17. He Wants Me In His Pack

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Scott, appena vide il sangue sgorgare dalla bocca di Derek, prese l'amico per un braccio e lo incitò a correre il più veloce possibile, in modo da mettersi in salvo all'interno della scuola. Ma a metà strada, quando Stiles lo superò per entrare nell'atrio, il ragazzo si accorse che Cassandra non li stava seguendo. Si voltò a vedere che fine avesse fatto, e la vide in piedi davanti all'Alpha, con la testa chinata.

<<Cassandra!>> d'istinto Scott le corse incontro, con il solo intento di salvarla. Derek gli aveva detto il perché entrambi avevano sentito l'ululato, la notte in cui il più grande era stato ferito. Erano un branco, lei e Scott erano i Beta dello stesso Alpha. Erano collegati in qualche modo, erano come una famiglia. E Scott non avrebbe mai lasciato un membro della sua famiglia indietro.

Afferrò una spalla della ragazza, sentendo quanto fossero rigidi i suoi muscoli. E quando si voltò, il volto di Scott sbiancò improvvisamente. Cassandra si era trasformata, e non sembrava affatto volerlo seguire per mettersi in salvo.

Più che altro, sembrava volerlo inseguire.

Gli ruggí contro, e si mise giù a quattro zampe. Scott, fortunatamente, riuscì a scappare prima che la lupa lo prendesse, ed entrò a scuola. Stiles le chiuse letteralmente la porta in faccia.

POV's Stiles
<<Chiudi! Chiudi!>> continuò ad urlarmi Scott, preso dal panico tanto quanto me. Ancora pochi secondi e sarebbe stato sbranato da Cassandra.

<<Ti sembra che io abbia una chiave?! >> urlai a mia volta.

<<Usa qualcosa. Qualsiasi cosa.>>

Qualcosa...qualcosa...

Cosa potevamo usare per evitare almeno per qualche secondo che due lupi mannari entrassero a scuola?

Il mio volto si illuminò.

Le tronchesi che avevo puntualmente lasciato fuori dalla porta...

Mi alzai per sbirciare dal vetro delle porte se i due lupi erano ancora nelle vicinanze, ma non vidi traccia né di Cassandra né dell'Alpha.

Tanto valeva tentare...

Aprii la porta, ignorando Scott che stava provando a convincermi a non uscire. Le tronchesi erano proprio lì davanti, a neanche tre metri di distanza...sarebbe stata una cosa veloce, fuori e dentro.

Continuando a guardarmi intorno, andai a prenderle cercando di fare il meno rumore possibile. Sobbalzai quando Scott iniziò a battere sulla porta, in modo da attirare la mia attenzione. Ma non fu lui ad attirarla, bensì i due lupi che mi stavano guardando.

E se l'Alpha era abbastanza lontano da riuscire a rientrare a scuola prima che mi raggiungesse - era proprio dietro alla mia Jeep -, Cassandra era invece a pochi passi da me.

Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata, e sapevo che lei poteva sentirlo...e non era una bella cosa. I suoi occhi illuminati di giallo mi fecero rabbrividire dalla paura, per non parlare dei suoi artigli e dei suoi canini.

Ma prima che potesse attaccarmi, l'Alpha ruggí e la fece voltare nella sua direzione. Ci corse incontro, e saltò sopra le nostre teste, atterrando sul tetto. Cassandra lo seguì, ed io rientrai nell'atrio, bloccando la porta con le tronchesi.

<<Cosa diavolo è successo lì fuori?>> domandò Scott, allontanandosi con me dalla porta.

<<Non lo so, ma dobbiamo cercare un altro posto dove stare...qui davanti non è affatto sicuro.>> quelle tronchesi non avrebbero tenuto neanche due secondi.

Ci convincemmo a correre verso un'aula quando sentimmo un ululato. Ci barricammo in quella stanza, prendendo una cattedra e trascinandola verso la porta.

HAZARD - Pericolo costante (Teen Wolf) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora