23. Bastard!

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<<Vieni qui, bastardo!>> Kate caricò il fucile, e sparò al tronco dell'albero accanto a quello dietro la quale mi ero nascosta.

Dopo essere uscita da scuola avevo deciso di andare a fare una passeggiata nel bosco, e per caso mi ero trovata a sentire delle voci, una delle quali avevo riconosciuto come quella di Kate. Erano solo in tre, un'occasione del genere non mi si sarebbe presentata mai più...così avevo deciso di fare un tentativo...

Pensavo che in questo modo avrei reso Peter fiero di me, uccidendo Kate come spesso mi aveva ordinato...ma la situazione sembrava essere peggiorata appena uno dei due uomoni che accompagnavano la donna era riuscito a spararmi ad una gamba. Era un proiettile normale per fortuna, ma il mio arto inferiore ci aveva messo un po' a guarire, e nel frattempo aveva dato molto vantaggio ai tre cacciatori, che erano riusciti a circondarmi.

Li sentivo, sentivo i loro cuori ovunque attorno a me, eppure per qualche grazia divina non si erano accorti di avermi messa alle strette.

Chiusi gli occhi e sospirai, cercando di capire quante possibilità avessi di tornarmene a casa senza che i tre si accorgessero di me.

<<Avanti, Cassandra.>> dissi a me stessa, sussurrando per non farmi sentire. <<Sei un lupo mannaro, sei una predatrice.>> continuavo a ripetermi queste parole come un mantra, come se potessero darmi la forza e il coraggio di staccarmi da quel tronco per agire.

Aprii gli occhi, illuminati di azzurro metallico, e ringhiai per darmi la carica, quindi mi voltai e con un salto mi arrampicai sull'albero.

Il mio piano era quello di attirarli lì, confondere loro le idee così da poterli poi prendere alla sprovvista e attaccarli. Questo era l'unico modo per potermene andare a casa: attaccarli.

Sarebbe stato difficile, ed ero ancora stanca dalla lotta che avevo avuto con Derek, ma ero determinata.

Così, quando vidi che uno dei due uomini era caduto in pieno nella mia trappola, avvicinandosi al punto in cui poco prima c'ero io, ruggii e mi lasciai cadere sulle sue spalle. L'uomo sussultò e cercò di buttarmi a terra, ma nel momento in cui mi accorsi che voleva spingermi contro al tronco, lo lasciai andare. Il risultato fu che lui sbattè la schiena contro l'albero, ed io ne approfittai per tirargli un calcio in pancia, che lo fece scivolare a terra. Sentii alle mie spalle dei passi avvicinarsi a me, e mi voltai appena in tempo prima che una freccia mi colpisse.

Ruggii e corsi incontro al secondo uomo, che non perse tempo a scoccare l'ennesima freccia con una balestra. Stavolta però riuscii ad afferrarla al volo prima che mi colpisse in pieno volto.

<<Wow...>> commentai, guardando con stupore la punta a pochi millimetri dal mio naso. Poi sorrisi vittoriosa, e conficcai la freccia nel fianco dell'uomo che fino a pochi istanti prima era accasciato ad un albero, e che si era avvicinato a me appena si era ripreso. Mi voltai e lo afferrai dal collo, gli ruggii in faccia e poi lo lanciai contro ad un altro albero.

Mi girai verso l'altro uomo, che nel frattempo aveva preso una pistola. Mi avvicinai a lui, e dopo essermi spostata per evitare una pallottola in testa, gli colpii il braccio con gli artigli, facendogli perdere la presa all'arma. Gli presi la testa con entrambe le mani e gli tirai una testata, facendolo svenire.

In quel momento, mentre cercavo di riprendere fiato, sentii un qualcosa di freddo appoggiarsi alla mia schiena, e poi una potente scossa percorrermi tutto il corpo, che si irrigidì all'istante e si appesantì, facendomi quindi cadere a terra.

<<Ma guarda un po'...la faccenda si fa interessante.>> sentii la voce di Kate sopra di me, e potei benissimo immaginare un sorrisetto vittorioso nascere sulle sue labbra. <<Non stiamo più parlando di due Beta, ma bensì di tre. E uno di loro è una ragazza...sai, mi sono sempre chiesta come facciano le lupe a sopportare i dolori della trasformazione e quelli mestruali in un unico mese.>>

Ringhiai. <<Vuoi provare?>> mi alzai velocemente da terra e cercai di colpirla, ma quella sua maledetta arma finì di nuovo sulla mia pelle, e mi diede la seconda scarica di scossa. Caddi in ginocchio, mentre il mio corpo era preso da continui spasmi involontari.

<<Ma io ti ho già vista, o sbaglio?>> domandò, posando un piede sul mio petto e spingendomi affinchè cadessi a terra. Poi premette lo stivale sul mio stomaco. La guardai con odio, respirando affannosamente. Il suo volto fu come invaso dalla risposta che stava cercando, e si illuminò. <<Tu sei la piccola Cassandra.>>

Scoppiò a ridere, e il che mi fece solo irritare maggiormente. Le afferrai la caviglia e la portai a terra insieme a me, e la sentii sussultare quando la sua schiena sbattè sul terreno. Mi misi a cavalcioni su di lei, e alzai una mano per colpirla con i miei artigli, ma fui fermata da un suono, e poi da un allucinante dolore al fianco sinistro. Uno dei due uomini, quello che era prima svenuto, aveva ripreso conoscenza, ed era riuscito a spararmi. Sentii una strana pressione al fianco, e poi un fastidioso calore misto ad un insopportabile bruciore che mi stava invadendo tutto il corpo.

Kate si alzò da terra, ridacchiando quando mi vide cercare di trascinarmi via, il più lontano possibile da loro. <<È un proiettile di aconito, tesoro. È molto simile a quello con la quale avevo sparato a Derek, solo un pochino meno efficace.>>

<<Tu...>> iniziai, con voce soffocata dall'immenso dolore. Non avevo mai provato un dolore simile, neanche le fiamme erano state così crudeli. <<Tu hai...hai ucciso la mia famiglia.>>

<<Beh...colpevole!>> disse, alzando le mani. <<Ma purtroppo non sono riuscita a uccidervi tutti.>>

Ruggii, ma quel gesto mi provocò solo maggiore dolore, e mi fece perdere gran parte delle energie che stavo cercando di mantenere.

Lei continuò a ridere. <<Derek avrebbe dovuto insegnarti a tenere a bada i bollenti spiriti...ma cosa potevo aspettarmi da un lupo scorbutico come lui? Ti ha addestrata ad essere proprio come lui.>>

Strinsi i denti. <<Non è Derek che mi ha addestrata.>>

Le sue risate cessarono, e il sorriso sul suo volto velocemente svanì a quella mia affermazione. <<So che Derek sta aiutando e proteggendo un Beta.>>

Stavolta fu il mio turno di ridacchiare. <<Hai catturato il Beta sbagliato, allora.>>

Percepii il suo cuore accelerare di battito, ma non per paura o per agitazione...ma per rabbia. A quanto pare a Kate Argent non piaceva fallire. Poi il suo volto si illuminò nuovamente. <<No, ho catturato il Beta perfetto.>>

Si piegò sulle ginocchia, così da poter essere quasi alla mia altezza. Mi accarezzò una guancia con le nocche, e a quel contatto illuminai i miei occhi e provai a morderla. Lei ritirò la mano e rise. <<La piccola Cassandra è un'assassina...>> disse, alludendo al colore metallico dei miei occhi. <<Questa sì che è una bella notizia.>>

<<Vuoi uccidermi, mh?>> domandai a denti stretti e con arroganza.

<<Non voglio ucciderti.>> disse, stavolta con serietà. <<A quello ci penserà il proiettile che hai nel fianco. No, tu mi porterai da Derek e poi direttamente dall'Alpha.>>

<<Non ti porterò né da Derek né dall'Alpha.>> ribattei. <<Puoi anche uccidermi se vuoi.>>

Si voltò verso l'uomo alle sue spalle, e gli fece un cenno con la testa. L'uomo annuì, e poi si avvicinò a me, prendendomi per le spalle e sollevandomi da terra. Strinsi i denti per la fitta dolorosa che mi prese tutto il fianco, e gli occhi mi si inumidirono di lacrime.

Il volto di Kate si avvicinò al mio. <<Non ti preoccupare, Cassandra...saranno loro a venire da noi.>>







HAZARD - Pericolo costante (Teen Wolf) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora