle intemperie.

Schioccò le dita ed ecco che assunse una nuova espressione.

Determinazione.

Il suo mostruoso autocontrollo era una delle poche cose che poteva permetterle un po' di vantaggio, ma anche Riddle non sarebbe stato da meno.

Prese le ultime cose da sotto il suo materasso e le pose sotto un doppiofondo che aveva piazzato nella valigia.

Tutto pronto.

La fece scattare , per poi non riaprirla più.

- Ehi - disse Hermione debolmente, facendole capire di essere sveglia.

Cercò di sedersi in modo composto, riuscendoci non con pochi sforzi.

- E cosí mi lasci sola un'altra volta?-
domandò la riccia, cercando di sdrammatizzare la situazione.

Tu ed Io? Impossibile Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora