24. It's My Work

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POV's Derek
Mi svegliai con il collo indolenzito, quasi come tutto il corpo. Dormire appeso ad una ringhiera non era proprio una posizione comoda, soprattutto se le uniche cose che ti tenevano dritto erano delle manette strette attorno ai polsi, portati sopra la testa.

<<Ma ben svegliato, dormiglione.>> mi irrigidii quando sentii la voce di Kate, e mi voltai a guardare la sua figura. Era seduta su una sedia, davanti ad un tavolo su cui c'era tutta la mia roba, a partire dal cellulare e dal portafoglio.

<<Sei rimasto privo di sensi a lungo, sai.>> continuò a parlare, mentre i miei occhi pieni di odio non riuscivano a staccarsi dalle sue forme. Mi facevo schifo da solo, ero disgustato dal fatto di essere ancora attratto da lei in qualche modo, dopo tutto quello che aveva fatto alla mia famiglia.

<<Dov'è Cassandra?>> chiesi a denti stretti. Era per lei che mi ero ritrovato in quella situazione, e probabilmente Kate aveva calcolato tutto. Sapeva che sarei venuto a cercarla, ed io sapevo che avrei rischiato molto. Ma non potevo lasciare Cassandra da sola nelle mani degli Argent, dovevo almeno provare a salvarla.

E ci sarei riuscito, in un modo o in un altro.

Vidi Kate fare un sorrisetto odioso, e poi voltare la testa verso un angolo buio della stanza, nel quale vidi una figura stesa a terra, con la faccia rivolta al muro e i vestiti pieni di sangue. Strattonai le manette appena capii che si trattava di Cassandra, e cercai di liberarmi. Non sentivo il suo battito cardiaco, mentre il mio aveva iniziato ad accelerare fin troppo.

Kate scoppiò a ridere. <<Ma guardati, sei così patetico.>> commentò. <<Prima la abbandoni e poi ti preoccupi per lei...sei davvero un bastardo senza cuore.>>

Spostai lo sguardo su di lei. <<Che cosa le hai fatto?>>

<<Avresti dovuto insegnarle a non immischiarsi nei nostri affari.>> disse con tono più serio, facendomi corrucciare le sopracciglia dalla confusione. <<Eravamo venuti a cercare te, ma lei si è messa in mezzo e ha messo al tappeto due miei uomini. E poi ha cercato di uccidermi...ho dovuto fare qualcosa a riguardo.>>

Ruggii, strattonando di nuovo le manette, ma neanche riuscivo ad allentarle. Mi avevano sparato, e per quanto ci avessi messo poco a guarire, non avevo ancora ripreso completamente le mie energie.

La mia reazione la fece nuovamente ridere. <<Stai tranquilla, il proiettile non la ucciderà.>> disse, indietreggiando per avvicinarsi alla porta scorrevole di quella stanza. <<Beh...non subito almeno.>>

Ruggii. <<Lasciala andare, Kate. È me che vuoi, lei non c'entra.>>

<<In realtà volevo l'altro Beta, ma siccome ora siete in tre e non più in due...mi accontento di quello che trovo.>> rispose, alzando le spalle. <<E poi è il mio lavoro, Derek. Do la caccia ai lupi mannari, e si dia il caso che Cassandra lo sia.>>

<<Vuoi torturarmi? Allora fallo.>> dissi. <<Ma lascia stare Cassandra.>>

La sua espressione si addolcì, come se stesse parlando con il bambino più adorabile che avesse mai visto. Persino la sua voce era più falsamente dolce. <<Tesoro, io non voglio torturarti.>> tornò indietro sui suoi passi, e si avvicinò a me. <<Piuttosto voglio recuperare il tempo perduto. Ricordi quanto ci siamo divertiti?>>

<<Quando hai bruciato vivi i miei famigliari?>> dissi con arroganza, stringendo le mani a pugno per cercare di controllare le mie pulsazioni dovute dalla rabbia.

<<In realtà pensavo più a tutto il sesso che abbiamo fatto.>> ribadì con voce seducente, che mi fece irrigidire la mandibola. <<Ma anche l'incendio non è stato male.>>

HAZARD - Pericolo costante (Teen Wolf) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora